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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1233 del 28 gennaio 2003
«L'azione di arricchimento senza causa costituisce un'azione autonoma rispetto sia all'azione cambiaria, sia all'azione causale esercitata con l'utilizzo della cambiale quale promessa di pagamento, in quanto la prima implica l'allegazione e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12119 del 17 maggio 2013
«Ai sensi dell'art. 184 cod. proc. civ., nel testo - applicabile "ratione temporis" alla presente fattispecie - introdotto dall'art. 18 della legge 26 novembre 1990, n. 353 (e anteriore alle modifiche apportate dall'art. 39-quater del d.l. 30...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15691 del 15 luglio 2011
«Nel nuovo rito ordinario, nel regime processuale di cui alla legge 26 novembre 1990, n. 353, prima delle modifiche introdotte dalle leggi 14 maggio 2005, n. 80 e 28 dicembre 2005, n. 263, è possibile articolare i mezzi di prova sino alla scadenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17766 del 2 settembre 2004
«In tema di prova testimoniale, la norma di cui all'art. 208 c.p.c. come novellata dalla riforma del 1990 — che prevede la sanzione di decadenza dalla prova se non si presenta la parte su istanza della quale deve iniziarsi o proseguirsi la prova —...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3050 del 9 maggio 1980
«La richiesta di informazioni alla pubblica amministrazione, nell'esercizio del potere conferito al giudice dall'art. 213 c.p.c., non può tradursi in un esonero della parte dall'onere di fornire la prova che essa stessa sia in grado di procurarsi....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5461 del 14 marzo 2006
«In tema di prova documentale, l'onere di disconoscere la conformità tra l'originale della scrittura e la copia fotostatica prodotta in giudizio, pur non implicando necessariamente l'uso di formule sacramentali, va assolto mediante una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9024 del 30 aprile 2005
«Il riconoscimento tacito della scrittura privata ex art. 215 c.p.c., attribuisce alla scrittura prova piena, fino a querela di falso, secondo il disposto dell'art. 2702 c.c., in ordine alla provenienza dal sottoscrittore; l'onere del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 6538 del 18 marzo 2010
«L'obbligazione restitutoria conseguente alla dichiarazione di inefficacia, ai sensi dell'art. 64 della legge fall., di un pagamento eseguito dal fallito nel "periodo sospetto", ha natura di debito di valuta e non di valore, atteso che l'atto posto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3258 del 14 febbraio 2007
«In tema di prove, con riferimento all'interrogatorio formale, la disposizione dell'articolo 232 c.p.c. non ricollega automaticamente alla mancata risposta all'interrogatorio, per quanto ingiustificata, l'effetto della confessione, ma dà solo la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5089 del 29 aprile 1993
«L'ulteriore elemento probatorio non deve peraltro essere ex se suscettivo di fornire piena prova — poiché in tal caso, risultando assolto l'onere della prova, sarebbe superflua la considerazione della mancata risposta all'interrogatorio — ma deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21978 del 22 giugno 2006
«In tema di motivi di ricorso per cassazione, per la deduzione del vizio di motivazione in riguardo ad atti del processo specificamente indicati è onere del ricorrente l'identificazione dell'atto processuale di riferimento, l'individuazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16541 del 28 settembre 2012
«Nella controversia tra l'assicuratore della responsabilità civile derivante dalla circolazione di veicoli ed il terzo danneggiato, l'onere di provare la misura del massimale assicurato grava sul primo; tale prova, tuttavia, può essere data sia...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 21670 del 23 settembre 2013
«La nullità della testimonianza resa da persona incapace, ai sensi dell'art. 246 c.p.c., essendo posta a tutela dell'interesse delle parti, è configurabile come nullità relativa e, in quanto tale, deve essere eccepita subito dopo l'assunzione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18370 del 6 agosto 2010
«Ne consegue che il curatore fallimentare che abbia convenuto in giudizio il creditore ipotecario dell'acquirente del bene alienato dal fallito, non può giovarsi dell'inversione dell'onere della prova ai sensi dell'art. 67 legge fall. ma è tenuto a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1020 del 17 gennaio 2013
«Nell'ipotesi di mancata comparizione in udienza di testimoni ritualmente citati dalla parte interessata, qualora il giudice non abbia esercitato il potere di ordinare una nuova intimazione o di disporne l'accompagnamento coattivo, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25302 del 11 novembre 2013
«L'inosservanza dell'ordine del giudice in ordine al rendimento del conto non comporta, a carico del convenuto, l'inversione dell'onere della prova, che resta pur sempre a carico dell'attore che si assume creditore, potendo al più il giudice, nel...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2659 del 23 aprile 1986
«L'art. 278 c.p.c., il quale consente una pronuncia non definitiva limitata all'an debeatur con rinvio della liquidazione del quantum a successiva fase dello stesso giudizio, sulla sola base dell'istanza della parte interessata e senza necessità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1324 del 13 febbraio 1997
«Nel giudizio di risarcimento del danno, solo in presenza dell'accordo delle parti o, quanto meno, della mancata opposizione del convenuto, il giudice può scindere il giudizio medesimo, che è di norma unitario, e limitare la pronuncia all'an...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23328 del 30 ottobre 2006
«Tuttavia, in tale ipotesi, sulla parte interessata incombe comunque l'onere di indicare specificamente i mezzi di prova dei quali intende avvalersi per la determinazione del quantum dovendosi pervenire, in difetto di tale deduzione, al rigetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14860 del 13 giugno 2013
«La disciplina della contumacia ex art. 290 ss. c.p.c. non attribuisce a questo istituto alcun significato sul piano probatorio, salva previsione espressa, con la conseguenza che si deve escludere non solo che essa sollevi la controparte dall'onere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18609 del 11 maggio 2011
«...in vista del giudizio di riesame, l'accesso alle registrazioni di conversazioni intercettate, e utilizzate per l'emissione di un provvedimento di coercizione personale, ha l'onere di provare l'omesso o ritardato rilascio della documentazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 833 del 16 gennaio 2007
«In tema di impugnazioni, al contumace è riconosciuta la facoltà di interporre gravame avverso la sentenza (che lo abbia visto soccombente) dopo la scadenza del termine annuale dalla sua pubblicazione, a condizione che egli fornisca tanto la prova...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12790 del 23 luglio 2012
«Pertanto, incombe su chi intende eccepire la tardiva riassunzione del processo, per inutile decorso del termine di sei mesi dal passaggio in giudicato della sentenza pregiudicante (oggi ridotto a tre mesi dall'art. 46, comma 12, della legge 18...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8988 del 5 giugno 2003
«In tema di interruzione del processo per morte della parte prima della costituzione ai sensi dell'art. 299 c.p.c., l'onere di provare che la conoscenza dell'evento interruttivo si sia avuta non contestualmente all'evento, ma successivamente, sì da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18962 del 16 settembre 2011
«In tema di ammissibilità di nuovi mezzi di prova in grado d'appello, deve escludersi che dal vigente regime processuale possa ricavarsi un onere della parte, sancito a pena di decadenza, di produrre nel giudizio di primo grado gli eventuali...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6465 del 9 maggio 2001
«Il giudice dell'opposizione allo stato passivo può acquisire il fascicolo fallimentare e da esso eventualmente desumere elementi o argomenti di prova, ma trattasi di facoltà (non sostitutiva dell'onere della prova che incombe alla parte), il cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2934 del 9 marzo 2000
«In tema di riconoscimento della continuazione, l'onere di provare i fatti dai quali dipende l'applicazione dell'istituto è da ritenersi soddisfatto non solo con la produzione della copia della sentenza rilevante ai fini del richiesto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4019 del 3 agosto 1995
«In tema di applicazione della continuazione in executivis, incombe all'interessato indicare i reati ai quali il nesso della continuazione si riferisce, senza che si debba ritenere sussistente a suo carico l'onere di provare l'unitarietà del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 891 del 16 marzo 1994
«Chi chiede l'applicazione della continuazione in sede esecutiva ha l'onere di allegare e specificare gli elementi che provano l'unicità del disegno criminoso.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3600 del 2 novembre 1993
«In tema di riconoscimento della continuazione in sede esecutiva, incombe all'interessato indicare i reati ai quali il nesso della continuazione si riferisce, senza che si debba ritenere sussistente a suo carico l'onere di provare l'unitarietà del...»