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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8019 del 24 agosto 1993
«Agli effetti della disciplina dettata dall'art. 81 c.p. per violazione più grave si deve intendere quella che, in concreto, presenti maggiore gravità e sia quindi passibile della pena più grave. Peraltro nel concorso di violazioni punite con pene...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1253 del 23 agosto 1994
«L'unicità del disegno criminoso, costituente l'indispensabile condizione per la configurabilità della continuazione, non può identificarsi con la generica inclinazione a commettere reati sotto la spinta di fatti e circostanze occasionali più o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2348 del 27 giugno 1994
«Nel delitto di cui all'art. 416 bis c.p. l'elemento materiale del reato è costituito dalla condotta di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, intendendosi per partecipazione la stabile permanenza del vincolo associativo tra gli autori —...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 415 del 6 maggio 1994
«In tema di applicazione alla disciplina del reato continuato in sede di esecuzione, l'unicità del disegno criminoso, costituente l'indispensabile condizione per la configurabilità della continuazione, non può identificarsi con la generale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 136 del 10 gennaio 1995
«È configurabile il reato di cui all'art. 659, comma 2, c.p. (disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone da parte di chi «esercita una professione o un mestiere rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 306 del 16 gennaio 1995
«In tema di patteggiamento, una volta che le parti abbiano chiesto l'applicazione della pena ed abbiano, altresì, subordinato l'efficacia della richiesta alla concessione della sospensione condizionale della pena, ai sensi dell'art. 444, comma 3,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 524 del 27 marzo 1995
«L'elemento soggettivo costituito dallo stato di tossicodipendenza, in assenza di altre specifiche e più puntuali risultanze, non è sufficiente ad integrare il presupposto essenziale per l'applicazione della disciplina della continuazione; invero...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1027 del 5 aprile 1996
«Sulla richiesta di restituzione delle cose sottoposte a sequestro probatorio provvede il giudice che procede. Poiché l'art. 263 c.p.p. non determina in modo preciso la competenza, deve trovare applicazione analogica l'art. 91 delle disposizioni di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5239 del 10 dicembre 1996
«In tema di reato continuato, corrisponde alla norma di carattere programmatico contenuta nell'art. 1 D.P.R. 22 settembre 1988 n. 448 (disposizioni sul processo penale a carico di minorenni) — che prescrive come le norme processuali debbano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 785 del 12 marzo 1996
«Ai fini dell'accertamento della sussistenza della continuazione, non bisogna avere riguardo agli intenti perseguiti dall'autore delle diverse azioni delittuose, ma è invece necessario che le singole violazioni di legge siano tutte rapportabili ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 784 del 21 gennaio 1999
«In tema di rifiuto di atti di ufficio, per atto di ufficio che per «ragione di giustizia» deve essere compiuto senza ritardo, al pari di quanto previsto dall'art. 650 c.p., deve intendersi qualunque provvedimento od ordine autorizzato da una norma...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8131 del 23 giugno 1999
«La sentenza pronunciata ai sensi del secondo comma dell'art. 444 c.p.p. in relazione all'art. 129 c.p.p., qualora risulti viziata per erronea qualificazione giuridica del fatto e da conseguente errato proscioglimento, deve essere annullata con...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9387 del 2 settembre 2000
«La privazione della libertà personale costituisce ipotesi aggravata del delitto di rapina (e rimane in esso assorbita) solo quando la stessa si trovi in rapporto funzionale con la esecuzione della rapina medesima, mentre, nell'ipotesi in cui la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 45332 del 19 dicembre 2001
«In tema di assegno bancario, in ordine al reato di violazione del divieto di emissione di assegni bancari, di cui all'art. 7 legge 15 dicembre 1990, n. 386 (modificato dall'art. 32 del D.L. 30 dicembre 1999, n. 507), la prova che il traente aveva...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18845 del 18 aprile 2003
«L'appartenenza ai vertici dell'associazione mafiosa denominata “Cosa Nostra”, pur assumendo rilievo ai fini della configurabilità del delitto di cui all'art. 416 bis c.p., non integra ex se la prova della colpevolezza dei dirigenti del sodalizio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20994 del 12 maggio 2003
«In materia di reati associativi, il ruolo di partecipe — anche se in posizione gerarchicamente dominante — rivestito da taluno nell'ambito della struttura organizzativa criminale non è di per sé solo sufficiente a far presumere, in forza di un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29445 del 14 luglio 2003
«La privazione della libertà personale costituisce ipotesi aggravata del delitto di rapina (e rimane in essa assorbita) solo quando la stessa si trovi in rapporto funzionale con la esecuzione della rapina medesima, mentre, nell'ipotesi in cui la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2991 del 31 gennaio 2005
«L'applicazione dell'esimente di cui all'art. 384 c.p. non può essere invocata, per un delitto di favoreggiamento, dal tossicodipendente che abbia agito al fine di sottrarsi all'applicazione delle sanzioni amministrative previste dall'art. 75 del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6815 del 23 febbraio 2005
«Rientra nell'ambito degli strumenti di pubblica autenticazione o certificazione di cui all'art. 468, comma secondo, c.p., il sigillo recante la dicitura «C.I. Carni Italiane», adottato per certificare la provenienza nazionale della carne...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7660 del 23 febbraio 2007
«In tema di associazione a delinquere di stampo mafioso, sussiste la responsabilità del cosiddetto capo mandamento della provincia, a titolo di concorso nel reato-fine « eccellente» (nella specie strage e delitti connessi) qualora quest'ultimo —...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7970 del 26 febbraio 2007
«In tema di omicidio volontario, per la sussistenza della circostanza aggravante della premeditazione sono necessari due elementi: uno, ideologico o psicologico, consistente nel perdurare nell'animo del soggetto, senza soluzione di continuità fino...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31389 del 25 luglio 2008
«Ai fini della configurabilità del delitto di associazione sovversiva con finalità di terrorismo internazionale, la necessità di una struttura organizzativa effettiva e tale da rendere possibile l'attuazione del programma criminale non implica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36769 del 25 settembre 2008
«Ai fini della configurabilità del concorso esterno nell'associazione di tipo mafioso deve essere provato che la condotta atipica dell'estraneo abbia efficacemente condizionato, sia pure istantaneamente, quella tipica dei membri, necessaria per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14 del 2 gennaio 2009
«Il reato di violenza privata si distingue dal reato di minaccia per la coartata attuazione da parte del soggetto passivo di un contegno (commissivo od omissivo) che egli non avrebbe assunto, ovvero per la coartata sopportazione di una altrui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 49476 del 23 dicembre 2009
«È legittima la decisione con cui il giudice di merito, in funzione di giudice dell'esecuzione, rigetti l'istanza di applicazione della continuazione - tra reati di detenzione e vendita di sostanze stupefacenti susseguitisi per dieci anni - fondata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21644 del 21 maggio 2013
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 266, comma secondo, c.p.p., sollevata in relazione all'art. 14 della Costituzione, che statuisce il principio dell'inviolabilità del domicilio, perché la collocazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3604 del 24 gennaio 2014
«In tema di rapina, quando la privazione della capacità di agire non abbia una durata limitata al tempo strettamente necessario alla consumazione del delitto, ma ne preceda o ne segua l'attuazione, in ogni caso protraendosi oltre il suddetto limite...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 53652 del 23 dicembre 2014
«Per estorsione "ambientale" si intende quella particolare forma di estorsione, che viene perpetrata da soggetti notoriamente inseriti in pericolosi gruppi criminali che spadroneggiano in un determinato territorio e che è immediatamente percepita...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 42 del 11 febbraio 2011
«È costituzionalmente illegittimo, per contrasto con l'art. 97, terzo comma, Cost., l'art. 3, comma 40, della legge della Regione Puglia 31 dicembre 2007, n. 40, in quanto dispone, nell'ambito della stabilizzazione del personale del ruolo della...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2491 del 27 aprile 2011
«Le autorità nazionali, nell'adottare provvedimenti di attuazione di una regolamentazione comunitaria, sono tenute ad esercitare il proprio potere discrezionale nel rispetto dei principi generali del diritto dell'Unione Europea, tra i quali si...»