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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7077 del 4 giugno 1999
«In tema di mancata esecuzione di un provvedimento del giudice civile concernente l'affidamento di un figlio minore, qualora il genitore affidatario, pur obbligato a consentire l'esercizio del diritto di visita da parte dell'altro genitore secondo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6399 del 21 maggio 1999
«In tema di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice concernente l'affidamento di minori, mentre non deve farsi carico al genitore non affidatario dei figli di preavvisare volta per volta il coniuge circa la sua intenzione di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10016 del 22 novembre 1996
«Il genitore affidatario di un minore, specie nei confronti dell'altro genitore, non può disporre unilateralmente dei compiti a lui affidati delegando altri al loro svolgimento, ma deve accordarsi col coniuge, pur sempre esercente la potestà...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7956 del 2 giugno 1989
«È ammissibile la costituzione di parte civile nell'ipotesi di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice civile concernente l'affidamento dei minori tra coniugi ex art. 388 c.p., ben potendosi configurare a norma dell'art. 2043 c.c....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4459 del 28 maggio 1986
«Il plausibile motivo, che possa discriminare il rifiuto di dare esecuzione ad un provvedimento del giudice concernente l'affidamento dei figli minori, deve essere sopravvenuto e tale, per il suo carattere transitorio, da non consentire la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2904 del 12 aprile 1986
«Il plausibile e giustificato motivo, che possa scriminare il rifiuto di dare esecuzione al provvedimento del giudice civile concernente l'affidamento dei figli minori, anche se non deve configurare l'esimente dello stato di necessità, è atto a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9397 del 27 febbraio 2013
«Integra gli estremi del delitto di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento giudiziale (art. 388 comma secondo cod. proc. pen.) e non quelli della contravvenzione prevista dall'art. 650 cod. pen., che ha carattere residuale, la condotta di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15245 del 14 aprile 2015
«L'esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose o alle persone, commesso con minaccia dell'esercizio di un diritto, in sé non ingiusta, può integrare il reato di rapina se si estrinseca con modalità violente che denotano la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 39543 del 24 settembre 2013
«In tema di associazione di tipo mafioso, la condotta di partecipazione è riferibile a colui che si trovi in rapporto di stabile e organica compenetrazione con il tessuto organizzativo del sodalizio, tale da implicare, più che uno "status" di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 148 del 11 gennaio 1995
«Concorre nella materialità del delitto di falsità ideologica di cui all'art. 483 c.p. il notaio che riceve la dichiarazione non veritiera di riconoscimento di figlio naturale. (Fattispecie nella quale numerosi cittadini somali ed etiopi, allo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11087 del 16 marzo 2015
«Integra il delitto di sostituzione di persona la condotta ingannevole che induce il soggetto passivo in errore sull'attribuzione all'agente di un falso nome o di un falso stato o di false qualità personali cui la legge attribuisce specifici...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53123 del 19 dicembre 2014
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 570, comma secondo n. 2, c.p., l'obbligo di procurare i mezzi di sussistenza ad un figlio minore sussiste indipendentemente dalla formale attribuzione della responsabilità genitoriale,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 53607 del 23 dicembre 2014
«In materia di violazione degli obblighi di assistenza familiare, la minore età dei discendenti, destinatari dei mezzi di sussistenza, rappresenta "in re ipsa" una condizione soggettiva dello stato di bisogno, che obbliga i genitori a contribuire...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44765 del 9 novembre 2015
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, gli assegni familiari percepiti dal genitore naturale non affidatario per il mantenimento del figlio minore concorrono ad integrare l'importo da questi periodicamente dovuto, salvo che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6885 del 1 giugno 1999
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 591, primo comma, c.p., la vecchiaia non può essere intesa come condizione determinante una presunzione assoluta d'incapacità di provvedere a sè stessi, dovendosi invece accertare, di volta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40256 del 28 ottobre 2008
«In tema di ingiuria, il fatto ingiusto altrui idoneo ad integrare la causa di non punibilità della provocazione di cui all'art. 599, comma secondo, c.p. può essere costituito anche dall'esercizio di un diritto che si svolga con modalità ,le quali,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3131 del 21 gennaio 2008
«Deve riconoscersi la scriminante della provocazione prevista dall'art. 599, comma secondo, c.p. nel caso di una insegnante la quale, a fronte dell'ingiustificata accusa, rivoltale dalla madre di un'alunna, di usare un metodo d'insegnamento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2841 del 25 gennaio 2007
«In tema di riduzione e mantenimento in servitù posta in essere dai genitori nei confronti dei figli e di altri bambini in rapporto di parentela, ridotti in stato di soggezione continuativa e costretti all'accattonaggio, non è invocabile da parte...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 44516 del 28 novembre 2008
«Non integra il delitto di riduzione o mantenimento in schiavitù o servitù la condotta posta in essere da chi pratichi l'accattonaggio per alcune ore del giorno facendosi aiutare dal figlio minore, e ciò per l'assenza di una condizione di integrale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22223 del 20 ottobre 2014
«Il figlio che aziona in giudizio un diritto del genitore, del quale afferma essere erede "ab intestato", ove non sia stato contestato il rapporto di discendenza con il "de cuius", non deve ulteriormente dimostrare, al fine di dare prova della sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16227 del 31 luglio 2015
«Il decreto emesso dalla corte d'appello, in sede di reclamo, avverso il decreto del tribunale per i minorenni che ha disposto, ai sensi dell'art. 333 c.c., allo scopo di regolare l'esercizio della potestà genitoriale (ora responsabilità...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27117 del 30 giugno 2015
«Nei procedimenti relativi ai reati di violenza sessuale anche il riavvicinamento o la riappacificazione della persona offesa e dell'imputato possono costituire un "elemento concreto" idoneo ai sensi dell'art. 500, comma quarto, c.p.p. a incidere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7180 del 19 febbraio 2004
«In tema di valutazione della prova testimoniale, il giudice, pur essendo indubbiamente tenuto a valutare criticamente, verificandone l'attendibilità, il contenuto della testimonianza, non è però certamente tenuto ad assumere come base del proprio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2540 del 17 marzo 1997
«Le dichiarazioni rese dalla vittima del reato, cui la legge conferisce la capacità di testimoniare, possono essere assunte quali fonti di convincimento al pari di ogni altra prova senza necessità di riscontri esterni (non essendo applicabile al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13087 del 24 giugno 2015
«Ai fini dell'azione di inefficacia di cui all'art. 64 legge fall., atti a titolo gratuito non sono solo quelli posti in essere per spirito di liberalità, che è requisito necessario della donazione, ma anche gli atti caratterizzati semplicemente da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8516 del 12 aprile 2006
«L'accordo con il quale i coniugi, nel quadro della complessiva regolamentazione dei loro rapporti in sede di separazione consensuale, stabiliscano il trasferimento di beni immobili o la costituzione di diritti reali minori sui medesimi, rientra...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11224 del 26 maggio 2005
«In materia di azione revocatoria fallimentare di un contratto di compravendita stipulato da una società di capitali, successivamente assoggettata ad una procedura concorsuale (nella specie, alla amministrazione straordinaria), con altra società di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2764 del 8 marzo 1993
«L'assicurato verso cui l'assicuratore — ai sensi dell'art. 18 della L. 24 dicembre 1969 n. 990 — ha diritto di rivalsa nella misura in cui avrebbe avuto contrattualmente diritto di rifiutare o ridurre la propria prestazione, non è solo il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8661 del 9 agosto 1991
«In ordine al risarcimento del danno derivante dalla circolazione di veicolo a motore, l'assicuratore, che vi abbia provveduto per il danno derivante dalla circolazione di un veicolo per il quale è obbligatoria l'assicurazione, condotto da minore...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10371 del 22 aprile 2008
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, la norma contenuta nell'art. 22 della legge n. 990 del 1969 (applicabile ratione temporis), nel subordinare l'esercizio...»