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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11089 del 13 agosto 2001
«Nell'interpretazione del contratto l'elemento letterale assume funzione fondamentale, ma la valutazione del complessivo comportamento delle parti non costituisce un canone sussidiario bensì un parametro necessario e indefettibile in quanto le...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5624 del 15 marzo 2005
«...che nel giudizio di cassazione possa procedersi a una diretta valutazione della clausola contrattuale, al fine di escludere la legittimità del ricorso da parte del giudice di merito al canone ermeneutico del comportamento successivo delle parti.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9021 del 3 luglio 2001
«...della concorde volontà delle parti, che sovente non trova piena e chiara corrispondenza nel tenore testuale delle espressioni utilizzate nel documento; mentre preminente rilievo va attribuito al canone interpretativo dettato dall'art. 1363 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6819 del 18 maggio 2001
«Esso rappresenta, difatti, il punto di sutura tra la ricerca della reale volontà delle parti (costituente il primo momento del processo interpretativo, in base alla comune intenzione ed al senso letterale delle parole) ed il persistere di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24458 del 24 novembre 2007
«L'art. 79 della legge 27 luglio 1978, n. 392, il quale sancisce la nullità di ogni pattuizione diretta a limitare la durata legale del contratto di locazione o ad attribuire al locatore un canone maggiore di quello legale, ovvero ad attribuirgli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1194 del 28 marzo 1977
«...in tal caso sostituita di diritto da norme imperative, ma non quando l'intero contratto sia nullo per non essere determinato l'oggetto (nella specie, il canone di una locazione urbana), se la legge non sopperisca al difetto della volontà privata.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3328 del 14 maggio 1983
«...che quest'ultimo, nonostante l'uso della normale diligenza, non sia stato in grado di eseguire tempestivamente le prestazioni dovute per causa a lui non imputabili. (Principio enunciato in tema di inadempimento del pagamento del canone locatizio).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 26234 del 13 dicembre 2007
«...unitamente alla cessione dell'azienda, ma, in compenso, può contare sul protrarsi della responsabilità del cedente per il pagamento del canone, nel caso di inadempimento del cessionario, salvo che egli stesso dichiari espressamente di liberarlo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 471 del 15 gennaio 2003
«In tema di contratto simulato, se il negozio è stato redatto per iscritto, tra le parti trova applicazione la regola generale della limitazione dell'ammissibilità della prova testimoniale; ne consegue che la prova della simulazione, sia essa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6933 del 24 luglio 1997
«Il contratto di locazione per uso abitativo, stipulato per eludere la nullità delle clausole che si pongano in contrasto con le disposizioni della legge sull'equo canone relative alla durata ed al canone (nullità espressamente sancita dall'art. 79...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12988 del 27 maggio 2010
«Il conduttore che deduca la simulazione relativa del contratto di locazione di un immobile ad uso abitativo transitorio, stipulato nella vigenza della legge n. 392 del 1978, al fine di ottenere l'accertamento della destinazione abitativa ordinaria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5371 del 16 maggio 1995
«La nullità delle cause del contratto locativo per uso abitativo in contrasto con le disposizioni della detta legge sull'equo canone relative alla durata ed al canone, essendo espressamente sancita dall'art. 79 della legge in considerazione dello...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13248 del 31 maggio 2010
«Nelle locazioni di immobili ad uso diverso dall'abitazione, alle quali non si applica la disciplina di cui all'art. 55 della legge 27 luglio 1978, n. 392, l'offerta o il pagamento del canone (che, se effettuati dopo l'intimazione di sfratto, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3019 del 2 aprile 1996
«...la Suprema Corte, in applicazione dell'enunciato principio, ha affermato che la locazione ha natura di contratto ad esecuzione continuata, che si concreta nella corresponsione del canone integrata dal godimento del bene protrattosi nel tempo).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10482 del 22 ottobre 1993
«Con riguardo al cosiddetto leasing finanziario, stabilire se il canone dovuto dal detentore del bene costituisca corrispettivo del godimento di questo per una durata prestabilita, di guisa che tale funzione di godimento viene a prevalere su...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8425 del 11 aprile 2006
«In applicazione di tale principio, qualora un conduttore abbia continuato a godere dell'immobile locato, pur in presenza di vizi, non è legittima la sospensione da parte sua del pagamento del canone, perché tale comportamento non sarebbe...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 300 del 15 gennaio 1991
«Il conduttore di immobile destinato ad uso diverso da quello di abitazione, il quale, a seguito della violazione del diritto di prelazione di cui è titolare abbia esercitato il riscatto, è tenuto a corrispondere il canone di locazione al terzo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18194 del 28 agosto 2007
«...il canone deve essere corrisposto da tale momento; tale scopo il pignoramento non può tuttavia adempiere nei confronti del conduttore, i cui canoni siano stati ceduti, non dovendo essere effettuata al conduttore la notificazione del pignoramento.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2622 del 14 aprile 1983
«...non possa essere ritenuta conseguenziale — per non essere il deposito stesso commisurato all'entità del corrispettivo dovuto — alla domanda di quantificazione del canone, resta soggetta alla disciplina ordinaria della competenza per valore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 646 del 26 gennaio 1980
«...dell'art. 4 della L. n. 841 del 1973 (che ha fissato in due mensilità di canone l'importo massimo di esso), la funzione di deposito per una parte della somma versata, il diritto del conduttore alla restituzione sorge dalla data della richiesta.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4496 del 20 ottobre 1977
«Nel caso in cui l'estensione di un fondo rustico concesso in affitto venga a ridursi per parziale destinazione del fondo stesso ad uso non agricolo da parte del concedente, il canone deve considerarsi indeterminato per causa sopravvenuta ed il suo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1941 del 30 maggio 1969
«L'art. 1648 c.c. regola le sole modalità di pagamento del canone, attribuendo in proposito al giudice una facoltà discrezionale, ma non prevede alcuna deroga alla scadenza del pagamento e non influisce, quindi sulla sussistenza dell'inadempimento.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 87 del 15 gennaio 1970
«...accanto al rapporto di vendita, un rapporto accessorio, ma autonomo, che può considerarsi una locazione, qualora risulti conglobato nel prezzo della merce anche il canone di noleggio, e può invece essere un comodato, ove manchi il corrispettivo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6861 del 21 giugno 1993
«...canone, ha la durata prevista dall'art. 1574 c.c., espressamente richiamato dall'art. 1597 dello stesso codice, deve essere determinata in coincidenza con la data della locale scadenza consuetudinaria, ove di essa sia accertata l'esistenza.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3991 del 27 febbraio 2004
«In relazione ai contratti di locazione di immobili urbani, qualora l'immobile locato venga a versare, anche se non per colpa del locatore, in condizioni tali da non consentire il normale godimento del bene in relazione alla sua destinazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16089 del 27 ottobre 2003
«In tema di locazioni abitative, una lettura costituzionalmente orientata della norma di cui all’art. 13 comma primo della legge n. 431 del 1998 porta ad escludere qualsivoglia sanzione di nullità per l’ipotesi di mancata registrazione di un...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8303 del 31 marzo 2008
«...dell'uso pattuito ovvero accollandosi l'onere delle spese necessarie per adeguare l'immobile locato all'uso convenuto, in cambio di un canone inferiore rispetto a quello richiesto in condizioni di perfetta idoneità del bene al predetto uso.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10298 del 7 maggio 2007
«In caso di subentro nel contratto di locazione di immobile adibito ad uso non locativo, conseguente alla cessione d'azienda, al cessionario non è consentito l'esercizio dell'azione di risoluzione ovvero di riduzione del canone, previsti dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3341 del 7 marzo 2001
«...stato in cui risultava al momento della consegna, e non può, pertanto, chiedere la risoluzione del contratto o la riduzione del canone, né il risarcimento del danno o l'esatto adempimento, né avvalersi dell'eccezione di cui all'art. 1460 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7260 del 4 agosto 1994
«In tema di vizi della cosa locata, ove vengano in rilievo alterazioni non attinenti allo stato di conservazione e manutenzione, bensì incidenti sulla composizione, costruzione o funzionalità strutturale della cosa medesima (nella specie,...»