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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8281 del 22 luglio 1995
«Consegue che la qualifica di agenti di polizia giudiziaria attribuita ai vigili urbani è limitata nel tempo («quando sono in servizio») e nello spazio («nell'ambito territoriale dell'ente di appartenenza»), a differenza di altri corpi (polizia di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5377 del 12 aprile 1990
«La responsabilità del compartecipe ex art. 116 c.p. — che si inserisce nell'ambito della forma dolosa di colpevolezza — può essere esclusa solo quando il reato diverso e più grave si presenti come un evento atipico, dovuto a circostanze...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36747 del 24 settembre 2003
«La disposizione di cui all'art. 512 c.p.p., secondo la quale può darsi lettura degli atti assunti dalla polizia giudiziaria, dal P.M., dai difensori e dal giudice nel corso dell'udienza preliminare quando, per fatti o circostanze imprevedibili, ne...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1073 del 6 febbraio 1997
«L'inutilizzabilità delle dichiarazioni indizianti sancita dall'art. 63 c.p.p. presuppone che l'assunzione delle medesime sia avvenuta con forme diverse da quelle prescritte con riguardo alla posizione processuale (in senso sostanziale) che il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4343 del 22 agosto 1995
«Tuttavia, ove sia stata effettuata una trascrizione informale e questa sia stata posta a disposizione della difesa, nessun vizio può essere ravvisato, essendo sempre possibile estrarre copia della registrazione audiomagnetica e procedere,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5052 del 9 febbraio 2004
«In tal caso la decorrenza del termine per impugnare il provvedimento è differita al momento in cui il destinatario ne abbia compreso il contenuto. (Nell'occasione, la Corte ha precisato che, qualora non sia stata portata a conoscenza dello...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41160 del 9 dicembre 2002
«In tema di inutilizzabilità, quando questa sia prevista solo come conseguenza dell'inosservanza di determinati adempimenti, la sua sussistenza può essere affermata unicamente a condizione che detta inosservanza risulti positivamente dimostrata,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40199 del 27 novembre 2002
«La presentazione della richiesta di riesame, da parte di imputato detenuto o internato, nelle forme di cui all'art. 123 c.p.p. equivale a presentazione diretta al tribunale, ai fini del decorso dei termini di cui ai commi 5, 9 e 10 dell'art. 309...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3607 del 29 settembre 1994
«In tema di interrogatorio della persona in stato di custodia cautelare, non ogni deviazione dallo schema-tipo dell'interrogatorio di garanzia di cui all'art. 65 c.p.p. (contestazione dei fatti e comunicazione degli elementi di prova a carico,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 217 del 22 marzo 1995
«Al termine «identità fisica» della persona, di cui all'art. 66, comma 2, c.p.p., si deve attribuire il significato che l'espressione assumeva nell'art. 81 dell'abrogato codice di procedura, e cioè quello di identità tra la persona nei cui...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10004 del 8 novembre 1997
«Poiché con il ricorso per saltum non può essere denunciato il vizio della motivazione di cui all'art. 606, lett. e), c.p.p., deve essere convertita in appello, ai sensi dell'art. 569, terzo comma, c.p.p., l'impugnazione del pubblico ministero...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9936 del 5 novembre 1997
«In forza dell'art. 66 del vigente codice di procedura penale deve escludersi che l'impossibilità di attribuire all'imputato le sue esatte generalità possa pregiudicare il compimento di alcun atto dell'autorità procedente allorquando sia certa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 183 del 12 febbraio 1997
«Il giudice può legittimamente non ritenere attendibili i dati anagrafici risultanti da un documento di identità, facendo esso fede fino a querela di falso solo con riferimento all'autorità che lo ha emanato e non per quanto riguarda la veridicità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 43238 del 20 dicembre 2002
«È ammissibile, in un procedimento per reati ambientali, la costituzione di parte civile di una Associazione ricompresa tra quelle di cui agli artt. 13 e 18 della legge 8 luglio 1986 n. 349, atteso che a tali associazioni è riconosciuto il diritto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 59 del 10 gennaio 1990
«Nel procedimento penale relativo al reato di esercizio abusivo di una professione, possono costituirsi parte civile le associazioni professionali, il cui interesse all'esercizio esclusivo della professione da parte degli iscritti in una delimitata...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8699 del 26 settembre 1996
«In caso di frode processuale l'esimente di cui all'art. 384 c.p. è invocabile dal soggetto che abbia commesso l'immutazione allo scopo di eludere le investigazioni e di evitare un procedimento penale, in virtù del principio non esplicito, ma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7275 del 23 giugno 1994
«In tema di risarcimento del danno derivante dall'alterazione dell'ambiente, le associazioni deputate alla sua tutela ed i privati cittadini non sono legittimati alla costituzione di parte civile, che è collegata all'azione risarcitoria, spettante...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 994 del 14 gennaio 2003
«Deve considerarsi atto abnorme, in quanto fuori dal sistema, il provvedimento con il quale il giudice dell'appello disponga, ex art. 604, comma 4 c.p.p., la regressione del procedimento al precedente grado di giudizio per consentire alla parte...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14828 del 16 aprile 2010
«Pertanto, non sono legittimati a costituirsi parte civile gli enti e le associazioni quando l'interesse perseguito sia quello genericamente inteso all'ambiente o, comunque, un interesse che, per essere caratterizzato da un mero...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2361 del 5 marzo 1996
«Peraltro, la L. 8 luglio 1986, n. 349 ha riconosciuto alle suddette associazioni, che perseguono il fine di assecondare l'attività dello Stato nella salvaguardia dell'ambiente, la facoltà di intervenire in giudizio tutte le volte in cui è in gioco...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 26549 del 28 luglio 2006
«In tema di presentazione dell'atto di querela, è valida l'autenticazione della firma del querelante effettuata dal difensore anche quando questi non sia stato nominato formalmente, sempre che la volontà di nomina possa essere ricavata da altre...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22940 del 26 maggio 2003
«In tema di formalità per la nomina del difensore, i comportamenti concludenti idonei a documentare la riferibilità della nomina all'imputato costituiscono elementi sintomatici dell'esistenza di un rapporto fiduciario tra lo stesso imputato e colui...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7962 del 18 giugno 1999
«La disposizione dell'art. 96 comma terzo c.p.p. è suscettibile di estensione anche al caso dell'imputato-indagato latitante, secondo la ratio della norma la quale intende agevolare l'intervento di un difensore di fiducia, a preferenza di quello...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1282 del 13 dicembre 1996
«La mancanza di sottoscrizione della dichiarazione di impugnazione determina l'inesistenza dell'atto, sicché ove il nominativo della persona che non lo ha sottoscritto sia stato inserito nel ruolo di udienza fra quello dei ricorrenti, di tale...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6 del 8 gennaio 1997
«Fin dal momento dell'esecuzione dell'arresto, pertanto, ed ancor prima della sua formale documentazione, sussiste l'obbligo degli operatori di polizia giudiziaria che vi hanno proceduto di informare immediatamente il difensore dell'interessato a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5187 del 3 giugno 1997
«Ne deriva che sarebbe contraddittorio riconoscere alla condotta tenuta da un soggetto il cui ingresso nel processo è contrassegnato da nullità l'attitudine a sanare il vizio medesimo. (Fattispecie di omesso avviso a uno dei difensori della data...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3571 del 26 giugno 2000
«Poiché la sospensione dell'esecuzione nell'ipotesi prevista dall'art. 656 c.p.p. ha carattere strumentale e direttamente propedeutico all'apertura del procedimento di sorveglianza, il difensore di ufficio nominato dal P.M. all'atto della...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36168 del 10 settembre 2004
«Il provvedimento di revoca dell'ammissione al patrocinio a spese dello Stato, previsto dall'art. 112 D.P.R. 30 maggio 2002 n. 115 (testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia), è adottato di ufficio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 205 del 23 febbraio 1993
«Nel caso in cui in sede di riesame di un provvedimento di sequestro probatorio di una notevole mole di documenti l'interessato formuli espressa censura in ordine alla esuberanza del sequestro effettuato rispetto a quanto necessario ai fini di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4012 del 5 settembre 1998
«In caso di sostituzione del difensore d'ufficio disposta ai sensi dell'art. 97, comma 4, c.p.p., pur rimanendo il detto difensore titolare unico del diritto a ricevere la notifica dei provvedimenti soggetti ad impugnazione, deve tuttavia...»