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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9047 del 15 giugno 1999
«In tema di giudizio di appello, le dichiarazioni rese, in fase di indagini preliminari (e raccolte anche, eventualmente, mediante rogatoria all'estero) da coimputati o imputati di reato connesso ed inserite nel fascicolo del dibattimento nel...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 31600 del 23 settembre 2002
«Con la dizione perizia sullo stato di mente dell'imputato deve intendersi non soltanto la perizia finalizzata a verificare l'imputabilità di un soggetto, ma anche quella volta ad accertare la capacità di questi a partecipare coscientemente al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3886 del 24 aprile 1997
«In tema di accertamenti sulla capacità dell'imputato, il giudice non è tenuto necessariamente a disporre perizia, in quanto, come risulta dalla locuzione - se occorre - contenuta nell'art. 70, primo comma, c.p.p., l'espletamento di tale attività...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8302 del 24 luglio 1995
«L'art. 72 c.p.p. dispone che le verifiche periodiche sullo stato di mente dell'imputato, già ritenuto processualmente incapace, siano eseguite mediante «ulteriori accertamenti peritali». Coordinando tale locuzione con il tenore dei precedenti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11441 del 7 ottobre 1999
«Gli avvocati dello Stato, per compiere gli atti del loro ministero, non hanno bisogno di una procura dell'amministrazione che essi rappresentano, essendo sufficiente che «consti della loro qualità». Invero, il mandato che è loro conferito dalla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 49456 del 2 marzo 2004
«Ai sensi dell'art. 86, comma 2, c.p.p. per prove pregiudizievoli alla difesa del responsabile civile, in relazione a quanto previsto dagli artt. 651 e 654 c.p.p., debbono intendersi tutte quelle, rilevanti ai fini dell'affermazione della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15157 del 14 aprile 2011
«Il diritto della persona in stato di custodia cautelare di conferire con il difensore ex art. 104 c.p.p. non si estende ai colloqui con il consulente tecnico.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1472 del 4 febbraio 1999
«Il difensore che assuma formalmente l'incarico a favore di un assistito, ma in realtà su impulso e mandato sostanziale di altri soggetti, che provvedono materialmente al compenso, al solo scopo di venire a conoscenza delle dichiarazioni del suo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21047 del 5 maggio 2004
«Nel giudizio di cassazione, è onere della parte che intende produrre atti in lingua straniera procedere con perizia giurata alla loro traduzione — ovvero ottenere il testo in lingua italiana dei provvedimenti provenienti da pubbliche autorità...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10918 del 12 novembre 1992
«I pareri espressi dai consulenti di parte a mezzo di memoria scritta presentata a norma degli artt. 233 e 121 c.p., possono essere letti in udienza e possono essere utilizzati ai fini della decisione anche in mancanza del previo esame del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14738 del 18 aprile 2002
«È legittima la motivazione per relationem anche quando ad essere richiamata sia la richiesta, non del pubblico ministero, ma di un'altra parte, purché, i fatti cui si fa riferimento siano conosciuti o conoscibili dall'interessato, in modo che egli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2443 del 24 settembre 1996
«Il decreto del tribunale che disponga l'accompagnamento coattivo dell'imputato per essere sottoposto a perizia psichiatrica in dibattimento incide sulla libertà personale; ne consegue che avverso tale provvedimento, non essendo previsto alcun...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11914 del 12 dicembre 1992
«La trascrizione delle registrazioni, non soltanto non costituisce mezzo di prova, ma non può neppure identificarsi come una tipica attività di documentazione, fornita di una propria autonomia conoscitiva, rappresentando esclusivamente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 825 del 27 gennaio 1996
«La nullità conseguente alla mancata traduzione, nella lingua dell'imputato, dell'avviso di fissazione dell'udienza preliminare, in quanto non rientrante tra quelle specificamente previste dagli artt. 178 e 179 c.p.p., ha carattere relativo e resta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24077 del 13 giugno 2001
«In tema di perizia, costituisce nullità relativa la violazione delle disposizioni circa l'incompatibilità del perito nominato dal giudice, così che le relative questioni non possono essere avanzate oltre i termini fissati dall'art. 182, comma 2,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10819 del 22 ottobre 1994
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 577 c.p. nella parte in cui, punendo con la pena dell'ergastolo ipotesi meno gravi di quelle originariamente punite con la pena di morte dall'art. 576 stesso codice —...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6945 del 28 giugno 1991
«In tema di istruzione dibattimentale, allorché, su richiesta di parte o d'ufficio, il giudice dispone una perizia, deve ritenersi consentita al perito la presentazione di una relazione scritta, prevista in linea generale dall'art. 227 c.p.p. e non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2087 del 10 gennaio 2012
«In tema di perizia o di accertamenti tecnici irripetibili, il prelievo del DNA della persona indagata, attraverso il sequestro di oggetti contenenti residui organici alla stessa attribuibili, non é qualificabile quale atto invasivo o costrittivo,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12081 del 23 novembre 2000
«Il prossimo congiunto dell'imputato ha sempre la possibilità di avvalersi della facoltà di non deporre prevista dall'art. 199 c.p.p., nulla rilevando che in precedenza egli vi abbia rinunciato. Detta possibilità sussiste quindi anche nel caso in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40611 del 17 ottobre 2012
«Nel valutare i risultati di una perizia o di una consulenza tecnica, il giudice deve verificare la validità scientifica dei criteri e dei metodi di indagine utilizzati, allorché essi si presentino come nuovi e sperimentali e perciò non sottoposti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2959 del 5 marzo 1999
«La richiesta di ritrascrizione delle intercettazioni ambientali, prospettando un problema di reiterazione del mezzo istruttorio, solleva una questione di merito, la cui valutazione compete esclusivamente al giudice territoriale e non può essere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2751 del 11 agosto 1997
«Il giudice, nel valutare i risultati di una perizia o di una consulenza tecnica, ha l'onere di verificare la validità scientifica dei criteri e dei metodi di indagine utilizzati allorché essi si presentino come nuovi e sperimentali, e perciò non...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1379 del 7 giugno 1996
«Qualora il giudice, non ritenendo di accogliere in base agli atti la richiesta di revoca o di sostituzione della misura della custodia cautelare in carcere, fondata sull'incompatibilità delle condizioni di salute dell'indagato con lo stato di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3412 del 5 aprile 1996
«L'art. 221, comma 1, c.p.p. si limita a dettare la disciplina sulla «nomina del perito», senza minimamente prevedere limitazione alcuna al potere del giudice di disporre, nel caso lo ritenga necessario, una nuova perizia. L'ultima parte del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1856 del 2 maggio 1995
«La perizia, acquisita in un processo ancora in corso, non può essere considerata «prova» ma solamente «mezzo di prova» soggetto a valutazione per divenire tale: conseguentemente essa non può, allo stato, essere utilizzata, in conformità al dettato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11564 del 4 dicembre 1992
«Ai fini dell'accertamento della esatta natura di una sostanza ritenuta stupefacente, non è necessario l'espletamento della perizia: la necessità non deriva né dalla legge né dalla esperienza, ben potendosi pervenire a tale accertamento, anche, per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3392 del 29 ottobre 1992
«L'ordinamento processuale non prevede alcun dovere di procedere a perizia o ad accertamento tecnico per stabilire la qualità e quantità del principio attivo di una sostanza drogante. Infatti, da un lato, il giudice può attingere tale conoscenza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8416 del 3 settembre 1993
«Nel valutare i risultati di una perizia, il giudice deve verificare la stessa validità scientifica dei criteri e dei metodi di indagine utilizzati dal perito, allorché essi si presentino come nuovi e sperimentali e perciò non sottoposti al vaglio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10363 del 1 settembre 1999
«In tema di falsità, allo scopo di accertare la sussistenza dell'elemento oggettivo, non può ritenersi sempre indispensabile l'espletamento della perizia grafica, la quale, per altro, ha valore solo di indizio. Invero, per il principio della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8076 del 24 maggio 2000
«Allorché le conclusioni degli esperti che hanno ricevuto incarico di eseguire perizia psichiatrica sull'imputato (nella specie, in differenti gradi del giudizio) siano insanabilmente divergenti, il controllo di legittimità sulla motivazione del...»