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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 399 del 6 febbraio 1969
«Il terzo possessore di buona fede di un assegno bancario, pervenutogli a seguito di una serie continua di girate, che giungano sino a lui, è abilitato ad esercitare il diritto incorporato nel titolo ed ad ottenere il pagamento della valuta sino al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5121 del 9 novembre 1978
«Pertanto, l'aggiudicatario, ove tenuto alla restituzione del bene in favore di quel terzo, non può ritenersi necessariamente in buona fede, ai sensi ed agli effetti di cui agli artt. 1147 e ss. c.c., per il solo fatto di aver acquistato in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3922 del 11 settembre 1989
«...l'obbligo di comportarsi secondo buona fede (il cui accertamento costituisce apprezzamento di merito che sfugge al controllo della cassazione) è tenuta nei confronti dell'altra parte al risarcimento del danno nei limiti dell'interesse negativo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2503 del 9 marzo 1991
«In tema di esecuzione del contratto (o del rapporto obbligatorio) la buona fede si atteggia come un impegno od obbligo di solidarietà, che impone a ciascuna parte di tenere quei comportamenti che, a prescindere da specifici obblighi contrattuali e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1730 del 17 febbraio 1995
«Ne deriva che, in relazione allo ius ad rem (pur condizionato al versamento del prezzo), che l'aggiudicato acquista all'esito dell'iter esecutivo, è configurabile un obbligo di diligenza e di buona fede dei soggetti tenuti alla custodia e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9501 del 8 settembre 1995
«...e di buona fede, i quali assurgono a norma integrativa del contratto di lavoro in relazione all'obbligo di solidarietà imposto alle parti contraenti dalla comunione di scopo che entrambe, sia pure in diversa e talora opposta posizione, perseguono.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4040 del 2 maggio 1996
«...direttamente sul patrimonio del fallito in violazione della regola della par condicio, la quale non subisce limitazioni od eccezioni per gli stati soggettivi di buona fede diversi da quelli attinenti alla situazione di dissesto del debitore.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10514 del 22 ottobre 1998
«Gli obblighi di correttezza e buona fede che, nel rapporto di lavoro, hanno la funzione di salvaguardare l'interesse della controparte alla prestazione dovuta e all'utilità che la stessa le assicura, imponendo una serie di comportamenti di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1504 del 12 febbraio 1998
«La cosiddetta accessione invertita contemplata nell'art. 938 c.c. trova applicazione quando l'occupazione in buona fede di porzione del fondo attiguo sia attuata mediante una struttura muraria costituente parte essenziale ed integrante...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5947 del 15 giugno 1999
«...dell'avvenuta cessione, non viola il principio di correttezza e buona fede, non essendo detto debitore obbligato a porre in essere uno specifico comportamento nei confronti del cessionario tale da implicare un aggravamento della sua posizione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2252 del 1 marzo 2000
«...che il creditore debba agevolare l'esecuzione della prestazione del debitore o comunque renderla meno onerosa di quella pattuita, ma lo obbliga soltanto a non renderla più disagevole o gravosa di quanto secondo buona fede possa attendersi.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1496 del 2 febbraio 2001
«...all'equità, non come regola alternativa di giudizio, ma come criterio di interpretazione secondo buona fede e di integrazione della volontà negoziale, tale criterio potendo legittimamente trovare luogo anche in sede di giudizio di diritto.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 206 del 9 gennaio 2001
«Le valutazioni del datore di lavoro concernenti le note di qualifica dei dipendenti non sono insindacabili in giudizio, poiché il datore di lavoro è soggetto ai limiti posti da eventuali criteri obiettivi previsti dal contratto collettivo e agli...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3463 del 9 marzo 2001
«Nell'arbitrato libero o irrituale, traducendosi questo in una regolamentazione negoziale della contesa, in esecuzione di mandato ricevuto, gli arbitri non sono tenuti a prefissare termini alle parti nemmeno per quanto attiene al potere di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11491 del 21 giugno 2004
«...nonostante l'inesistenza dell'ente, per il principio dell'apparenza del diritto, il quale tutela la buona fede dei terzi, coloro che si comportano esteriormente come soci vengono ad assumere in solido obbligazioni come se la società esistesse.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13344 del 19 luglio 2004
«In tal caso, in base al combinato disposto di cui agli artt. 1460, secondo comma, e 1901 c.c., quest'ultimo non può peraltro fare ricorso alla sospensione dell'assicurazione quando tale rimedio, in relazione alle circostanze concrete del caso, si...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23226 del 13 dicembre 2004
«Quando un accordo sindacale di conformazione del potere direttivo del datore di lavoro riservi al potere discrezionale dello stesso la valutazione della professionalità del dipendente secondo specifici criteri, analiticamente catalogati, per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4462 del 4 marzo 2004
«...lavoro stabilisca attraverso un bando di concorso i criteri di selezione, assume l'obbligo di procedere secondo tali criteri e comunque secondo i principi di correttezza e buona fede, che si specificano nei doveri di imparzialità e di trasparenza.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5316 del 16 marzo 2004
«In tema di fideiussione prestata a garanzia di un'apertura di credito in conto corrente, il principio di correttezza e buona fede non impone automaticamente alla banca di recedere dal contratto nei riguardi del debitore principale solo perché si è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2271 del 4 febbraio 2005
«...giudiziaria, e di accertare la verità del fatto pubblicato, restando altrimenti responsabile dei danni derivati dal reato di diffamazione a mezzo stampa, salvo che non provi l'esimente di cui all'art. 59 ultimo comma c.p. e cioè la sua buona fede.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5140 del 9 marzo 2005
«In tema di qualifiche dei prestatori di lavoro e di concorsi interni, la violazione delle regole della correttezza (art. 1175 c.c.) e della buona fede (art. 1375 c.c.) si configura solo nell'ipotesi che vengano lesi diritti soggettivi già...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1213 del 23 gennaio 2006
«...costituisce oggetto di eccezione in senso stretto (in quanto il dedotto comportamento del creditore costituisce un autonomo dovere giuridico, posto a suo carico dalla legge quale espressione dell'obbligo di comportarsi secondo buona fede).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1698 del 26 gennaio 2006
«In applicazione al secondo comma di tale ultima disposizione deve, pertanto, negarsi all'assicuratore la facoltà di rifiutare la garanzia assicurativa ove ciò sia contrario a buona fede, come nel caso in cui l'assicuratore medesimo abbia, sia pure...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 394 del 11 gennaio 2006
«...fideiussoria rimane esclusa ogni qual volta il comportamento della banca beneficiaria della fideiussione non sia improntato, nei confronti del fideiussore, al rispetto dei principi di correttezza e buona fede nell'esecuzione del contratto.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9049 del 19 aprile 2006
«Pertanto, il datore di lavoro è tenuto a comportarsi con correttezza e secondo buona fede, nell'attuazione del concorso, così come nell'adempimento di ogni obbligazione contrattuale, con individuazione della portata dei relativi obblighi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17752 del 30 luglio 2009
«Ai fini della nullità della notifica non basta che il destinatario, il quale sostenga di aver trasferito la residenza in altro comune, produca una certificazione del comune di nuova residenza, dalla quale risulti l'iscrizione nei registri...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13469 del 3 giugno 2010
«...se l'amministrazione contraente, in base ai doveri gravanti su di essa in forza dell'art. 1358 c.c., si sia attivata per ottenere il finaziamento e se le iniziative prese a tal fine corrispondessero ad uno standard esigibile di buona fede.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23296 del 18 novembre 2010
«Costituisce vizio di omessa motivazione della sentenza, denunziabile in sede di legittimità, l'omessa indicazione da parte del giudice degli elementi da cui ha tratto il proprio convincimento senza una approfondita disamina logica e giuridica,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5561 del 8 marzo 2010
«In tema di responsabilità civile della P.A., l'imputazione della responsabilità può discendere dall'adozione e dall'esecuzione di un atto illegittimo in violazione delle regole di imparzialità, correttezza e buona fede, ma non può avvenire sulla...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 13887 del 23 giugno 2011
«...del sinallagma contrattuale che determina uno squilibrio tra le prestazioni delle parti. Inoltre, secondo il principio "inadimplenti non est adimplendum", la sospensione della controprestazione è legittima solo se conforme a lealtà e buona fede.»