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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 493 del 16 gennaio 1999
«La disposizione di cui al quarto comma dell'art. 597 c.p.p., che rende effettivo il divieto di reformatio in peius, si applica anche al giudizio di rinvio, determinato dall'annullamento di una prima sentenza d'appello di accoglimento del ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9387 del 22 luglio 1999
«Atteso il permanente carattere sussidiario del reato di abuso di ufficio previsto dall'art. 323 c.p. anche dopo la riforma effettuata con L. 16 luglio 1997, n. 234, deve escludersi il concorso formale di tale reato con quello, più grave, di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43169 del 29 novembre 2001
«Integra il reato di abuso di ufficio, anche dopo la riforma dell'art. 323 c.p., introdotta con l'art. 1 della legge 16 luglio 1997, n. 234, sotto il profilo della violazione di legge (art. 279 del T.U. 1934, n. 383), con specifico riferimento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29884 del 11 settembre 2006
«Nell'ambito della riforma dei motivi di ricorso per cassazione, introdotta dalla legge n. 46 del 2006, allorché l'imputato abbia proposto ricorso per mancanza o manifesta illogicità della motivazione, stante il conseguente diritto di dedurre...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30440 del 14 settembre 2006
«La riforma dell'art. 606, primo comma, lett. e) c.p.p., con la previsione che il vizio di motivazione può essere dedotto con riferimento agli «altri atti del processo specificamente indicati» nei motivi di ricorso, attribuisce alla Cassazione il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35964 del 26 ottobre 2006
«A seguito della riforma dell'art. 606, comma primo, lett. e) c.p.p., il vizio di omessa motivazione può essere dedotto solo quando il giudice di merito ha ingiustificatamente negato l'ingresso nella sua decisione ad un elemento di prova,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31389 del 25 luglio 2008
«Ai fini della configurabilità del delitto di associazione sovversiva con finalità di terrorismo internazionale, la necessità di una struttura organizzativa effettiva e tale da rendere possibile l'attuazione del programma criminale non implica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2907 del 22 gennaio 2014
«Il rinvio operato dal secondo comma dell'art. 629 c.p. all'ultimo comma dell'art. 628 c.p., quanto alle circostanze aggravanti applicabili al delitto di estorsione, deve qualificarsi di natura formale o dinamica, e deve intendersi riferito, dopo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 49165 del 14 dicembre 2015
«Per riformare "in peius" una sentenza di assoluzione, il giudice di appello non è obbligato a rinnovare l'istruzione dibattimentale per l'audizione dei testimoni ritenuti dal primo giudice inattendibili, in quanto tale adempimento non è necessario...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 20 settembre 2017
«Va ribadito, con riferimento alla disciplina previgente alla legge 31 dicembre 2012, n. 247 (riforma dell'ordinamento della professione forense), il tradizionale insegnamento secondo il quale i provvedimenti della commissione esaminatrice degli...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1409 del 28 febbraio 2019
«...Civile Industriale, ovverosia ha applicato un contratto collettivo congruente con l'oggetto dell'appalto, che si discosta in minima parte dalle voci di costo indicate nella tabelle ministeriali. (Riforma Tar Campania Salerno, sez.»
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Tribunale civile Milano, sentenza n. 724 del 20 gennaio 2000
«È inefficace la dichiarazione di urgente necessità ex art. 3 L. n. 61/1989 resa dal locatore innanzi alla competente autorità e notificata al conduttore successivamente all’entrata in vigore della L. n. 431/1998 (il cui art. 14, terzo comma, ha...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3755 del 4 giugno 2019
«In materia di procedura negoziata ex art. 63 del D.Lgs. n. 50/2016, non necessita di specifica motivazione l'opzione di escludere l'affidatario uscente dal novero degli operatori invitati alla procedura, non trattandosi di una scelta di carattere...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3173 del 13 giugno 2007
«La nullità del provvedimento amministrativo costituisce una forma speciale di invalidità, operante nei soli casi definiti dal riformato art. 21-septies L. 241/1990 e s.m.i., diversamente dall'annullabilità che al contrario si configura quale...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2290 del 26 aprile 2006
«La sospensione dei giudizio, disciplinata dall'art. 295 c.p.c., in quanto espressione dell'esigenza di ordine generale di ovviare a possibili contrasti fra giudicati - e in tal senso immanente nel sistema della giustizia amministrativa comprensivo...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 6652 del 21 dicembre 2012
«.... La ratio consiste nel divieto di novorum in appello, anche al fine di evitare la violazione della regola del doppio grado di giudizio, a tutela di tutte le parti, se non nei limiti previsti dal codice di rito (Riforma della sentenza del...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 37 del 11 dicembre 2012
«L'art. 13, comma 2, c.p.a., che prevede tra l'altro il criterio del "foro speciale del pubblico impiego" o della sede di servizio tra quelli individuati per fissare la competenza territoriale inderogabile, non può essere interpretato alla lettera...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 17 del 31 luglio 2014
«Nel caso di contestuale impugnativa di una informativa prefettizia interdittiva e dei conseguenti atti applicativi adottati dalla stazione appaltante, il giudice competente deve essere individuato nel T.A.R. nella cui circoscrizione si trova la...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 138 del 18 gennaio 2016
«Pur dovendosi interpretare restrittivamente gli artt. 14 e 135 D.Lgs. n. 104/2010 (CPA), trattandosi di norme eccezionali derogatorie dell'ordinaria competenza territoriale dei Tribunali regionali, esse vi ricomprendono le controversie attinenti...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3849 del 4 agosto 2015
«...inderogabile del Tar del Lazio (tra le altre) le controversie aventi ad oggetto i provvedimenti emessi dall'Amministrazione autonoma dei monopoli di Stato in materia di giochi pubblici con vincita in denaro (Riforma della sentenza breve del T.a.r.»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2439 del 24 maggio 2017
«...la causa continua dinanzi al Giudice indicato come competente se, nel termine perentorio di trenta giorni dalla comunicazione di tale ordinanza, la causa è riassunta davanti al Giudice dichiarato competente (Riforma della sentenza breve del T.a.r.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3258 del 1 luglio 2015
«Per consentire l'adempimento dei propri compiti, viene garantita una particolare autonomia al commissario ad acta, che si riverbera sul contenuto degli atti da esso adottati, i quali hanno gli stessi effetti verso i terzi di quelli dell'ente...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 6149 del 15 dicembre 2014
«...su cui si fonda, la sottoscrizione della parte, il patrocinio del difensore e la relativa procura ex artt. 22, comma 2, e 24, CPA; è notificato a tutte le altre parti, costituite e non, nel giudizio principale (Riforma della sentenza del T.a.r.»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3178 del 23 giugno 2015
«...comma 3, c.p.a.), non autorizzano, difatti, la notificazione diretta del ricorso presso la sede dell'organo statale emanante anziché presso l'Avvocatura dello Stato in deroga all'art. 11 del t.u. n. 1611 del 1933. (Riforma Tar Umbria, n. 69/2015).»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5375 del 12 novembre 2013
«...nei confronti del dispositivo, visto che quest'ultimo deve contenere un'espressa "riserva" dei primi (art. 119, comma 6, CPA, richiamato per il c.d. "rito appalti" dal comma 11 dell'art. 120 del medesimo CPA) (Riforma della sentenza del T.a.r.»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1094 del 18 febbraio 2019
«...al criterio generale della soccombenza, ai sensi dell'art. 92 c.p.c., richiamato dall'art. 26 cod. proc. amm., anche se non puntualmente specificati, devono quanto meno essere desumibili dal contesto della decisione. (Riforma Tar Lazio Roma, sez.»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4769 del 15 ottobre 2015
«È illegittima e va riformata una sentenza (nella specie in materia di esecuzione del giudicato) che ha disposto la compensazione integrale delle spese di giudizio, ponendo a carico dell'Amministrazione soccombente la sola rifusione del contributo...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4167 del 10 ottobre 2016
«Sussiste la competenza del Consiglio di Stato ad esaminare un ricorso per esecuzione del giudicato formatosi su di una sentenza con la quale il Consiglio di Stato stesso ha dichiarato tardivo l'appello principale ed improcedibile l'appello...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 360 del 27 gennaio 2015
«L'art. 27 D.Lgs. n. 104/2010 (CPA) stabilisce che, perché il contraddittorio possa considerarsi integro, il ricorso al G.A. deve essere notificato sia all'Amministrazione resistente che, ove esistenti, ai controinteressati (Riforma della sentenza...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5401 del 30 novembre 2015
«...la possibilità di sollevare per la prima volta in appello una eccezione o preclusione processuale rilevabile d'ufficio comporta, coerentemente, la possibilità di allegare e provare i fatti sottostanti (Riforma della sentenza del T.r.g.a.»