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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1233 del 28 gennaio 2003
«L'azione di arricchimento senza causa costituisce un'azione autonoma rispetto sia all'azione cambiaria, sia all'azione causale esercitata con l'utilizzo della cambiale quale promessa di pagamento, in quanto la prima implica l'allegazione e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16213 del 23 luglio 2007
«In tema di azione revocatoria fallimentare, il requisito temporale del compimento dell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento, previsto dall'art. 67, secondo comma, della legge fall., va accertato, nel caso di pagamento eseguito in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4804 del 6 marzo 2006
«A norma dell'art. 345 c.p.c. non è configurabile come domanda nuova in appello quella con cui non vengano mutati il bene della vita richiesto, ossia il petitum né i fatti posti a base della domanda, ossia la causa petendi ma solo la qualificazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8038 del 6 aprile 2006
«La mera circostanza che il titolo dedotto a prova del credito sia privo di efficacia cambiaria non vale ad escludere che esso possa essere fatto valere come chirografo, contenente una promessa di pagamento riconducibile alla previsione dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5304 del 16 novembre 1978
«...rapporto fondamentale, del quale, ai sensi dell'art. 1988 c.c., non è tenuto a provare l'esistenza. Ne consegue che, anche se l'azione cambiaria sia prescritta, il possessore del chirografo può agire usando il titolo come promessa di pagamento.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46922 del 20 dicembre 2011
«Ai fini della configurabilità del reato di scambio elettorale politico-mafioso, previsto dall'art. 416 ter c.p., l'oggetto materiale della erogazione offerta in cambio della promessa di voti può essere rappresentato non solo dal denaro, ma da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13243 del 11 giugno 2014
«La dichiarazione "provvederò" o altra simile, resa dal trattario di una cambiale tratta non accettata al notaio o al pubblico ufficiale che procede al protesto e che la riproduce nell'atto pubblico di protesto, non ha natura di negozio cambiario...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2813 del 17 marzo 1995
«La semplice promessa di pagamento sotto la pressione del metus publicae potestatis è sufficiente ad integrare gli estremi del reato consumato di concussione, costituendo il pagamento dell'indebito un post factum che serve solo alla realizzazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2985 del 11 dicembre 1993
«Il tempo in cui avviene il pagamento del denaro o la dazione di utilità non ha quindi alcun valore sintomatico; anzi il fatto che l'agente accetti che la concreta realizzazione del suo disegno sia posticipata rispetto al compimento dell'atto,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2265 del 24 febbraio 2000
«...del pubblico ufficiale. Infatti, la costruzione letterale e logica della norma di cui all'art. 317 c.p. prevede l'abuso quale causa efficiente dell'induzione al pagamento, e non come avviene nella corruzione, quale risultato dell'azione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7495 del 15 febbraio 2013
«L'induzione, che costituisce l'elemento oggettivo della fattispecie di cui all'art. 319 quater c.p., così come introdotta dall'art. 1, comma 75, legge 6 novembre 2012, n. 190, sussiste quando, in assenza di qualsivoglia minaccia, vengano...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13048 del 21 marzo 2013
«Il delitto di corruzione può ritenersi consumato quando fra le parti sia stato raggiunto anche solo un accordo di massima sulla ricompensa da versare in cambio dell'atto o del comportamento del pubblico agente, anche se restino da definire ancora...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4300 del 9 maggio 1997
«Secondo quello principale, il reato viene commesso con due attività, l'accettazione della promessa e il ricevimento della utilità e il momento consumativo coincide con il ricevimento della utilità e, allorché vi siano più dazioni di pagamento,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16154 del 8 aprile 2013
«La induzione, richiesta per la realizzazione del delitto previsto dall'art. 319 quater c.p., così come introdotto dall'art. 1, comma 75, della legge n. 190 del 2012, non è diversa, sotto il profilo strutturale, da quella che già integrava una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4287 del 4 febbraio 2004
«Ai fini della concessione dell'attenuante di cui all'art. 62 n. 4 c.p. il momento in cui deve prendersi in considerazione l'entità del danno è quello della consumazione del reato, in quanto il danno non può divenire di speciale tenuità in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7820 del 16 aprile 2015
«In ipotesi di cessione di cambiali in luogo dell'adempimento, la volontà di conferire ai titoli efficacia "pro soluto", con conseguente immediata estinzione dell'obbligazione di pagamento, deve essere espressa in modo univoco ed inequivocabile,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10097 del 19 novembre 1996
«Qualora, dopo il fallimento del promissario acquirente, venga dichiarata la risoluzione di un contratto preliminare di compravendita (nella specie, per inadempimento del promittente venditore all'obbligo di procurarsi la proprietà del bene, per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22012 del 19 ottobre 2007
«La sentenza che, definendo il giudizio di opposizione allo stato passivo, accerti l'inopponibilità del credito, perché basato su scrittura priva di data certa, non esclude la sua efficacia tra le parti, ma soltanto la sua anteriorità al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19803 del 4 ottobre 2016
«La cambiale può essere utilizzata anche come titolo recante una promessa di pagamento riconducibile alla previsione dell'art. 1988 c.c., ed in tal caso è idonea ad integrare la prova scritta del credito derivante dal rapporto sottostante (nella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3 del 8 gennaio 1997
«Il parziale accoglimento dell'impugnazione dell'imputato non elimina la condanna, sicché - pur impedita la sua condanna al pagamento delle spese processuali - è consentita la condanna dello stesso alla rifusione delle spese sostenute dalla parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20899 del 22 agosto 2018
«La rinuncia al vantaggio della dispensa dall'onere della prova del rapporto fondamentale, derivante dall'effetto di astrazione processuale prodotto dalla promessa di pagamento ai sensi dell'art. 1988 c.c., può essere anche implicita, ma richiede...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 8879 del 28 agosto 1990
«Tale principio si applica anche alle cambiali, sia quando sono prodotte come prova di una promessa di pagamento a persona determinata, con l'azione causale promossa contro qualunque obbligato cambiario, stante il carattere recettizio di tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8515 del 28 maggio 2003
«La promessa di pagamento cosiddetta titolata, cioè facente riferimento al rapporto fondamentale, quale è quella che abbia per oggetto il pagamento del «saldo prezzo» di vendita di un immobile e contenga il riferimento al contratto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12872 del 10 giugno 2011
«La disposizione dettata dall'art. 1469 bis, terzo comma, numero 19, c.c. - applicabile nella specie "ratione temporis" - si interpreta nel senso che il legislatore, nelle controversie tra consumatore e professionista, ha stabilito la competenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15688 del 21 giugno 2013
«Né l'assegno può comunque valere come promessa di pagamento, ai sensi dell'art. 1988 c.c., atteso che l'inversione dell'onere della prova, prevista da tale disposizione, opera solo nei confronti del soggetto a cui la promessa sia stata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21098 del 16 settembre 2013
«La promessa di pagamento ha il solo effetto di sollevare il promissario dall'onere di provare l'esistenza del rapporto fondamentale, che si presume fino a prova contraria e deve essere, oltre che esistente, valido. Ne consegue che essa è priva di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10633 del 15 maggio 2014
«La dichiarazione unilaterale scritta con cui un soggetto si impegna a trasferire ad altri la proprietà di uno o più beni immobili in esecuzione di un precedente accordo fiduciario non costituisce semplice promessa di pagamento ma autonoma fonte di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17193 del 29 luglio 2014
«Nel caso di assegno con clausola di intrasferibilità, e girato in bianco, il giratario può far valere la girata come promessa di pagamento ex art. 1988 cod. civ., ove provi che il girante abbia inteso trasmettergli i diritti provenienti dal titolo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22186 del 20 ottobre 2014
«La firma apposta dall'avallante ad una cambiale dà luogo esclusivamente ad una obbligazione cartolare, in quanto la promessa di pagamento insita nella sottoscrizione della cambiale sussiste esclusivamente nei rapporti tra emittente e prenditore o...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2822 del 3 marzo 1988
«In tema di sequestro di persona a scopo di estorsione, la liberazione del sequestrato, cui venga richiesto il successivo pagamento del prezzo del riscatto, esclude l'applicabilità della attenuante di cui al quarto comma dell'art. 630 c.p., in...»