-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 23594 del 22 novembre 2010
«L'individuazione del giudice di appello, ai sensi dell'art. 341 c.p.c., attiene ad una competenza territoriale "sui generis", che prescinde dai comuni criteri di collegamento tra una causa e un luogo, né è al riguardo applicabile la norma di cui...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15497 del 2 luglio 2009
«In materia di appello, fra i requisiti dell'atto di impugnazione non è prevista, a differenza di quanto stabilito dall'art. 366, n. 2, c.p.c. per il giudizio di cassazione, l'indicazione della sentenza impugnata, la cui individuazione attiene...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21 del 3 gennaio 2005
«Il requisito della «sommaria esposizione dei fatti» richiesto dall'art. 342 c.p.c. non esige una parte espositiva formalmente autonoma ed unitaria ma, in quanto funzionale alla individuazione delle censure mosse dall'appellante, può ritenersi...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2217 del 1 febbraio 2007
«Il principio della specificità dei motivi di impugnazione - richiesta dagli artt. 342 e 434 c.p.c. per la individuazione dell'oggetto della domanda d'appello e per stabilire l'ambito entro il quale deve essere effettuato il riesame della sentenza...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20261 del 19 settembre 2006
«Il requisito della specificità dei motivi di appello, prescritto dall'art. 342 c.p.c., non può essere definito in via generale ed assoluta, ma dev'essere correlato alla motivazione della sentenza impugnata, nel senso che la manifestazione volitiva...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12984 del 31 maggio 2006
«La specificità dei motivi di appello esige che alle argomentazioni svolte nella sentenza impugnata vengano contrapposte quelle dell'appellante, volte ad incrinare il fondamento logico giuridico delle prime, ragion per cui alla parte volitiva deve...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 26192 del 1 dicembre 2005
«Il requisito della specificità dei motivi di appello non può essere soddisfatto da un mero e generico richiamo agli atti di primo grado, che prescinda dal contenuto argomentativo della sentenza impugnata, essendo necessaria una contrapposizione...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16422 del 20 agosto 2004
«L'indicazione dei motivi di appello richiesta dall'art. 342 c.p.c. e, nel rito del lavoro, dall'art. 434 c.p.c., non esige una parte espositiva formalmente autonoma ed unitaria, ma, in quanto funzionale all'individuazione delle censure mosse...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9244 del 18 aprile 2007
«Nel giudizio di appello - che non è un novum iudicium - la cognizione del giudice resta circoscritta alle questioni dedotte dall'appellante attraverso specifici motivi e tale specificità esige che alle argomentazioni svolte nella sentenza...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11372 del 16 maggio 2006
«Il thema decidendi nel giudizio di secondo grado è delimitato dai motivi di impugnazione, la cui specifica indicazione è richiesta, ex artt. 342 e 434 c.p.c. per l'individuazione dell'oggetto della domanda d'appello e per stabilire l'ambito entro...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10681 del 22 luglio 2002
«Ai fini della individuazione del thema decidendum in appello, sebbene l'art. 342 c.p.c. preveda la devoluzione al giudice d'appello delle sole questioni che siano state fatte oggetto di specifici motivi di gravame, esso si estende ai punti della...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12655 del 28 maggio 2009
«Nella citazione in appello di una persona giuridica, tanto l'inesatta ed incompleta indicazione della sua denominazione, quanto l'errata o l'omessa individuazione del legale rappresentante di essa incidono sulla validità dell'atto soltanto ove le...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4035 del 21 febbraio 2007
«L'erronea indicazione nell'atto di appello della data di nascita della parte appellata non determina la configurazione di un valido motivo di nullità o addirittura di inesistenza dell'atto stesso e della relativa notificazione trattandosi di una...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3248 del 5 marzo 2003
«Nell'ipotesi in cui il giudice dell'impugnazione, interpretata la sentenza impugnata, rigetti il proposto gravame confermando la suddetta sentenza siccome interpretata, nell'individuazione del contenuto precettivo di tale sentenza (anche ai fini...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4366 del 19 aprile 1995
«In tema di ricorso per cassazione, la necessaria anteriorità del conferimento scritto della procura rispetto alla notificazione dell'atto alla parte intimata, qualora risulti omessa l'indicazione della data del rilascio, può anche essere desunta...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7878 del 9 giugno 2000
«L'attività di allegazione non si soddisfa con l'affermazione di un fatto generico, ma comporta l'indicazione di tutti gli elementi atti ad individuare il fatto specifico che si intende allegare, con la conseguenza che deve ritenersi tardiva (e...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24847 del 24 novembre 2011
«L'interpretazione dell'atto di appello non è censurabile per violazione degli artt. 1362 e ss. c.c., non essendo questi ultimi applicabili all'interpretazione della domanda giudiziale, rispetto alla quale non si pone il problema...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10168 del 26 maggio 2004
«La domanda di indennizzo per arricchimento senza causa integra, rispetto a quella di adempimento contrattuale originariamente formulata, una domanda nuova, come tale inammissibile nel giudizio di appello a norma dell'art. 345 c.p.c., in quanto...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9069 del 6 giugno 2003
«Gli effetti di una pronuncia di illegittimità costituzionale, sopravvenuta in corso di causa, non possono essere dedotti per la prima volta con la memoria difensiva per il giudizio di cassazione, depositata ai sensi dell'art. 378 c.p.c., atteso...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2016 del 8 febbraio 2001
«Il principio secondo cui, per il fatto che le decisioni della Corte di Cassazione non possono essere riformate, è inammissibile l'individuazione di un nuovo giudice in sostituzione di quello designato dalla precedente sentenza di annullamento...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6511 del 27 giugno 1990
«La sentenza di cassazione con rinvio è vincolante anche con riguardo all'individuazione delle parti del processo, e, pertanto, rende inammissibile l'atto di riassunzione in sede di rinvio, ove proposto da un soggetto che in base ad essa risulti...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13217 del 22 maggio 2008
«L'accordo tra il lavoratore ed il datore di lavoro, nel quale sia identificata la lite da definire ovvero quella da prevenire (unitamente, in tal caso, all'individuazione dell'interesse del lavoratore ) e che contenga lo scambio tra le parti di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19679 del 10 ottobre 2005
«Con riferimento al rapporto di lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche, l'art. 6 del contratto collettivo nazionale quadro in materia di procedure di conciliazione e arbitrato del 2001 — del quale la Corte può direttamente accertare...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11831 del 6 agosto 2002
«In tema di competenza territoriale per le controversie relative a dipendenti pubblici, il quinto comma dell'art. 413, c.p.c. (introdotto dall'art. 40 del D.L.vo 31 marzo 1998, n. 80), nel prevedere la competenza territoriale del giudice nella cui...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 30 del 3 gennaio 1986
«L'omessa indicazione dell'organo rappresentativo di una società nel ricorso al pretore secondo il rito del lavoro (art. 414 c.p.c.), non è causa di nullità dell'atto a meno che non renda assolutamente dubbia l'individuazione del soggetto evocato...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3126 del 8 febbraio 2011
«Nel rito del lavoro, per aversi nullità del ricorso introduttivo del giudizio di primo grado per mancata determinazione dell'oggetto della domanda o per mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui si fonda la...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25753 del 24 ottobre 2008
«L'onere della determinazione dell'oggetto della domanda, fissato a pena di nullità dall'art. 414, n. 3, c.p.c., deve ritenersi osservato, con riguardo alla richiesta di determinazione della giusta retribuzione, qualora l'attore indichi i relativi...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10759 del 7 giugno 2004
«Nel giudizio del lavoro, l'adempimento da parte del ricorrente — lavoratore dell'onere di individuare con precisione nel ricorso i fatti allegati, necessario al fine di consentire un'efficace contestazione di essi da parte del convenuto — datore...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3480 del 21 luglio 1989
«Nel nuovo rito del lavoro, per aversi nullità del ricorso introduttivo del giudizio di primo grado per mancata determinazione dell'oggetto della domanda o per mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui si fonda...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3105 del 22 maggio 1985
«Nel rito del lavoro, l'onere della determinazione dell'oggetto della domanda, fissato a pena di nullità dell'atto introduttivo dall'art. 414 n. 3 c.p.c., deve ritenersi osservato, con riguardo alla richiesta di pagamento di spettanze retributive,...»