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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 36916 del 13 ottobre 2011
«La circostanza attenuante del danno di speciale tenuità non è integrata per il solo fatto della scarsa entità del valore della cosa (nella specie del denaro sottratto nel corso di una rapina), occorrendo far riferimento ad una valutazione il più...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 44639 del 7 dicembre 2005
«Ai fini della configurabilità della circostanza attenuante del danno di speciale tenuità si deve tenere conto, quando oggetto del reato non sia una somma di denaro, del valore oggettivo della cosa e quando si tratti, come nella specie, di furto di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10445 del 21 novembre 1984
«Ai fini della configurabilità dell'attenuante del danno patrimoniale di speciale tenuità, quando non si tratti di denaro, si deve tenere conto del valore economico che la cosa oggetto del danno ha nelle normali contrattazioni commerciali in un...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 51824 del 12 dicembre 2014
«Integra il delitto di intralcio alla giustizia previsto dall'art. 377 cod. pen. in relazione alle ipotesi di cui agli art. 371-bis o 372 cod. pen., secondo la fase procedimentale o processuale in cui viene posta in essere, la condotta di chi offre...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40375 del 23 ottobre 2003
«Il concorso esterno in associazione di tipo mafioso si distingue dal reato di favoreggiamento personale, in quanto l'aiuto non solo è prestato ad uno o più partecipi mentre l'associazione è ancora in atto, ma è rivolto al singolo in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16464 del 14 dicembre 1990
«Tra il favoreggiamento personale e la corruzione propria vi è concorso di reati dato che le fattispecie edittali tutelano beni giuridici diversi. In quella di favoreggiamento l'interesse specifico è costituito dal buon funzionamento dell'attività...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6068 del 10 febbraio 2015
«Integra il delitto di esercizio arbitrario continuato delle proprie ragioni, e non quello di maltrattamenti in famiglia, la condotta intimidatrice reiteratamente posta in essere in danno di familiari conviventi allo scopo di recuperare somme di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25302 del 16 giugno 2015
«Ai fini della configurabilità del delitto di scambio elettorale politico-mafioso, come previsto dall'art. 416 ter c.p. nel testo vigente dopo le modifiche introdotte dalla L. n. 62 del 2014, non è necessario che l'accordo concernente lo scambio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2098 del 6 marzo 1997
«Colui il quale acquista o riceve prodotti con il marchio contraffatto e le detiene per la vendita, risponde in concorso materiale sia del reato di cui all'art. 474 c.p. sia del reato di cui all'art. 648 c.p. Infatti, mentre nel reato di cui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2316 del 15 febbraio 1989
«Le deliberazioni delle giunte municipali debbono indicare la causale che legittima l'erogazione del pubblico denaro, di tal che il falso sulla causa addotta a sostegno della spesa finisce con il permeare tutto il procedimento di formazione della...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7496 del 27 giugno 2000
«In tema di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico, configura il reato di cui all'art. 483 c.p. la falsa denuncia di smarrimento della carta di credito ad organi di polizia. Ciò poiché, a differenza di quanto accade per lo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3236 del 24 marzo 1995
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, ogni accostamento di notizie vere è lecito quando non produce un ulteriore significato che le trascenda e che abbia autonoma attitudine lesiva. Quando l'accorpamento determina un'espansione dei significati,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4235 del 4 febbraio 2011
«Integra il reato di induzione alla prostituzione minorile (art. 600 bis, comma primo, c.p.) qualsiasi condotta idonea ad influire sul processo volitivo della vittima, determinandola a compiere atti sessuali, sia con il reo che con altri, in cambio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21335 del 4 giugno 2010
«Il delitto di sfruttamento della prostituzione minorile (art. 600-bis, comma primo, c.p.), che richiede la consapevole partecipazione, anche occasionale, ai guadagni che il minore si procura con il commercio del proprio corpo, non è un reato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18315 del 14 maggio 2010
«Il reato di induzione alla prostituzione minorile è configurabile anche nel caso in cui il minore sia un soggetto non iniziato né dedito alla vendita del proprio corpo, in quanto è sufficiente che l'agente ponga in essere una condotta idonea a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4967 del 10 febbraio 2011
«È configurabile il tentativo di induzione alla prostituzione (art. 600 bis, c.p.), nella condotta di chi, dopo aver intrattenuto telematicamente plurime conversazioni con soggetti minorenni aventi ad oggetto prestazioni sessuali dietro...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33470 del 5 ottobre 2006
«Il delitto di cui all'art. 600 bis c.p. sussiste anche nel caso il cui l'autore del reato abbia indotto soggetti minorenni ad avere rapporti retribuiti non già con una pluralità indiscriminata di persone, ma solo con l'agente stesso; infatti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7820 del 16 aprile 2015
«In ipotesi di cessione di cambiali in luogo dell'adempimento, la volontà di conferire ai titoli efficacia "pro soluto", con conseguente immediata estinzione dell'obbligazione di pagamento, deve essere espressa in modo univoco ed inequivocabile,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7632 del 12 luglio 1993
«Il pubblico dipendente che abbia già ottenuto il riconoscimento del proprio credito per stipendi ed accessori, quali gli interessi e la rivalutazione monetaria, dal giudice amministrativo, in sede di giurisdizione esclusiva sul rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17301 del 14 novembre 2003
«La proposizione del regolamento preventivo di giurisdizione è preclusa dalla circostanza che il giudice amministrativo abbia dichiarato inammissibile, per difetto di giurisdizione, l'istanza di condanna, in via provvisionale, al pagamento di somme...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2474 del 21 febbraio 2012
«L'avvocato distrattario può richiedere alla parte soccombente solamente l'importo dovuto a titolo di onorario e spese processuali e non anche l'importo dell'Iva che gli sarebbe dovuta, a titolo di rivalsa, dal proprio cliente, abilitato a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18243 del 17 settembre 2015
«Gli interessi sulla somma liquidata a titolo di risarcimento del danno da fatto illecito (nella specie, per irreversibile trasformazione di un'area da parte della P.A.), hanno fondamento e natura diversi da quelli moratori, regolati dall'art. 1224...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25841 del 9 dicembre 2014
«Il creditore ha interesse a proporre azione di condanna al pagamento di una somma di denaro ove non disponga di un titolo esecutivo, senza che rilevi l'atteggiamento - antagonistico o meno - assunto dal debitore. (In applicazione di tale...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19738 del 19 settembre 2014
«Il precetto non è un atto diretto alla instaurazione di un giudizio, né del processo esecutivo, sicché interrompe la prescrizione senza effetti permanenti ed il carattere solo istantaneo dell'efficacia interruttiva sussiste anche nel caso in cui,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27677 del 24 giugno 2013
«Il conflitto positivo di competenza presuppone l'identità ontologica del fatto in ordine al quale si procede in distinte sedi giudiziarie, anche con qualificazioni giuridiche diverse ed è, quindi, escluso ove tra le fattispecie criminose sussista...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4155 del 28 gennaio 2015
«Il decreto di sequestro probatorio delle cose che costituiscono corpo di reato, deve essere sorretto, a pena di nullità, da idonea motivazione in ordine al presupposto della finalità perseguita, in concreto, per l'accertamento dei fatti, a meno...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33229 del 28 luglio 2014
«Ai fini della legittimità del sequestro probatorio non è necessaria la prova del carattere di pertinenza o di corpo di reato delle cose oggetto del vincolo, essendo sufficiente la semplice possibilità, purché non astratta ed avulsa dalle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5967 del 7 febbraio 2014
«È legittimo il sequestro preventivo di un bene gravato da sequestro probatorio, alla condizione che sussista il pericolo concreto ed attuale della cessazione dell'esigenza probatoria, tale da rendere attuale il pericolo che il bene (nella specie...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9284 del 3 marzo 2015
«Il soggetto che richiede la restituzione della cosa sequestrata e non confiscata deve fornire la prova rigorosa della esistenza di un suo diritto legittimo su di essa, non potendosi prescindere, ai fini dell'accoglimento dell'istanza,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15923 del 16 aprile 2015
«Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta di somme di denaro che costituiscono profitto di reato può avere ad oggetto sia la somma fisicamente identificata in quella che è stata acquisita attraverso l'attività criminosa, sia una...»