-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10688 del 12 dicembre 1996
«...stupefacenti; al contempo ha rilevato che la verificatasi violazione dei diritti della difesa nell'esperimento di tale incombente aveva concretato una nullità che doveva ritenersi sanata in quanto tardivamente eccepita solo nei motivi di appello).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2995 del 26 marzo 1993
«In materia di reati concernenti le sostanze stupefacenti, il fatto di lieve entità di cui all'art. 73, quinto comma, del D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309, non configura un'ipotesi autonoma di reato ma una circostanza attenuante ad effetto speciale,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8015 del 18 febbraio 2003
«...di detenzione nella propria abitazione di sostanze stupefacenti a scopo di spaccio, il tempo decorso tra il rinvenimento della sostanza e l'arresto, impiegato per rintracciare il proprietario, non aveva fatto venir meno l'attualità del reato).»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9284 del 12 agosto 1998
«...sia venuto a conoscenza non a seguito dell'espletamento dell'incarico peritale. (Fattispecie di annullamento con rinvio in tema di prescrizione abusiva di sostanze stupefacenti da parte di medici, con consulenza teorica sui medicinali prescritti).»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 42841 del 17 novembre 2008
«La misura di sicurezza dell'espulsione dello straniero dal territorio dello Stato a pena espiata, prevista in ordine al reato di spaccio di sostanze stupefacenti dall'art. 86, comma primo, D.P.R. n. 309 del 1990, può essere applicata con la...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8246 del 30 agosto 1993
«L'inosservanza, da parte degli ufficiali di polizia giudiziaria addetti alle unità specializzate antidroga, della procedura prevista dall'art. 97, D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 in tema di acquisto simulato di sostanze stupefacenti, può...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9916 del 11 marzo 2010
«...un effettivo pregiudizio ai diritti della difesa. (Nella specie la Corte ha ritenuto non violato il principio "de quo" nel caso di passaggio dalla ipotesi, contestata, di importazione di sostanze stupefacenti a quella, ritenuta, di compravendita).»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3597 del 28 dicembre 1993
«La Suprema Corte, ritenuto inapplicabile il sistema della «conversione» della pena di cui all'art. 735, secondo comma, c.p.p., ha disatteso - in ordine a due episodi di detenzione e importazione di ingenti quantità di sostanze stupefacenti -...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6991 del 23 febbraio 2011
«...di astensione dall'intervento, con l'espletamento di qualsiasi utile accertamento volto a conseguire la corretta conoscenza della legislazione vigente in materia. (Fattispecie in tema di coltivazione per uso personale di sostanze stupefacenti).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4951 del 28 maggio 1997
«In tema di traffico illecito di sostanze stupefacenti, il diniego dell'attenuante del fatto di lieve entità di cui all'art. 73 D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 non è in contraddizione con il riconoscimento dell'attenuante della minima importanza...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10185 del 22 ottobre 1992
«Ai fini dell'applicazione delle sanzioni sostitutive delle pene detentive brevi (artt. 53 e seguenti L. 24 novembre 1981, n. 689), i reati di furto e di spaccio di sostanze stupefacenti sono da considerare della stessa indole.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6389 del 26 giugno 1996
«...con l'inganno altri ad introdurre nello stabilimento carcerario sostanze stupefacenti al fine di farne uso personale, detta finalità dell'autore mediato assuma valore di esclusione della punibilità qualora il giudice ne accerti la sussistenza).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 41306 del 22 novembre 2010
«Ai fini del riconoscimento dell'aggravante della consegna di sostanze stupefacenti a persona minorenne è sufficiente, ai sensi dell'art. 59, comma secondo, c.p., che l'agente abbia ignorato per colpa l'età del soggetto passivo ovvero abbia escluso...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7363 del 14 febbraio 2003
«Affinché si possa ritenere esclusa o diminuita la imputabilità dell'agente, l'intossicazione da sostanze stupefacenti deve essere caratterizzata dalla permanenza e dall'irreversibilità e, cioè, da condizioni psichiche che permangono...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7633 del 24 giugno 1987
«Lo stato di intossicazione acuta da sostanze stupefacenti, al pari dell'ubriachezza accidentale, costituisce una eccezione rispetto a quella volontaria e colposa e, quindi, è assolutamente irrilevante ai fini dell'accertamento dell'imputabilità,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2116 del 1 marzo 1985
«Anche al di fuori dell'ipotesi di intossicazione cronica, l'uso e l'abuso di sostanze stupefacenti (o alcooliche) possono concorrere a determinare una condizione giuridica di minorata o esclusa capacità di intendere e di volere, ma solo quando...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 841 del 23 gennaio 1989
«La linea di demarcazione tra l'intossicazione derivante da un uso abituale di sostanze stupefacenti (art. 94, terzo comma c.p.) e l'intossicazione cronica prevista dall'art. 95 c.p. (che il legislatore considera uno stato patologico assimilato al...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 35872 del 1 ottobre 2007
«...psicopatie che permangono indipendentemente dal rinnovarsi di un'azione strettamente collegata all'assunzione di sostanze stupefacenti, tali da fare apparire indiscutibile che ci si trovi di fronte a una vera e propria malattia psichica.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3191 del 18 marzo 1992
«L'intossicazione da alcool o da sostanze stupefacenti di cui all'art. 95 c.p., in riferimento agli artt. 88 e 89 stesso codice, influisce sulla capacità di intendere e di volere se e in quanto, per il suo carattere ineliminabile e per...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7885 del 16 giugno 1999
«Per escludere (o diminuire) l'imputabilità, l'intossicazione da sostanze stupefacenti non solo deve essere cronica (cioè stabile), ma deve produrre un'alterazione psichica permanente, cioè una patologia a livello cerebrale implicante psicopatie...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15444 del 21 novembre 1990
«In tema di imputabilità, non vi è necessaria coincidenza fra gli stati di tossicodipendenza o di tossicomania e la cronica intossicazione da sostanze stupefacenti di cui all'art. 95 c.p. Quest'ultima ricorre nei soli casi in cui l'abuso di droga...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3073 del 3 marzo 1990
«Non tutti gli stati di tossicomania o di tossicodipendenza inducono un'alterazione mentale o psichica del soggetto che assuma, anche abitualmente, sostanze stupefacenti, ma solo gli stati di intossicazione cronica e gravi i quali, determinando una...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16814 del 30 novembre 1989
«Ai fini dell'imputabilità penale, le intossicazioni esogene — fra cui rientrano quelle da alcool o da sostanze stupefacenti che incidono sul sistema nervoso — possono influire sulla ideazione del fatto criminoso e sulla condotta dell'agente quando...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10218 del 12 luglio 1989
«La cronica intossicazione da sostanze stupefacenti può influire sulla capacità di intendere e di volere, quando, per il suo carattere ineliminabile e per l'impossibilità di guarigione, provochi alterazioni patologiche permanenti, tali da far...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5012 del 23 aprile 1988
«Il codice penale vigente detta una disciplina dell'uso di sostanze stupefacenti distinguendo tre situazioni tra loro diverse: l'intossicazione «acuta» la quale provoca alterazioni transitorie delle facoltà intellettive e volitive dell'agente,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11591 del 29 novembre 1985
«La cronica intossicazione da sostanze stupefacenti condiziona tutto il comportamento del soggetto, incidendo nella sfera neuropsichica e provocando lo sfacelo della personalità, con carattere permanente, proprio di una malattia, così da escludere...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7957 del 24 febbraio 2004
«L'associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti è configurabile anche nel vincolo che accomuna in modo durevole i fornitori di droga ed i venditori che la ricevono per immetterla nel consumo al minuto, sempre che vi...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9774 del 19 settembre 1995
«L'art. 115 del c.p., secondo il quale in caso di accordo per commettere un reato nessuno può essere punito se il reato non è commesso, non trova applicazione nell'ipotesi di accordo per la cessione di sostanze stupefacenti in quanto, tra le...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8755 del 5 settembre 1991
«Qualora la detenzione di sostanze stupefacenti, che può essere anche legittima, diventa ad un certo punto illecita, ciò non comporta che esse diventino res nullius ai fini della configurabilità del delitto di rapina. È a tal fine sufficiente il...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29603 del 25 luglio 2011
«Il delitto di violenza sessuale, aggravato dalla circostanza speciale dell'uso di sostanze alcoliche, narcotiche o stupefacenti gravemente lesive della salute della persona offesa assorbe quello di procurata incapacità mediante somministrazione di...»