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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5281 del 6 dicembre 1977
«In tema di interpretazione del contratto, così come del negozio giuridico in genere, il sindacato della Corte di cassazione può riguardare la delineazione della fattispecie astratta, nonché la riconduzione ad essa della specie in concreto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9021 del 3 luglio 2001
«Nella interpretazione delle clausole dei contratti collettivi, il senso letterale delle parole usate dalle parti sociali, pur costituendo necessario punto di partenza della indagine ermeneutica, non può avere carattere prioritario nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5675 del 26 giugno 1987
«Agli effetti della disposizione dettata dall'art. 1419 c.c. sulla nullità parziale, applicabile anche al contratto collettivo di lavoro, l'accertamento se la parte del contratto inficiata da nullità costituisca una clausola va condotto in termini...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10709 del 11 ottobre 1991
«Il principio dell'apparenza del diritto può invocarsi in tema di rappresentanza solo in presenza di elementi obiettivi atti a giustificare l'opinione del terzo che contratta con il falsus procurator in ordine alla corrispondenza fra la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12980 del 6 settembre 2002
«La prova della simulazione è normalmente desumibile da presunzioni e la scelta di esse, la valutazione ed il giudizio di idoneità dei fatti posti a fondamento dell'argomentazione induttiva, traducendosi in un accertamento relativo a una mera...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5251 del 15 marzo 2004
«In ordine all'applicabilità delle norme sulla garanzia per vizi nella vendita di cose usate, il riferimento al bene (nella specie, un'imbarcazione) come non nuovo comporta che la promessa del venditore è determinata dallo stato del bene stesso...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4838 del 4 agosto 1988
«La figura dell'appalto a forfait, pur presentando analogie con il lavoro subordinato a cottimo, se ne differenzia, perché in esso il corrispettivo, ancorché parametrato all'opera, è in funzione del conseguimento del risultato e non della quantità...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8519 del 5 aprile 2007
«In tema di appalti pubblici, per effetto dell'art. 3 del decreto legge 11 luglio 1992, n. 333, convertito con modificazioni dalla legge 8 agosto 1992, n. 359, che ha generalizzato l'esclusione, già prevista dall'art. 33, comma terzo, della legge...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3999 del 5 aprile 1995
«In tema di responsabilità del conduttore per perdita e deterioramento della cosa locata verificatisi nel tempo in cui lo stesso ha ammesso il terzo al godimento della cosa, l'art. 1588 c.c. va interpretato nel senso che il conduttore non è più...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7597 del 31 marzo 2006
«L'interpretazione delle clausole in ordine alla portata ed all'estensione del rischio assicurato rientra tra i compiti del giudice di merito ed è insindacabile in cassazione se rispettosa dei canoni legali di ermeneutica ed assistita da congrua...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15245 del 29 ottobre 2002
«La quietanza rilasciata dal creditore al debitore ha natura di atto unilaterale recettizio contenente il riconoscimento, da parte del creditore stesso, dell'avvenuto pagamento, con la conseguenza che, di regola, non è legittimo desumere, dal suo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4710 del 29 aprile 1991
«La presunzione di responsabilità contemplata dalla norma dell'art. 2050 c.c. per le attività pericolose può essere vinta solo con una prova particolarmente rigorosa, essendo posto a carico dell'esercente l'attività pericolosa l'onere di dimostrare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21302 del 3 novembre 2005
«L'applicazione spontanea, costante ed uniforme, di molteplici clausole del contratto collettivo da parte dell'imprenditore non iscritto al sindacato stipulante, significa implicita adesione al contratto stesso non nella sua globalità, dovendo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2362 del 7 febbraio 2004
«Con l'adesione al sindacato il lavoratore non attribuisce la piena disponibilità di posizioni individuali alle organizzazioni sindacali, le quali pertanto non possono dismettere diritti già entrati nel patrimonio dei lavoratori, in assenza di uno...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9764 del 5 luglio 2002
«Ove un contratto collettivo aziendale stipulato dal sindacato per la tutela degli interessi collettivi dei lavoratori dell'azienda venga successivamente modificato o integrato da un nuovo accordo aziendale stipulato dallo stesso sindacato, tutti i...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10450 del 8 agosto 2000
«Le valutazioni concernenti le «note di qualifica» con le quali il datore di lavoro (nella specie un istituto di credito) esprime un giudizio sintetico sul rendimento e le capacità professionali del lavoratore — le quali assumono rilevanza esterna...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13935 del 16 giugno 2006
«L'elemento della subordinazione (che si connota, soprattutto, per l'assoggettamento del lavoratore al potere direttivo, disciplinare e di controllo del datore di lavoro), che consente di distinguere il rapporto di lavoro di cui all'art. 2094 c.c....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9263 del 18 aprile 2007
«In caso di ristrutturazioni o riconversioni produttive, si esprime con la massima ampiezza la libertà dell'imprenditore, tutelata dall'art. 41 Cost., che garantisce allo stesso, tra l'altro, un'autonoma scelta sulla collocazione territoriale delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9895 del 6 ottobre 1998
«Dal complesso degli orientamenti giurisprudenziali sui temi del trattamento economico dovuto per il lavoro prestato nel giorno destinato al riposo settimanale e del sindacato del giudice di merito in materia di interpretazione dei contratti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11622 del 2 agosto 2002
«Perché si abbia trasferimento d'impresa, ai fini della direttiva comunitaria 77/187 e succ. mod. come interpretata dalla Corte di Giustizia delle Comunità Europee, l'entità oggetto di trasferimento deve, successivamente al medesimo, conservare la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8017 del 6 aprile 2006
«Per «ramo d'aziende», ai sensi dell'art. 2112 c.c. (così come modificato dalla legge 2 febbraio 2001, n. 18, in applicazione della direttiva CE n. 98/50), come tale suscettibile di autonomo trasferimento riconducibile alla disciplina dettata per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5786 del 11 giugno 1999
«Qualora il datore di lavoro sia soggetto munito di personalità giuridica di diritto privato, la volontà di recedere dal rapporto di lavoro, mediante il licenziamento (atto unilaterale recettizio), deve essere manifestata dalla persona o...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9844 del 6 luglio 2002
«In tema di contratti aventi ad oggetto prestazioni di opera intellettuale invalidi per difetto di iscrizione del professionista all'albo, l'accertamento in ordine alla sussistenza in concreto di un rapporto di prestazione d'opera professionale il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2345 del 1 marzo 1995
«Presupposto essenziale ed imprescindibile dell'esistenza di un rapporto di prestazione d'opera professionale, la cui esecuzione sia dedotta dal professionista come titolo del suo diritto al compenso, è l'avvenuto conferimento del relativo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6834 del 22 luglio 1994
«Con riguardo all'impugnazione della delibera di approvazione del bilancio per sottovalutazione dell'attivo, l'interesse ad agire di un socio (nella specie, di società a responsabilità limitata) può derivare dalla mera possibilità di un danno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23269 del 17 novembre 2005
«Ai sensi dell'art. 2446 c.c., l'assemblea è tenuta a deliberare la riduzione del capitale per perdite in proporzione delle perdite accertate: e ciò sia nel senso che non può ritenersi consentita una riduzione che superi l'ammontare di queste,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5462 del 20 ottobre 1982
«Perché l'uso di fatto di un marchio d'impresa non registrato goda della tutela prevista dagli artt. 2571 c.c. e 9 R.D. 21 giugno 1942, n. 929, nei limiti della sua concreta diffusione, è necessario che il marchio stesso abbia carattere distintivo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38967 del 24 ottobre 2005
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale, in riferimento all'art. 3 Cost., dell'art. 1, comma secondo, D.L.vo n. 61 del 2002, nella parte in cui prevede la procedibilità a querela per i reati di false comunicazioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10702 del 7 luglio 2003
«La data certa di una scrittura privata può desumersi anche indirettamente dal giorno in cui si sia verificato un fatto idoneo a provare l'anteriorità della formazione del documento (art. 2704 c.c.), ed il relativo accertamento costituisce un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5502 del 7 giugno 1994
«Con riguardo all'art. 2704, primo commna, c.c., secondo cui la data certa di una scrittura privata può anche desumersi indirettamente dal giorno in cui si è verificato un fatto che abbia stabilito in modo certo l'anteriorità della formazione del...»