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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5444 del 14 marzo 2006
«L'obbligo del consenso informato insiste sul sanitario che, una volta richiesto dal paziente dell'esecuzione di un determinato trattamento, decide in piena autonomia secondo la lex artis di accogliere la richiesta e di darvi corso, a nulla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3046 del 8 aprile 1997
«In tema di responsabilità professionale del medico il contenuto dell'obbligo di informazione gravante sul professionista chiamato ad un'operazione di chirurgia plastica, ha consistenza diversa a seconda che l'intervento miri al miglioramento...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5868 del 16 marzo 2006
«Nel caso in cui un notaio sia stato richiesto della stipulazione di un contratto di compravendita immobiliare privata autenticata, qualora vi sia stato espresso esonero del notaio, per concorde volontà delle parti, con una clausola inserita nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 264 del 11 gennaio 2006
«Per il notaio richiesto della preparazione e stesura di un atto pubblico di trasferimento immobiliare, la preventiva verifica della libertà e disponibilità del bene e, più in generale, delle risultanze dei registri immobiliari attraverso la loro...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13825 del 23 luglio 2004
«Rientra tra gli obblighi del notaio, che sia richiesto della stipulazione di un contratto di compravendita immobiliare, lo svolgimento delle attività accessorie e successive necessarie per il conseguimento del risultato voluto dalle parti e, in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1228 del 28 gennaio 2003
«Nell'adempimento delle obbligazioni inerenti all'esercizio dell'attività di notaio, il professionista è tenuto ad una prestazione che, pur rivestendo i caratteri dell'obbligazione di mezzi e non di risultato, non può ritenersi circoscritta al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8312 del 12 aprile 2011
«In tema di responsabilità professionale dell'avvocato, la mancata indicazione al giudice delle prove indispensabili per l'accoglimento della domanda costituisce, di per sé, manifestazione di negligenza del difensore, salvo che egli dimostri di non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15717 del 2 luglio 2010
«In caso di assoluta inerzia del difensore viene, conseguentemente, a configurarsi la sua responsabilità professionale, avendo comunque esposto il cliente all'incremento del pregiudizio iniziale, se non altro a causa delle spese processuali a cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15718 del 2 luglio 2010
«Posto che, in generale, la circostanza che l'errore commesso dall'avvocato nel giudizio di primo grado possa essere rimediato attraverso la proposizione dell'appello contro la sentenza sfavorevole non è sufficiente, di per sé, ad escludere che la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24544 del 20 novembre 2009
«L'avvocato, nell'adempimento della propria prestazione professionale, è tenuto ad informare il cliente sulle conseguenze del compimento o del mancato compimento degli atti del processo, e, se del caso, a sollecitarlo nel compimento di essi ovvero,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21589 del 12 ottobre 2009
«La nomina di un nuovo difensore in sostituzione di quello precedente presso il quale la parte aveva eletto domicilio non fa venir meno a carico di quest'ultimo gli obblighi connessi alla ricezione degli atti per i quali sia avvenuta la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15895 del 7 luglio 2009
«In tema di responsabilità civile extracontrattuale, il nesso causale tra la condotta illecita ed il danno civile è regolato dal principio di cui agli artt. 40 e 41 c.p., in base al quale un evento è da considerare causato da un altro se il primo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 20869 del 28 ottobre 2004
«La responsabilità professionale dell'avvocato, la cui obbligazione è di mezzi e non di risultato, presuppone la violazione del dovere di diligenza media esigibile ai sensi dell'art. 1176, secondo comma, c.c.; tale violazione, ove consista...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7618 del 14 agosto 1997
«La responsabilità dell'avvocato, pertanto, può trovare fondamento in una gamma di atteggiamenti subiettivi, che vanno dalla semplice colpa lieve, al dolo, a meno che la prestazione professionale da eseguire in concreto involga la soluzione di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5325 del 8 maggio 1993
«Il difensore che, per una diligente prestazione della propria opera intellettuale, ha l'obbligo di svolgere tempestivamente l'attività nell'ambito del processo, ove cessi dal proprio incarico, per rinuncia o revoca della procura, anteriormente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12089 del 24 maggio 2007
«Il depositario, al fine di evitare di incorrere in responsabilità per il furto, è tenuto, in base ai principi che regolano la ripartizione dell'onere probatorio in tema di inadempimento contrattuale, a dare la prova di aver posto in essere tutte...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 108 del 10 aprile 2000
«In assenza di espresse disposizioni, o di principi generali desumibili da una interpretazione sistematica, deve riconoscersi al creditore di una determinata somma, dovuta in forza di un unico rapporto obbligatorio, la facoltà di chiedere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12455 del 21 maggio 2010
«Ai fini della determinazione della competenza territoriale, ai sensi del combinato disposto degli artt. 20 c.p.c. e 1182 c.c., il "forum destinatae solutionis", previsto dal terzo comma di tale ultima disposizione, è applicabile in tutte le cause...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19958 del 14 ottobre 2005
«Ai fini dell'applicazione del terzo comma dell'art. 1182, c.c. è sufficiente l'esistenza di un criterio di determinazione convenzionale del corrispettivo dovuto, atteso che, quando tradizionalmente si ritiene che per l'applicazione della norma...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9170 del 13 maggio 2004
«In tema di equa riparazione per violazione del termine di durata ragionevole del processo, l'art. 3 della legge 24 marzo 2001, n. 89, nel disporre che la relativa domanda si propone dinanzi alla Corte d'Appello del distretto in cui ha sede il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11774 del 21 maggio 2007
«La condizione è «meramente potestativa» quando consiste in un fatto volontario il cui compimento o la cui omissione non dipende da seri o apprezzabili motivi, ma dal mero arbitrio della parte, mentre si qualifica «potestativa» quando la volontà...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3024 del 15 marzo 1995
«Pertanto, l'atto costitutivo del pegno di crediti, che sia stato stipulato anteriormente al provvedimento di ammissione alla amministrazione controllata, ma notificato al terzo debitore solo successivamente, non garantisce al creditore l'acquisto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9307 del 9 novembre 1994
«L'art. 1853 c.c. prevede la compensazione ex lege solo tra i saldi passivi di un rapporto di conto corrente ed i saldi attivi di altri rapporti o conti del cliente con la medesima banca e non anche la compensazione tra il saldo passivo di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26052 del 30 ottobre 2008
«Incombe sul creditore l'onere di provare che il debitore non ignorava la reale situazione ovvero che l'affidamento di questi era determinato da colpa; è, altresì, onere dello stesso creditore, nel caso in cui il medesimo controdeduca che il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14594 del 12 luglio 2005
«La disciplina dell'imputazione del pagamento, pur presupponendo l'esistenza di una pluralità di rapporti obbligatori omogenei tra le medesime parti, è applicabile analogicamente anche in presenza di una pluralità di creditori, qualora uno di essi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20574 del 29 luglio 2008
«L'art. 1994 cod. civ., che prescrive di imputare i pagamenti parziali prima agli interessi e quindi al capitale, si riferisce esclusivamente ai pagamenti volontari e non a quelli eseguiti coattivamente per ordine del giudice (fattispecie in tema...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1994 del 10 luglio 1973
«Il criterio legale di cui all'art. 1194 c.c. - di imputare i pagamenti agli interessi e alle spese, prima che al capitale - è applicabile anche in sede di opposizione all'esecuzione motivata dall'asserito pagamento del credito per il quale si...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3469 del 15 febbraio 2007
«In tema di cessione del credito in luogo dell'adempimento, ai sensi dell'art. 1198 c.c. grava sul cessionario che agisce nei confronti del cedente dare la prova dell'esigibilità del credito e dell'insolvenza del debitore ceduto, che vi è, cioè,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3921 del 22 febbraio 2006
«Inoltre non è ammissibile la prova testimoniale o per presunzioni diretta a dimostrare la simulazione assoluta della quietanza, che dell'avvenuto pagamento costituisce documentazione scritta, ostandovi l'art. 2726 c.c., il quale, estendendo al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2410 del 7 marzo 1991
«L'art. 1227, secondo comma c.c., il quale esclude il risarcimento dei maggiori danni che trovano la loro origine in un comportamento colposo del creditore, non può trovare applicazione in ordine alle maggiori somme che il debitore deve...»