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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 19984 del 7 ottobre 2004
«Anche a seguito del D.L.vo 19 febbraio 1998, n. 51, istitutivo del giudice unico di primo grado, il quale ha novellato (con l'art. 14) l'art. 48 del regio decreto 30 gennaio 1941, n. 12 e introdotto (con l'art. 56) nel codice di procedura civile...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5328 del 29 maggio 1998
«...di decadenza dalla potestà di entrambi i genitori, mentre il provvedimento del giudice istruttore del tribunale civile era finalizzato a regolamentare il diritto di visita e frequentazione del minore, non limitato neppure provvisoriamente).»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47469 del 11 dicembre 2003
«In tema di rifiuto di generalità (art. 651 c.p.), atteso che il bene giuridico protetto dalla norma incriminatrice è costituito dal potere-dovere di vigilanza attribuito dalla legge all'amministrazione di appartenenza del pubblico ufficiale al...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 6166 del 27 aprile 2002
«Nel sistema processuale delineato dalla legge fallimentare e dal codice di procedura civile, avverso la sentenza dichiarativa di fallimento possono proporre istanza per regolamento di competenza, oltre che il fallito, anche gli altri interessati...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6132 del 6 marzo 2008
«...deceduta nelle more, nei cui confronti si era tenuto l'appello, in quanto la dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà da lui resa non ha valore probatorio nel processo civile, il ricorso per cassazione è stato dichiarato inammissibile).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 446 del 14 gennaio 2003
«In materia di assistenza pubblica, la legge n. 448 del 1998 ha attribuito al Ministero del Tesoro la legittimazione processuale in tutte le controversie relative ai risultati della verifica della permanenza dei requisiti sanitari previsti nei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2117 del 16 febbraio 1990
«.... Trattandosi di norma speciale e scriminante, essa non può essere interpretata oltre ai casi ivi tassativamente elencati e che non comprendono l'ipotesi del falso giuramento reso in sede civile. Del resto, siffatta esclusione trova la sua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22186 del 20 ottobre 2009
«...con le scelte tecniche del proprio difensore, potendo tale condotta costituire fonte di inefficienza e confusione per l'intero processo (particolarmente per quello civile) e, quindi, di potenziale menomazione per la difesa della stessa parte.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3491 del 14 aprile 1994
«La disposizione di cui all'art. 82, terzo comma, c.p.c. — a norma della quale, salvi i casi in cui la legge dispone altrimenti, davanti ai tribunali ed alle corti d'appello le parti debbono stare in giudizio col ministero di un procuratore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6166 del 16 marzo 2007
«...giurisdizione e norme processuali, ordinamento civile e penale e giustizia amministrativa (art. 117 Cost. lett. c), con la sola possibilità di attribuire condizioni particolari di autonomia limitatamente all'organizzazione della giustizia di pace.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8842 del 3 marzo 2001
«In caso di richiesta di definizione ex art. 444 c.p.p. del procedimento per il reato di tenuta o agevolazione del gioco d'azzardo mediante videopoker è ammissibile la costituzione di parte civile di un giocatore poiché non può escludersi in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8996 del 9 settembre 1986
«Nell'ipotesi di giudizio per maltrattamenti di animali, è legittima la costituzione di parte civile dell'«Unione amici del cane e del gatto», in persona del suo presidente. A detto ente è infatti riconosciuto l'interesse alla tutela di beni che le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36059 del 8 settembre 2004
«In tema di maltrattamenti di animali, seppure la ratio dell'incriminazione di cui all'art. 727 c.p. è l'esigenza di tutelare il sentimento di comune pietà verso gli animali e di promuovere l'educazione civile, la qualifica di persona offesa dal...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3796 del 14 giugno 1980
«Qualora, nel corso del giudizio di opposizione avverso la dichiarazione di fallimento, il fallito chieda l'estensione della procedura concorsuale ad una società con sede nella Repubblica francese, tale domanda, da intendersi come istanza per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12410 del 19 settembre 2000
«Non è affetta da nullità la decisione sulla opposizione alla sentenza dichiarativa di fallimento cui abbia partecipato un giudice già componente il collegio decidente sulla dichiarazione del medesimo fallimento, giacché l'attuazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 16016 del 24 ottobre 2003
«...alle medesime vicende cui si riferisce l'incarico stesso. Ne consegue che, nell'ambito di una procedura giudiziale civile, il professionista può prestare, in relazione alla stessa pratica, sia attività giudiziale che attività stragiudiziale.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7635 del 31 marzo 2006
«In tema di procedimento civile, l'interesse ad agire, comporta la verifica, da compiersi d'ufficio da parte del giudice, in ordine all'idoneità della pronuncia richiesta a spiegare un effetto utile alla parte istante, dovendo lo stesso escludersi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12049 del 9 agosto 2003
«In tema di assicurazione della responsabilità civile, nel caso di confluenza nello stesso processo della causa di risarcimento dei danni proposta dal danneggiato contro il responsabile e della causa di garanzia proposta da questo contro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5737 del 10 marzo 2009
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore o dei natanti, qualora il danneggiato evochi in giudizio l'assicuratore ed il responsabile assicurato proponendo domande...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1213 del 27 gennaio 2003
«L'art. 104 del codice di procedura civile, nel prevedere che domande formulate nei confronti della stessa parte (anche non altrimenti connesse) ed appartenenti alla competenza di giudici diversi possano essere proposte davanti al medesimo giudice...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5057 del 3 marzo 2010
«Nell'ipotesi in cui la parte convenuta in un giudizio di responsabilità civile chiami in causa un terzo in qualità di corresponsabile dell'evento dannoso, la domanda risarcitoria deve intendersi estesa al terzo anche in mancanza di un'espressa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13738 del 27 giugno 2005
«...di successione — è idoneamente adempiuto con la produzione degli atti dello stato civile, dai quali è dato coerentemente desumere quel rapporto di parentela con il de cuius che legittima alla successione ai sensi degli artt. 565 e ss. c.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22893 del 13 dicembre 2012
«In tema di responsabilità civile obbligatoria derivante dalla circolazione dei veicoli o motore, è rilevabile d'ufficio l'incapienza del massimale minimo di legge, rispetto al danno patito dalla vittima di un sinistro stradale indennizzabile da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6666 del 15 maggio 2001
«Nell'ambito del processo civile, il potere-dovere del giudice di conoscere ex officio di determinate questioni non determina la completa elisione del principio dispositivo, ma si coordina con esso e, in particolare, con la sua tipica...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23816 del 24 novembre 2010
«In tema di prova civile, una circostanza dedotta da una parte può ritenersi pacifica - in difetto di una norma o di un principio che vincoli alla contestazione specifica - se essa sia esplicitamente ammessa dalla controparte o se questa, pur non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9507 del 27 settembre 1997
«La disposizione dell'art. 113 c.p.p., relativa alla «ricostituzione di atti» — applicabile per analogia al rito civile, nel quale mancano specifiche norme che disciplinino la materia — prevede l'emissione di un provvedimento di natura...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12969 del 13 luglio 2004
«...diritto al trasferimento coattivo, secondo un principio ricavabile dall'art. 632, secondo comma, c.p.c., applicabile alla vendita fallimentare in virtù del rinvio alle disposizioni del codice di procedura civile dettato dall'art. 105 legge fall.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15408 del 10 agosto 2004
«In tema di risarcimento dei danni, se il danneggiato si costituisce parte civile nel procedimento penale, la sentenza irrevocabile di condanna pronunciata in seguito a dibattimento spiega efficacia di giudicato nel confronti suoi e di quanti...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10650 del 24 aprile 2008
«Il giudice civile può trarre argomenti di prova, ai sensi dell'art. 116, secondo comma, c.p.c., da un documento proveniente dal difensore, formato in altro giudizio, in rapporto al comportamento processuale della parte che non ne abbia contestato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7011 del 27 maggio 2000
«Nei giudizi in materia di invalidità civile, la non presentazione dell'interessato alla visita disposta dal consulente tecnico d'ufficio può far ritenere insussistente la prova in ordine al dedotto stato invalidante solo se concorre la mancanza di...»