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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 38307 del 19 ottobre 2005
«Le relazioni di servizio possono essere considerate atti irripetibili, ed essere pertanto inserite nel fascicolo per il dibattimento, ai sensi dell'art. 431, comma 1, lett. b), c.p.p., quando contengano la rappresentazione dello stato dei luoghi o...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33785 del 3 settembre 2007
«La deposizione di un ufficiale di polizia giudiziaria sul contenuto di dichiarazioni di testimoni, avvenuta prima dell'entrata in vigore della legge n. 63 del 2001, è legittimamente acquisita al fascicolo del dibattimento ed è pienamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2548 del 17 marzo 1993
«Pertanto, qualora il pretore abbia ammesso il teste, la cui deposizione fosse vietata dall'art. 195, quarto comma, c.p.p. ancora in vigore, è da ritenersi legittima la deposizione medesima se al momento in cui essa è stata assunta il divieto è...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31036 del 18 settembre 2002
«Non è qualificabile come abnorme, e non è pertanto suscettibile di essere direttamente impugnata con ricorso per cassazione, l'ordinanza con cui il tribunale, in sede di convalida dell'arresto, ha ritenuto la nullità della delega conferita dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6989 del 17 giugno 1995
«Ne consegue che l'imputato, assolto perché il fatto non è preveduto dalla legge come reato, ha interesse a procurarsi, a mezzo dell'impugnazione, l'assoluzione con una delle formule che lo preservano dalla conseguenza pregiudizievole extrapenale...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 28 del 9 marzo 2000
«Il delitto di falsità ideologica commessa da privato in atto pubblico (art. 483 c.p.) è configurabile solo nei casi in cui una specifica norma giuridica attribuisca all'atto la funzione di provare i fatti attestati dal privato al pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46509 del 17 dicembre 2008
«Integra il reato di interferenze illecite nella vita privata la condotta di colui che consenta ai giornalisti di introdursi nell'abitazione di un soggetto privato, in assenza di quest'ultimo, e di effettuare riprese fotografiche - successivamente...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4898 del 23 maggio 1997
«All'agente venatorio deve essere riconosciuta la qualità di pubblico ufficiale, pur non essendo qualificabile come agente di polizia giudiziaria. Pertanto, il rifiuto di fornire le proprie generalità a guardia giurata che agisca nell'esercizio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41379 del 28 ottobre 2009
«Non comportano violazione del divieto di testimonianza indiretta, stabilito per gli appartenenti alla polizia giudiziaria dall’art. 195, comma 4, c.p.p., e possono quindi legittimamente esserne utilizzati i risultati, le intercettazioni,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28376 del 12 luglio 2001
«Non vi è ragione di escludere l'utilizzabilità, a fini cautelari, di dichiarazioni eteroaccusatorie ricevute da un ufficiale di polizia giudiziaria e da questi registrate all'insaputa del dichiarante non gravato, all'epoca, da alcun indizio di reità.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7352 del 1 marzo 2006
«Poichè la legge n. 63 del 2001 ha modificato l'art. 195, comma quarto, c.p.p., introducendo non un divieto di utilizzazione, ma uno specifico divieto di acquisizione probatoria, la deposizione di un ufficiale di polizia giudiziaria sul contenuto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42226 del 23 novembre 2005
«In tema di testimonianza indiretta di ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, gli «altri casi» cui si riferisce l'art. 195, comma 4, ultima parte, c.p.p., nei quali non opera il divieto di deporre sul contenuto delle dichiarazioni acquisite da...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5141 del 4 maggio 1994
«Le dichiarazioni indizianti, rese in sede di polizia giudiziaria da persona indagata, utilizzabili nei confronti dei terzi chiamati in correità, anche se rese in assenza del difensore dell'indagato dichiarante, se non sono state verbalizzate dalla...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2799 del 16 marzo 1992
«A seguito della dichiarazione di illegittimità costituzionale dell'art. 195 comma quarto c.p.p., intervenuta nelle more del giudizio di cassazione con sentenza 31 gennaio 1992, n. 24 della Corte costituzionale, va annullata con rinvio la decisione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23423 del 8 giugno 2001
«In tema di reati contro la libertà sessuale le dichiarazioni rese dal minore in sede di incontro videoregistrato presso il servizio psichiatrico alla presenza di un funzionario o agente di polizia giudiziaria possono essere oggetto di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3556 del 27 marzo 1993
«In tema di sequestro probatorio, nel conferire all'autorità giudiziaria la facoltà di delegare un ufficiale di polizia giudiziaria per la esecuzione del sequestro, l'art. 253, comma terzo, c.p.p. non ha inteso stabilire un rapporto fiduciario con...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7488 del 1 luglio 1994
«Infatti l'art. 198, comma 4, c.p.p. 1930 e l'art. 123, comma 2, c.p.p. prevedono la possibilità di presentare l'impugnazione ad ufficiale di polizia giudiziaria (che ne cura l'immediata trasmissione all'autorità competente) unicamente all'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18896 del 13 maggio 2011
«La causa di giustificazione dell'adempimento di un dovere è inapplicabile, anche a seguito dell'entrata in vigore del D.L.vo n. 66 del 2010 (c.d. codice dell'ordinamento militare) che ha abrogato la L. n. 382 del 1978, al militare che adempia ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31408 del 24 luglio 2003
«Il vigile urbano che trovandosi ad espletare un controllo sulla regolarità degli scarichi delle acque reflue, prende notizia di violazioni relative all'attività urbanistico-edilizia, ha l'obbligo di prendere notizia del reato in quanto ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34066 del 11 ottobre 2006
«Integra il reato di rifiuto di atti d'ufficio (art. 328, comma primo, c.p.) il pubblico ufficiale (nella specie agente di polizia giudiziaria) che rifiuti di compiere atti che per ragioni di giustizia devono essere compiuti senza ritardo,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10272 del 13 marzo 2001
«In tema di omessa denuncia di reato da parte del pubblico ufficiale, l'ipotesi prevista dal secondo comma dell'articolo 361 c.p. (l'essere cioè il colpevole un ufficiale o agente di polizia giudiziaria) configura una circostanza aggravante di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23956 del 3 giugno 2013
«Non sussiste alcun rapporto di specialità tra l'art. 361 c.p. e l'art. 27, comma quarto, d.p.r. n. 380 del 2001, trattandosi di norme con ambiti di applicazione differenti, poiché la prima sanziona penalmente qualsiasi pubblico ufficiale che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3100 del 27 marzo 1996
«Commette il reato di sfruttamento ed esercizio della prostituzione, aggravato dalla qualifica di pubblico ufficiale, e non il reato di omessa denuncia ex art. 361 c.p. l'agente della Polizia di Stato che eserciti il meretricio in una casa di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26994 del 20 giugno 2003
«In tema di reato di calunnia, la prospettazione di false accuse in sede di informazioni assunte dal pubblico ministero alla presenza di terzi (appartenenti alla polizia giudiziaria), quando si risolva nella mera reiterazione di precedenti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4062 del 30 marzo 1999
«Il consulente tecnico del pubblico ministero - incaricato del compito di eseguire accertamenti integrativi delle indagini di polizia giudiziaria (nella specie volte al controllo del funzionamento di una clinica privata) -, sia per l'investitura...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 39903 del 2 novembre 2005
«L'invito del Pubblico Ministero a presentarsi per rendere interrogatorio davanti all'ufficiale di polizia giudiziaria, a tal fine delegato, non è atto interruttivo della prescrizione, perché l'elenco degli atti interruttivi ha natura tassativa e...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34450 del 14 agosto 2003
«L'invito di presentarsi rivolto dal P.M. all'indagato per rendere l'interrogatorio ha efficacia interruttiva della prescrizione del reato, anche se all'interrogatorio abbia poi proceduto un ufficiale di Polizia giudiziaria all'uopo delegato dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25446 del 10 giugno 2013
«Non configura il concorso cosiddetto "anomalo" di cui all'art. 116 c.p., ma rientra nella comune disciplina del concorso di persone l'ipotesi in cui vengano commessi reati ulteriori rispetto a quello programmato, sia pure ad esso collegati....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 39337 del 29 settembre 2015
«Integra il reato di rivelazione di segreti di ufficio la divulgazione, da parte di un ufficiale di polizia giudiziaria, del contenuto di una informativa di reato e delle indagini eseguite, essendo irrilevante che gli atti o i fatti segreti siano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12611 del 31 marzo 2010
«Integra il delitto di peculato la condotta dell'ufficiale di polizia giudiziaria che, subito dopo aver rinvenuto della sostanza stupefacente e senza provvedere alla redazione di formale verbale di sequestro, proceda alla sua distruzione mediante...»