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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2092 del 28 maggio 1996
«In sede di riesame il tribunale è chiamato a decidere non in relazione ad ogni ipotesi di reato formulabile in teoria e contenuta in un qualsiasi atto del pubblico ministero, ma limitatamente alla fattispecie che si sia portata a conoscenza...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5447 del 11 febbraio 2002
«In tema di rogatorie internazionali, è norma di diritto internazionale generalmente riconosciuta quella secondo cui l'esercizio della giurisdizione, in quanto manifestazione della sovranità nazionale, non può varcare i confini territoriali di...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12276 del 30 marzo 2005
«L'omesso avviso del deposito, previsto dall'articolo 366 del c.p.p., riguardante i verbali degli atti compiuti dal pubblico ministero e dalla polizia giudiziaria ai quali il difensore ha diritto di assistere, laddove ravvisabile, costituisce...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2780 del 15 marzo 1996
«La circostanza che secondo la normativa CEE-Aima il diritto al premio spettante agli utilizzatori acquirenti di tabacco direttamente dai produttori, per l'attività di trasformazione del prodotto greggio destinata all'esportazione, maturi quando il...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9464 del 7 settembre 1995
«In tema di esercizio di un diritto, di cui all'art. 51 c.p., nella nozione di diritto scriminante rientra ogni potere giuridico di agire, quale che sia la relativa denominazione adottata; così nella facoltà d'arresto da parte dei privati, di cui...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2761 del 10 ottobre 2000
«L'avviso al difensore per la partecipazione all'udienza di convalida dell'arresto è dovuto a chi riveste la qualità di difensore nel momento in cui l'udienza è stabilita dall'ufficio giudiziario; poiché la convalida dell'arresto o del fermo è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5902 del 15 febbraio 2012
«L'instaurazione del giudizio immediato per reati per i quali l'esercizio dell'azione penale deve avvenire con citazione diretta, precludendo all'imputato il diritto a ricevere la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini ex art. 415 bis...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 1455 del 3 giugno 1995
«Infatti, non sussiste violazione del diritto di difesa in quanto questo è costituzionalmente garantito «in ogni stato e grado del giudizio», per cui il diritto stesso è menomato dall'omessa previsione nel nuovo codice di rito, di un obbligo a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11678 del 27 marzo 2012
«L'assoluta impossibilità a comparire derivante da infermità fisica, quale causa ostativa del giudizio contumaciale, non va intesa in senso esclusivamente meccanicistico, come impedimento materiale che risulti superiore a qualsiasi sforzo umano,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43885 del 25 novembre 2008
«L'assoluta impossibilità a comparire derivante da infermità fisica, come causa ostativa del giudizio contumaciale, non va intesa come impedimento esclusivamente meccanico dell'imputato a fare ingresso nell'aula d'udienza, in quanto la facoltà di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 548 del 21 marzo 1996
«Ne consegue che rientra nei poteri del Gip — una volta esclusa la configurabilità, in fatto o in diritto, di una circostanza aggravante — quello di eliminare ogni riferimento ad essa nell'imputazione, anche per gli evidenti riflessi, se ad effetto...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9213 del 22 ottobre 1996
«Il principio di correlazione tra fatto contestato e fatto ritenuto in sentenza, di cui all'art. 521 c.p.p., finalizzato alla salvaguardia del diritto di difesa, non è violato qualora la sentenza puntualizzi l'imputazione enunciata formalmente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5606 del 12 maggio 2000
«Non è abnorme il provvedimento con il quale il Gup, rilevata una causa di nullità del decreto che dispone il giudizio non ancora notificato (nella specie per mancata fissazione della data di comparizione) proceda alla rinnovazione dell'udienza...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12283 del 30 marzo 2005
«Il giudice dell'udienza preliminare, investito della richiesta del P.M. di rinvio a giudizio dell'imputato, non può emettere sentenza di non doversi procedere per la ritenuta sussistenza di una causa di non punibilità senza la previa fissazione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40049 del 28 ottobre 2008
«È inammissibile, per difetto di interesse concreto, il ricorso immediato per cassazione della parte civile, che sia diretto esclusivamente alla sostituzione della formula «perché il fatto non sussiste » con quella, corretta, «perché il fatto non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5401 del 8 maggio 2000
«Pertanto, l'istanza di ammissione di queste ultime, che non può essere avanzata se non dopo la decisione di disporre d'ufficio l'assunzione di nuovi mezzi di prova una volta esaurita l'attività probatoria già autorizzata, integra a tutti gli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19678 del 28 aprile 2003
«Sono utilizzabili ai fini della decisione, perché non in contrasto con i principi fondamentali e inderogabili dell'ordinamento giuridico italiano, ed in particolare con le garanzie costituzionali del diritto di difesa e del contraddittorio, le...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 3 dicembre 1999
«Poiché la richiesta consensuale di applicazione della pena si traduce in una scelta processuale che implica la rinuncia ad avvalersi della facoltà di contestare l'accusa mediante un atto dispositivo con cui l'interessato abdica all'esercizio del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5403 del 11 maggio 1995
«In tema di giudizio immediato, il dovere di mettere a disposizione del giudice per le indagini preliminari l'intero fascicolo processuale non consente al pubblico ministero selezioni di sorta; ma la tardiva trasmissione della documentazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9721 del 8 ottobre 1992
«L'imputato, già citato a giudizio in stato di libertà e successivamente tratto in arresto e detenuto per altra causa, versa in stato di legittimo impedimento qualora non ne sia stata ordinata la traduzione, per cui non può procedersi in sua...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8842 del 27 settembre 1993
«... Trattasi di un vero e proprio diritto il cui esercizio può essere denegato dal giudice solo quando le prove richieste sono manifestamente superflue o irrilevanti (art. 190, primo comma, c.p.p.) e la cui violazione comporta la nullità della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11264 del 29 settembre 1999
«La rinuncia ad un teste formulata dalla parte che ne aveva richiesto l'ammissione è immediatamente operante, sicché l'unica possibilità di assumere il mezzo istruttorio rinunciato è data dall'esercizio dei poteri officiosi di integrazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 809 del 21 gennaio 1999
«Poiché spetta allo Stato in cui l'estradando è stato sottoposto a processo stabilire, in concreto, le modalità di esercizio del diritto dell'imputato a un'assistenza tecnica, purché esso venga riconosciuto, non può invocarsi, al fine di ottenere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3654 del 10 gennaio 1996
«L'esercizio di facoltà processuali dell'imputato, quali quella di non consentire all'esame (artt. 208 e 503 c.p.p.) o quella di non rilasciare dichiarazioni contro sè stesso, non può essere valutato come parametro ai sensi dell'art. 133 c.p. per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10109 del 10 novembre 1997
«In tema di istruzione dibattimentale, all'ammissione di una prova nuova, ai sensi dell'art. 507 c.p.p., il giudice non può non fare seguire l'ammissione anche delle eventuali prove contrarie, sicché la istanza di ammissione delle eventuali prove...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9003 del 3 ottobre 1997
«In tema di acquisizione e valutazione della prova, la legge 7 agosto 1997 n. 267, modificando gli artt. 513 e 514 c.p.p., ha espressamente sancito, tra l'altro, il divieto di lettura - e, conseguentemente, di allegazione al fascicolo per il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6374 del 2 luglio 1997
«Le norme disciplinanti le nuove contestazioni (artt. 516-522 c.p.p.) hanno lo scopo di assicurare il contraddittorio sul contenuto dell'accusa e, quindi, il pieno esercizio del diritto di difesa dell'imputato. Ne consegue che le dette norme non...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10196 del 4 marzo 2013
«Pertanto, detta rilevanza deve essere accertata alla luce delle finalità della norme di cui agli artt. 516-522 cod. proc. pen., preordinate ad assicurare il contraddittorio ed il pieno esercizio del diritto di difesa; con la conseguenza che la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10820 del 20 marzo 2012
«È ammissibile la richiesta di applicazione della pena, proposta a seguito di modifica dell'imputazione, ex art. 516 cod. proc. pen. - nella specie da tentata estorsione aggravata in esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza alle...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11861 del 18 ottobre 1999
«Il principio di correlazione fra accusa contestata e sentenza risulta violato allorché vi sia una sostanziale immutazione del fatto contestato, tale cioè da pervenire ad una sostituzione dell'oggetto dell'imputazione capace di compromettere...»