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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6616 del 6 giugno 1994
«A tale scopo è insufficiente il richiamo ad un principio astratto, svincolato dalla personalità degli imputati e dal ruolo da ciascuno di essi rivestito. (Fattispecie in cui la Corte ha annullato con rinvio la sentenza di merito che era pervenuta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16786 del 8 aprile 2004
«Il giudice di appello, in sede di rinvio, non è tenuto a disporre la rinnovazione del dibattimento ogni volta che le parti ne facciano richiesta, in quanto i suoi poteri, anche in ordine alla rinnovazione predetta - sempre che il rinvio non sia...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 2677 del 22 febbraio 2012
«In tema di opposizione allo stato passivo del fallimento nel regime previsto dal d.l.vo n.169 del 2007, la mancata produzione di copia autentica del provvedimento impugnato non costituisce causa di improcedibilità del giudizio, non trovando...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4871 del 27 luglio 1999
«In caso di procedimento nei confronti di più imputati, l'impedimento di alcuni di essi o dei loro difensori a comparire e la conseguente richiesta di rinvio comporta l'applicazione dell'art. 304, primo comma, lett. a) anche nei confronti di tutti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3920 del 11 novembre 1997
«I provvedimenti di sospensione e rinvio del dibattimento hanno, di norma carattere ordinatorio e rientrano nel potere discrezionale del giudice che procede. Tale discrezionalità è vincolata, però, nel caso di sopravvenienza di circostanze...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2832 del 5 giugno 1995
«È legittimo il rinvio del dibattimento ad altra udienza, con la conseguente applicazione della sospensione dei termini custodiali, ricorrendo la fattispecie di cui all'art. 304 c.p.p., allorché siano indicate, dal giudice di merito, con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2526 del 6 luglio 1992
«Tale principio non si applica quando il legame tra l'istanza dell'imputato e il rinvio del dibattimento venga ad interrompersi poiché la causa che lo ha determinato trova origine nell'esercizio di attività processuali che la legge rende...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 272 del 10 febbraio 1997
«In detta seconda ipotesi, ove dall'accoglimento della richiesta derivi, come conseguenza necessaria, la stasi del procedimento, questa non potrà risolversi in pregiudizio dell'imputato e comportare, quindi, anche la sospensione dei termini...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 227 del 9 gennaio 2003
«In caso di annullamento con rinvio a seguito dell'accoglimento di ricorso per cassazione proposto avverso sentenza all'epoca inappellabile, la sopravvenuta appellabilità della medesima sentenza importa che il giudice di rinvio debba essere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35182 del 27 settembre 2001
«In tema di successioni di leggi processuali nel tempo, l'organo giurisdizionale competente per funzione a decidere in sede di rinvio, in caso di annullamento della sentenza in unico grado di merito (nella specie: per la condanna alla sola pena...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39741 del 30 novembre 2006
«In caso di riforma in appello, su impugnazione del P.M., di una sentenza di assoluzione, l'annullamento della sentenza di condanna solo sul punto della mancata concessione della sospensione condizionale della pena, determina il rinvio al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23571 del 6 luglio 2006
«La disciplina transitoria prevista dall'art. 10, comma quarto, L. 20 febbraio 2006 n. 46, secondo cui l'inammissibilità dell'appello del P.M. contro una sentenza di assoluzione opera anche nel caso in cui venga annullata una sentenza di condanna...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1050 del 1 aprile 1999
«La Suprema corte, rilevando che la richiesta di convalida è diretta ad ottenere unicamente la convalida del provvedimento emesso in via di urgenza, ma che esso non contiene — nemmeno implicitamente — l'istanza di emissione da parte del giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4602 del 7 gennaio 1994
«L'art. 673 c.p.p. (Revoca della sentenza per abolizione del reato), al pari degli altri articoli dello stesso capo che disciplinano specifiche materie di competenza del giudice dell'esecuzione, non contiene un espresso riferimento all'art. 666...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8356 del 24 agosto 1998
«Ne consegue che, in sede di proposizione del gravame, la mancata vocatio in ius dell'erede contumace in primo grado da parte dell'appellante e la mancata integrazione del contraddittorio officio iudicis, ai sensi dell'art. 331 c.p.c., nei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3279 del 16 aprile 1997
«La morte (come la radiazione o la sospensione) dell'unico procuratore, a mezzo del quale una parte è costituita nel giudizio di merito, (intervenuta nel caso di specie tra l'udienza di precisazione delle conclusioni e quella di discussione)...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 950 del 18 gennaio 2005
«Pertanto, ove una parte abbia, in un primo tempo, proposto reclamo avanti allo stesso tribunale che ha emesso la pronuncia estintiva (avente contenuto di sentenza), e questo reclamo sia stato correttamente dichiarato inammissibile, essa — ove...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10796 del 9 luglio 2003
«Il termine perentorio di un anno per la riassunzione della causa, ai sensi dell'art. 307, secondo comma, c.p.c., a seguito della cancellazione della causa dal ruolo, decorre in ogni caso dalla data dell'ordinanza di cancellazione, anche se essa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 888 del 23 gennaio 2012
«In tema di riassunzione della causa innanzi al giudice dichiarato competente dalla Corte di cassazione a seguito di ricorso ordinario ed in base a decisione sulla sola questione di competenza, l'onere di provare la data di decorrenza del termine...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9844 del 19 luglio 2001
«L'art. 316 c.p.c., secondo cui la domanda davanti al giudice di pace può essere dall'attore proposta anche verbalmente e viene raccolta dal giudice a verbale, si applica a tutte le cause di competenza del giudice di pace e non solo a quelle di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 801 del 25 gennaio 2000
«Nel procedimento dinanzi al giudice di pace, il rinvio d'ufficio dell'udienza di comparizione per non esservi udienza nel giorno fissato nell'atto introduttivo della lite, deve intendersi disposto, senza alcun obbligo per il cancelliere di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5900 del 18 giugno 1994
«Nei procedimenti dinnanzi al pretore o al conciliatore, il principio dell'automatismo del rinvio di ufficio delle udienze non tenute nel giorno fissato, in virtù del quale la causa viene rinviata alla udienza immediatamente successiva del pretore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11946 del 8 agosto 2003
«Nel procedimento avanti al giudice di pace, l'art. 319 c.p.c. consente alle parti di costituirsi in cancelleria o in udienza, garantendo loro libertà di forme, sicché ben può il convenuto considerarsi esonerato dall'onere di presentare la comparsa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5751 del 11 giugno 1999
«Nel processo dinanzi al giudice di pace, al convenuto contumace che si costituisce in seconda udienza è preclusa la proposizione della domanda riconvenzionale, anche nel caso in cui il rinvio sia stato effettuato a norma dell'art. 181 c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9754 del 23 aprile 2010
«Tuttavia, nel caso in cui nella prima udienza venga dichiarata la contumacia del convenuto ed ammessa la prova richiesta dall'attore, con rinvio della causa ad altra udienza per la sua assunzione, deve reputarsi che la fase di trattazione sia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10032 del 27 aprile 2007
«Nel procedimento davanti al giudice di pace — nel quale non è configurabile una distinzione tra udienza di prima comparizione e prima udienza di trattazione, ed il cui rito è tuttavia caratterizzato dal regime di preclusioni che assiste il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8054 del 22 maggio 2003
«In un giudizio svoltosi con pluralità di parti di causa scindibile, qualora l'impugnazione sia proposta da una sola parte, il giudice di appello deve disporre la notificazione dell'atto introduttivo alla o alle altre parti soccombenti e non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3074 del 8 febbraio 2013
«La cassazione con rinvio della sentenza di appello confermativa di quella di primo grado costituente titolo esecutivo, ove il precetto non seguito dall'esecuzione sia stato intimato sulla base della combinazione tra sentenza di primo grado e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9658 del 13 giugno 2012
«La sentenza del giudice di appello che dichiari inammissibile l'appello principale contro decisione già appellata, erroneamente omettendo di convertirlo in appello incidentale, deve essere cassata con rinvio, producendosi, qualora il giudice di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5323 del 5 marzo 2009
«Ove, peraltro, la sentenza di riforma sia stata, a sua volta, oggetto di cassazione, non possono perdurare tali effetti espansivi esterni, posto che, in detta ipotesi, viene meno il loro stesso presupposto e, qualora il giudice del rinvio confermi...»