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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5535 del 10 marzo 2014
«Il giudice di rinvio non può procedere ad unica, globale, liquidazione per le spese di giudizio di cassazione e le spese del giudizio di rinvio, ma deve procedere a liquidazione distinta per ciascuno di tali giudizi, in modo da consentire alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 900 del 17 gennaio 2014
«La configurazione del giudizio di rinvio quale giudizio ad istruzione sostanzialmente chiusa, in cui è preclusa la formulazione di nuove conclusioni e quindi la proposizione di nuove domande o eccezioni e la richiesta di nuove prove, salvo che la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2412 del 4 febbraio 2014
«La circostanza che il giudice di merito abbia pronunciato la sentenza sulla base di un documento che si assume non utilizzabile, perché non ritualmente prodotto in giudizio, ove non vi sia controversia sulla irritualità della produzione, integra...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 155 del 8 gennaio 2014
«L'istanza di revocazione, prevista dall'art. 395, n. 5, cod. proc. civ., per essere la sentenza da revocare contraria ad altra precedente avente tra le parti autorità di cosa giudicata, è ammissibile solo quando si tratta di giudicato risultante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6881 del 24 marzo 2014
«Nella fase rescindente del giudizio di revocazione, il giudice, verificato l'errore di fatto (sostanziale o processuale) esposto ai sensi del n. 4 dell'art. 395 cod. proc. civ., deve valutarne la decisività alla stregua del solo contenuto della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4265 del 24 febbraio 2014
«In tema di revocazione della sentenza per errore di fatto, il giudice che rigetti la domanda di revocazione, riconoscendo l'errore denunciato ma assumendone la non decisività, ha l'onere di indicare quali ulteriori ed indipendenti ragioni...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2397 del 4 febbraio 2014
«Appartiene alla giurisdizione del giudice ordinario e costituisce controversia individuale di lavoro, ex art. 409 cod. proc. civ., la domanda proposta da un dipendente pubblico - il cui rapporto risulti, "ratione temporis", contrattualizzato -...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5950 del 14 marzo 2014
«Nel rito del lavoro, qualora la parte abbia, con l'atto introduttivo del giudizio, proposto capitoli di prova testimoniale mediante indicazione specifica dei fatti, formulati in articoli separati, ma omettendo l'enunciazione delle generalità delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4717 del 27 febbraio 2014
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, la parte, la cui prova non sia stata ammessa nel giudizio di primo grado, deve dolersi di tale mancata ammissione attraverso un apposito motivo di gravame, senza che possa attribuirsi significato di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 6264 del 18 marzo 2014
«L'esistenza del requisito contributivo delle prestazioni previdenziali giudizialmente pretese deve essere provata dall'assicurato e verificata anche d'ufficio dal giudice, mentre la sua negazione da parte dell'istituto assicuratore convenuto, in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8898 del 16 aprile 2014
«In tema di infortuni sul lavoro, va qualificata come domanda di garanzia propria quella proposta dal datore di lavoro, convenuto in sede di regresso dall'INAIL, per essere garantito dal proprio assicuratore o dall'impresa committente i lavori, non...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 6590 del 20 marzo 2014
«In materia di invalidità civile, la revoca della prestazione comporta, per ottenerne il ripristino, per l'assistito la necessità di instaurazione di un nuovo procedimento amministrativo, ai fini della verifica dei requisiti sanitari e, ove...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4127 del 21 febbraio 2014
«In tema di domande nuove in fase di appello, nel rito del lavoro, l'erronea interpretazione di norme giuridiche può essere prospettata per la prima volta in fase d'impugnazione, non trattandosi di eccezione in senso proprio preclusa dall'art. 437...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., sentenza n. 6085 del 17 marzo 2014
«In materia di accertamento tecnico preventivo ai sensi dell'art. 445 bis cod. proc. civ., il giudice, in mancanza di contestazioni e salvo non intenda rinnovare le operazioni o sostituire il consulente, deve omologare l'accertamento sulla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3786 del 18 febbraio 2014
«In tema di espropriazione forzata, l'ordinanza con cui il giudice dell'esecuzione disponga il pagamento della somma ricavata a favore del solo creditore pignorante, in assenza di intervento di altri creditori, ai sensi dell'art. 510, primo comma,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5447 del 11 febbraio 2010
«Integra il delitto di truffa aggravata dall'abuso di poteri o dalla violazione di doveri inerenti una pubblica funzione, e non quello di peculato, la condotta del curatore fallimentare il quale, falsificando dei mandati di pagamento mediante...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1984 del 29 gennaio 2014
«Qualora il soggetto nei cui confronti sia minacciata o esercitata la pretesa esecutiva, in forza di un titolo giudiziale privo di definitività in quanto ancora "sub iudice" nel processo di cognizione, ponga in dubbio la ricorrenza dei caratteri...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 1465 del 24 gennaio 2014
«Ai sensi dell'art. 7 del r.d. 30 ottobre 1933, n. 1611, le cause di opposizione all'esecuzione proposte ex art. 615 cod. proc. civ. nei confronti della P.A. sono soggette alle regole contenute nell'art. 27 cod. proc. civ., e non a quelle di cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1123 del 21 gennaio 2014
«Il processo di opposizione all'esecuzione è sempre escluso dalla sospensione feriale dei termini, a nulla rilevando che l'esecuzione sia iniziata in base ad un titolo esecutivo stragiudiziale, del quale l'opponente abbia chiesto accertarsi...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 5060 del 4 marzo 2014
«Qualora il giudice dell'esecuzione, con il provvedimento positivo o negativo della tutela sommaria, emesso nelle opposizioni di cui agli artt. 615, secondo comma, 617 e 619 cod. proc. civ., ometta di fissare il termine per l'introduzione del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6335 del 29 gennaio 1999
«Poiché la struttura del delitto di truffa non postula l'identità tra la persona offesa dal reato e quella indotta in errore e, quindi, il reato sussiste pur in assenza di tale identità, sempre che gli effetti dell'inganno e della condotta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11774 del 21 novembre 1998
«In tema di procedimento di appello avverso una sentenza di divorzio, la natura ordinatoria del termine presidenziale fissato, ex art. 154 c.p.c., per la notificazione del ricorso e del pedissequo decreto (sul presupposto del tempestivo deposito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2689 del 13 marzo 1996
«Bene è ipotizzabile il concorso materiale dei reati di patrocinio infedele e di truffa nell'ipotesi in cui il patrocinatore, con la sua condotta infedele, occultando notizie o comunicando notizie false sul corso del processo, oltre a recare danno...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 679 del 15 gennaio 2014
«In materia di ricusazione del giudice della esecuzione, poiché i suoi atti sono suscettibili di controllo con lo specifico rimedio dell'opposizione ai sensi dell'art. 617 cod. proc. civ., la mancata impugnabilità in via autonoma dell'ordinanza di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1616 del 14 febbraio 1987
«I termini per comparire in giudizio stabiliti dall'art. 163 bis c.p.c., sono fissati, non in relazione ai luoghi delle possibili notificazioni, bensì al luogo in cui la notificazione è realmente e validamente avvenuta, sicché, se questa è stata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4467 del 15 maggio 1997
«Il delitto di truffa si perfeziona non nel momento in cui il soggetto passivo assume un'obbligazione per effetto degli artifici o raggiri subiti, bensì in quello in cui si verifica l'effettivo conseguimento del bene economico da parte dell'agente...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 11128 del 20 maggio 2014
«Ai sensi dell'art. 38 cod. proc. civ., novellato dalla legge 18 giugno 2009, n. 69, qualora l'opponente a decreto ingiuntivo sollevi l'eccezione d'incompetenza in ragione del foro del consumatore all'udienza di prima comparizione, anziché...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 2685 del 6 febbraio 2014
«La domanda di risoluzione contratto di locazione per inadempimento del conduttore, ai sensi dell'art. 1453 c.c., può essere proposta tanto con ricorso per convalida di sfratto, quanto nelle forme del giudizio ordinario di cognizione, e non muta...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3870 del 19 febbraio 2014
«In tema di procedimento di opposizione a decreto ingiuntivo dinanzi al giudice di pace, poiché la competenza, attribuita dall'articolo 645 cod. proc. civ. all'ufficio giudiziario cui appartiene il giudice che ha emesso il decreto, ha carattere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1650 del 27 gennaio 2014
«In assenza di opposizione, il decreto ingiuntivo acquista efficacia di giudicato formale e sostanziale solo nel momento in cui il giudice, dopo averne controllato la notificazione, lo dichiari esecutivo ai sensi dell'art. 647 cod. proc. civ. Tale...»