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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4593 del 7 maggio 1999
«Nel contratto di trasporto con rispedizione, il vettore si obbliga verso il mittente, oltre che ad eseguire il trasporto per una parte del complessivo percorso, anche a concludere in nome proprio, ma per conto di quello, uno o più contratti di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6063 del 18 giugno 1998
«Il mandato ad acquistare beni immobili richiede la forma scritta ad substantiam, sicché è inammissibile l'actio mandati per il risarcimento dei danni, giacché la nullità del negozio derivante dalla mancanza di uno dei requisiti di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8099 del 9 agosto 1990
«A norma dell'art. 1710 c.c., al mandatario fa carico l'obbligazione di compiere quell'atto o quegli atti giuridici che dal contratto di mandato sono previsti con la diligenza del buon padre di famiglia, cioè con quella diligenza che è legittimo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3992 del 10 giugno 1983
«L'art. 1712 c.c. — il quale, dopo avere enunciato, nel primo comma, che «il mandatario deve senza ritardo comunicare al mandante l'esecuzione del mandato», dispone, nel secondo comma, che «il ritardo del mandante a rispondere dopo aver ricevuto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 693 del 6 febbraio 1982
«La comunicazione dell'esecuzione dell'incarico, secondo la previsione dell'art. 1712 c.c., integra un'obbligazione a carico del mandatario, anche nel caso in cui, in detta esecuzione, egli si sia avvalso della facoltà di sostituzione, alla stregua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2634 del 27 aprile 1982
«L'obbligazione del mandatario, prevista dall'art. 1713 c.c., di rendere il conto del suo operato, si concreta e si specifica nel momento e nel luogo in cui il mandato è stato eseguito e comporta che il mandatario stesso giustifichi in che modo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5460 del 14 marzo 2006
«Il contratto di albergo concluso per il tramite di un'agenzia di viaggi, che opera come mandataria del cliente che le ha conferito il relativo incarico, comporta che la revoca della prenotazione alberghiera, da parte dello stesso cliente, integra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6306 del 4 giugno 1991
«Il mandatario per ripetere dal mandante la somma di danaro dovuta ad un terzo a titolo di penale per l'inadempimento, per fatto e colpa del mandante, dell'obbligazione contratta, a proprio nome, al fine di dare esecuzione al mandato, deve provare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4912 del 15 maggio 1998
«Il diritto al compenso non è sufficiente a rendere irrevocabile il mandato che l'art. 1079 c.c. presume di per sé oneroso, ma occorre che l'esecuzione del mandato per effetto di una obbligazione assunta dal mandante assicuri al mandatario un...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1534 del 11 febbraio 1995
«La revoca senza giusta causa di un mandato irrevocabile comporta,. ai sensi dell'art. 1723 c.c., l'obbligazione del mandante del risarcimento dei danni, alla cui liquidazione deve procedersi in base ai criteri generali stabiliti dagli artt. 1223 e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1996 del 8 aprile 1981
«Tenuto conto che il contratto di commissione, che costituisce una sottospecie del mandato senza rappresentanza, è caratterizzato dal fatto che la prestazione del mandatario è limitata alla stipulazione di un contratto di compravendita...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1025 del 19 febbraio 1981
«Nel contratto di commissione avente ad oggetto cose mobili, l'eventuale consegna di queste al commissionario per il compimento della sua attività fa nascere in capo allo stesso un obbligo di custodia, strumentale rispetto a quello di compiere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6224 del 3 giugno 1991
«A differenza del fideiussore, il quale garantisce l'adempimento di una obbligazione non propria, ma altrui, cioè assunta nei confronti del terzo garantito, che assume rilevanza di obbligazione principale, il commissionario o mandatario con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3354 del 11 febbraio 2009
«Lo spedizioniere che non concluda il contratto di trasporto e che, senza autorizzazione del mandante e senza che sia necessario per la natura dell'incarico ricevuto, concluda, in luogo del predetto contratto, un altro contratto di spedizione, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7556 del 13 agosto 1997
«Affinché lo spedizioniere, che normalmente è obbligato a concludere con altri in nome proprio e per conto di colui che gli ha conferito l'incarico, il contratto di trasporto, acquisti la veste di spedizioniere-vettore a norma dell'art. 1741 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7795 del 20 dicembre 1986
«La figura dello spedizioniere-vettore, prevista dall'art. 1741 c.c., è ravvisabile soltanto quando un soggetto assuma nei confronti del committente l'unitaria obbligazione dell'esecuzione, in piena autonomia, del trasporto della merce, con mezzi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18686 del 8 luglio 2008
«L'attività di promozione della conclusione di contratti per conto del preponente, che costituisce l'obbligazione tipica dell'agente, non può consistere in una mera attività di propaganda, da cui possa solo indirettamente derivare un incremento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6291 del 22 giugno 1990
«L'attività di promozione della conclusione di contratti per conto del preponente, che costituisce l'obbligazione tipica dell'agente, non può consistere in una mera attività di propaganda, da cui possa solo indirettamente derivare un incremento...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1346 del 10 aprile 1975
«Il rapporto di agenzia è normalmente fondato sul principio della corrispettività, nel senso che all'obbligazione fondamentale dell'agente di svolgere l'attività diretta alla conclusione dei contratti in una zona determinata corrisponde, con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3738 del 28 marzo 2000
«Al rapporto di agenzia è applicabile, in analogia con le disposizioni previste per il rapporto di lavoro subordinato, l'istituto del recesso per giusta causa; tuttavia, al fine di valutare l'inadempimento del lavoratore, occorre anche aver...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 845 del 1 febbraio 1999
«Nell'applicare, nell'ambito del rapporto di agenzia, la regola sul recesso per giusta causa dettata dall'art. 2119 c.c. in relazione al rapporto di lavoro, l'apprezzamento circa la sussistenza nel caso concreto di una giusta causa - cioè di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5766 del 17 marzo 2005
«In caso di pluralità di mediatori, che abbiano operato simultaneamente e di comune intesa alla conclusione dell'affare, ovvero abbiano agito successivamente in modo autonomo ma giovandosi l'uno dell'utile apporto degli altri con contributo di tipo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3437 del 8 marzo 2002
«In caso di submediazione, la parte che in origine abbia dato incarico al mediatore ha — in applicazione analogica dell'art. 1595 c.c. — azione diretta nei confronti del submediatore, senza pregiudizio dei suoi diritti verso il mediatore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2898 del 25 marzo 1987
«In materia di mediazione l'art. 1758 c.c. non ha carattere di disposizione speciale rispetto al precedente art. 1755, per cui, anche quando la conclusione dell'affare sia stata determinata dalla attività intermediatrice di più persone, soggetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6048 del 12 marzo 2010
«Nel contratto di deposito, soggetto attivo dell'obbligazione di restituzione è il depositante, non potendo il depositario esigere la prova della proprietà della cosa depositata; egli, pertanto, è anche soggetto attivo dell'obbligazione sostitutiva...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5578 del 3 novembre 1984
«Il depositario (di veicoli in autorimessa) è tenuto ad usare nella custodia la diligenza del buon padre di famiglia ed è liberato dall'obbligazione di restituire la cosa affidatagli solo in presenza di un fatto fortuito, nel quale non rientra il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10892 del 1 ottobre 1999
«Nel contratto di parcheggio (assimilabile, quanto alla disciplina giuridica applicabile, al contratto di deposito), soggetto attivo dell'obbligazione di restituzione delle cose depositate (ovvero di quella sostitutiva avente ad oggetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8389 del 1 agosto 1995
«In tema di deposito, il principio secondo cui, venuta a mancare, per fatto imputabile al depositario, la restituzione della cosa, sorge, a carico di quest'ultimo, l'obbligazione del risarcimento del danno, intesa a rimettere il depositante nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3409 del 17 maggio 1983
«Qualora un'autovettura, sottratta da ignoti al proprietario ed abbandonata nella pubblica via, sia dagli organi di polizia affidata in custodia ad un terzo, nel suo deposito, allo scopo di evitare intralci alla circolazione, non si configura il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11540 del 14 ottobre 1999
«Nel deposito irregolare di cui all'art. 1782 c.c. (nella specie ritenuto sussistente con riferimento ai premi riscossi dall'agente per conto del preponente) il depositario acquista la proprietà del danaro solo se ha la facoltà di servirsene; in...»