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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 46688 del 7 novembre 2016
«È inammissibile, per sopravvenuta carenza di interesse, il ricorso per cassazione proposto dalla parte civile, ai soli effetti civili, avverso una sentenza di assoluzione per un reato abrogato e qualificato come illecito civile dal D.Lgs. 15...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5753 del 11 febbraio 2016
«Nel caso di annullamento parziale con rinvio a norma dell'art. 624 cod. proc. pen. della sentenza di condanna soltanto per alcuni reati, l'eventuale modifica del trattamento sanzionatorio finale, a seguito dell'assoluzione pronunciata dal giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44704 del 24 ottobre 2016
«Il provvedimento con il quale il giudice, nel pronunciare sentenza di rigetto della richiesta di revisione, dispone, ai sensi dell'art.637, comma quarto, cod. proc. pen., la ripresa dell'esecuzione della pena, precedentemente sospesa ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 521 del 5 gennaio 2017
«Nel riconoscere la continuazione fra i reati in giudizio e quelli già oggetto di sentenza irrevocabile di applicazione di pena concordata, il giudice della cognizione non può modificare il trattamento sanzionatorio determinato per i reati già...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6296 del 10 febbraio 2017
«Il giudice dell'esecuzione, nel procedere alla rideterminazione del trattamento sanzionatorio per effetto dell'applicazione della disciplina del reato continuato, non può quantificare gli aumenti di pena per i reati-satellite in misura superiore a...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 52242 del 7 dicembre 2016
«In tema di "abolitio criminis" non rilevata dal giudice della cognizione, lo strumento per ottenere la revoca della sentenza di condanna va individuato nell'incidente di esecuzione ex art. 673 cod. proc. pen. e non nel ricorso straordinario per...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5248 del 3 febbraio 2017
«Il giudice dell'esecuzione, richiesto di revoca della sentenza per sopravvenuta "abolitio criminis", ai sensi dell'art. 673 cod. proc. pen., pur non potendo ricostruire la vicenda per cui vi è stata condanna in termini diversi da quelli definiti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4804 del 8 gennaio 1993
«In tema di associazione per delinquere, la permanenza nel reato non è interrotta dallo stato di detenzione, tranne che sia raggiunta la prova dell'estromissione della persona dall'associazione criminosa o il suo recesso da questa. Diversamente è a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2128 del 8 giugno 1994
«Il giudice dell'incidente de libertate non può rivalutare autonomamente una questione pregiudiziale e strettamente connessa alla definizione del merito già esaminata dal giudice della cognizione e da costui risolta con la relativa sentenza. Invero...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1884 del 24 maggio 1996
«La statuizione relativa alla sospensione condizionale della pena diviene definitiva con il passaggio in giudicato della sentenza e non con il decorso dei cinque anni entro i quali la decisione sottoposta a sospensione è destinata a veder...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5830 del 4 marzo 1999
«Poiché a norma dell'art. 3, comma quarto, c.p.p., è riconosciuta efficacia di giudicato nel procedimento penale e, per il rinvio contenuto nell'art. 4 della legge n. 1423 del 1956, anche nel procedimento di prevenzione, alle sentenze irrevocabili...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1803 del 10 aprile 2000
«L'art. 18 della legge 25 giugno 1999, n. 205, abrogando l'art. 341 c.p., ha dato luogo ad una vera e propria “abolitio criminis”, nel senso che il fatto costituente il reato di oltraggio non è più previsto dalla legge come reato, dovendosi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12489 del 21 settembre 2000
«Ne deriva che, secondo il meccanismo proprio del conto corrente, la banca, facendo affluire nel conto passivo il pagamento ricevuto dall'ordinante, non esaurisce il proprio ruolo in quello di mero strumento del terzo, ma diventa l'effettiva...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23016 del 9 dicembre 2004
«Gli atti a titolo oneroso che possono costituire oggetto di revocatoria fallimentare, ai sensi dell'art. 67, secondo comma, legge fall. sono tutti quelli che incidono sul patrimonio del fallito e sono idonei a recare pregiudizio alla massa dei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16228 del 11 maggio 2006
«Ne consegue, da un lato, la manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale del citato art. 7 in relazione all'art. 52 Cost. e, dall'altro, che alla fattispecie di reato di mancata chiamata alle armi, di cui agli artt. 151 e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2638 del 17 gennaio 2013
«In tema di revoca della sentenza per "abolitio criminis", deve escludersi l'operatività dell'istituto qualora esso richieda al giudice della esecuzione non un riscontro meramente ricognitivo della perdita di efficacia della norma incriminatrice,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 523 del 27 febbraio 1997
«In tema di fungibilità della pena con riferimento al reato continuato, il favor libertatis ne impone la scissione qualora la sua considerazione come reato unico comporti effetti sfavorevoli per l'imputato o il condannato, con la conseguenza che,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18147 del 20 dicembre 2002
«Il principio secondo cui, dopo la dichiarazione di fallimento del debitore, la legittimazione a proporre le azioni a tutela della massa - tra cui la revocatoria fallimentare - spetta, in via esclusiva, al curatore, se esclude, per un verso, la...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 29636 del 12 dicembre 2017
«In tema di contratto di assicurazione a favore di terzo, il diritto di quest'ultimo di rendere non revocabile la stipulazione nei propri confronti è condizionato dalla conoscenza che il terzo stesso abbia della stipulazione in suo favore,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 13804 del 31 maggio 2018
«Ove sulla medesima questione si siano formati due giudicati contrastanti, al fine di stabilire quale dei due debba prevalere occorre fare riferimento al criterio temporale, nel senso che il secondo giudicato prevale in ogni caso sul primo, purché...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 46560 del 10 ottobre 2017
«In caso di presentazione di domanda di grazia, il differimento dell'esecuzione della pena non può superare complessivamente sei mesi, decorrenti dal giorno in cui la sentenza è divenuta irrevocabile, anche nell'ipotesi in cui la decisione sulla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7472 del 23 marzo 2017
«Il vizio di omessa pronuncia ricorre ove manchi qualsivoglia statuizione su un capo della domanda o su una eccezione di parte, così dando luogo alla inesistenza di una decisione sul punto della controversia, per la mancanza di un provvedimento...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 27509 del 20 novembre 2017
«L'ultimo comma dell'art. 288 c.p.c., secondo il quale le sentenze possono essere impugnate relativamente alle parti corrette nel termine ordinario decorrente dal giorno in cui è stata notificata, a cura del cancelliere (art. 121 disp. att....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20145 del 18 agosto 2017
«La restituzione delle somme corrisposte in virtù della provvisoria esecuzione di un’ordinanza immediatamente esecutiva, concessa dal giudice di prime cure a titolo di provvisionale ex art. 24 della l. n. 990 del 1969 - ed implicitamente revocata...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10553 del 28 aprile 2017
«La revoca della sentenza d'appello impugnata con ricorso per cassazione determina la cessazione della materia del contendere, che dà luogo all'inammissibilità del ricorso per sopravvenuto difetto di interesse, in quanto l'interesse ad agire, e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 656 del 12 gennaio 2017
«Qualora una sentenza pronunciata dal giudice di appello venga impugnata sia con ricorso per cassazione che per revocazione e la pronuncia della corte d’appello sulla revocazione sia, a sua volta, impugnata con ricorso per cassazione, il collegio...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 5595 del 6 marzo 2017
«L'attività di specificazione, o di interpretazione, di una sentenza della Corte di cassazione non può essere oggetto del procedimento di correzione di errore materiale, né di quello per revocazione ai sensi dell'art. 391-bis c.p.c. (Nella specie,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 20635 del 31 agosto 2017
«In tema di revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, la configurabilità dell'errore revocatorio presuppone un errore di fatto, che si configura ove la decisione sia fondata sull'affermazione di esistenza od inesistenza di un fatto che...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 15346 del 20 giugno 2017
«È inammissibile la revocazione proposta avverso una sentenza della Corte di cassazione per preteso omesso rilievo di un giudicato interno al processo, atteso che, in tale ipotesi, non è configurabile un errore di fatto ma, semmai, un errore di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7778 del 27 marzo 2017
«In tema di revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, la configurabilità dell'errore di fatto, ai sensi dell'art. 395, n. 4, c.p.c., presuppone che la decisione appaia fondata, in tutto o in parte, esplicitandone e rappresentandone la...»