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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4022 del 5 dicembre 1975
«Poiché la denuncia di nuova opera può essere proposta sia con riferimento ad opere illegittime, sia con riferimento ad opere che, pur essendo in sé legittime, cioè attualmente non lesive, siano suscettibili di essere ritenute come fonte di futuro...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3436 del 11 febbraio 2011
«Il provvedimento cautelare (nella specie, denuncia di nuova opera) chiesto in corso di causa dà vita ad un subprocedimento incidentale, come tale privo di autonomia rispetto alla causa di merito. Ne consegue che la regolamentazione delle spese...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10282 del 28 maggio 2004
«Nel procedimento di denuncia di nuova opera e di danno temuto, la fase cautelare e quella, successiva, di merito, sono, tra loro, del tutto autonome, sicché le valutazioni correttamente compiute in sede di convalida della misura cautelare non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12511 del 15 ottobre 2001
«...dall'inizio dell'opera ed incompletezza della stessa) e la concessione della misura richiesta (pericolo di danno) ed è tenuto solo a dimostrare la sussistenza della denunziata lesione alla situazione di fatto od al diritto fatti valere.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4867 del 3 aprile 2001
«In tema di denuncia di nuova opera e di danno temuto, il difetto dei requisiti della mancata ultimazione dell'opera e del mancato decorso di un anno dall'inizio dei lavori osta all'adozione di provvedimenti provvisori e urgenti, nella fase...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2897 del 25 marzo 1987
«Il criterio discretivo tra denuncia di nuova opera e denuncia di danno temuto risiede soltanto nel diverso modo in cui l'attività umana ha determinato l'insorgere del pericolo e nella conseguente diversità del rimedio da adottare. La prima,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1428 del 23 marzo 1978
«Le azioni di spoglio e di denuncia di nuova opera possono essere cumulate per ottenere dal giudice l'ordine di ripristino dello stato dei luoghi con demolizione e rimozione dei manufatti contestati, provvedimento che, a un tempo, reintegra nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4137 del 16 giugno 1983
«Nel procedimento di denuncia di nuova opera, la legittimazione passiva, nella prima fase (a cognizione sommaria) - intesa ad ottenere un provvedimento che assicuri la conservazione della situazione materiale dedotta in causa, con l'inibizione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 848 del 31 gennaio 1983
«Ai sensi dell'art. 1171 c.c., la denunzia di nuova opera compete al proprietario o al titolare di ogni altro diritto reale di godimento o al possessore, ma non già anche a chi sia soltanto, in virtù di un rapporto di locazione, conduttore e quindi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4497 del 9 ottobre 1978
«Al fine dell'esperimento della denuncia di nuova opera, ai sensi e nei casi di cui all'art. 1171 c.c., il proprietario del fondo nel quale l'opera sia stata intrapresa, ancorché non possessore, deve presumersi autore della medesima, fino a che non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2546 del 22 giugno 1978
«Nel caso di denuncia di nuova opera proposta da un mero detentore a tutela del possesso di un immobile, la carenza di legittimazione ex art. 1171 c.c. di tale soggetto, mentre deve portare alla negazione della richiesta misura cautelare e,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2175 del 19 luglio 1974
«Nella fase di merito del giudizio di denuncia di nuova opera il giudice ordinario può condannare il privato concessionario della costruzione di una ferrovia all'adempimento degli obblighi di ripristinare le comunicazioni e gli scali rimasti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1778 del 29 gennaio 2007
«In tema di azioni di nunciazione, la denunzia di danno temuto non presuppone l'esclusiva altruità della cosa da cui deriva il pericolo, giacché diversamente da quanto dall'art. 1171 c.c. previsto con il fare riferimento all'opera da «altri»...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1237 del 9 marzo 1989
«Poiché l'azione di danno temuto (art. 1772 c.c.) postula un rapporto tra cosa e cosa da cui possa derivare danno, mentre quella di denunzia di nuova opera (art. 1171 c.c.) presuppone una attività posta in essere sulla cosa propria o altrui, deve...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2803 del 5 aprile 1990
«...previo l'accertamento, ad opera del giudice, della gravità dell'inadempimento; con la conseguenza che ove una delle due domande sia proposta per la prima volta in grado d'appello, essa deve considerarsi nuova, ai fini di cui all'art. 345, c.p.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13399 del 22 giugno 2005
«Il contratto misto, costituito da elementi di tipi contrattuali diversi, non solo è unico, ma ha causa unica ed inscindibile, nella quale si combinano gli elementi dei diversi tipi che lo costituiscono; il contratto deve essere assoggettato alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14478 del 19 giugno 2009
«In tema di lavoro pubblico privatizzato, ove la P.A. abbia manifestato la volontà di provvedere alla copertura di posti di una determinata qualifica attraverso il sistema del concorso interno ed abbia, a questo fine, pubblicato un bando che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16501 del 21 agosto 2004
«Ove il datore di lavoro per la copertura di posti di una determinata qualifica abbia manifestato la volontà di procedere mediante un concorso interno ed abbia, a tal fine, pubblicato un bando contenente tutti gli elementi essenziali (numero dei...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1689 del 26 gennaio 2006
«Relativamente ad un rapporto contrattuale di durata, l'intervento nel corso di essa, di una nuova disposizione di legge diretta a porre, rispetto al possibile contenuto del regolamento contrattuale, una nuova norma imperativa condizionante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7279 del 29 marzo 2006
«...operare il distacco, in base agli elementi contenuti nel contratto non risultava in alcun modo specificata la ubicazione e la forma della superficie venduta all'interno della più ampia superficie, con la conseguente impossibilità di individuarla).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6588 del 8 novembre 1983
«Il requisito della determinabilità dell'oggetto in un contratto preliminare o definitivo di compravendita di un terreno da staccarsi da una maggiore estensione, qualora si accerti che questa è considerata dalle parti, come genus, sussiste quando,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 756 del 6 febbraio 1986
«La denominazione che le parti danno ad un istituto contrattuale in tanto assume rilevanza nel procedimento di ermeneutica del negozio giuridico in quanto essa corrisponda al significato giuridico della pattuizione che le parti intendono esprimere,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15482 del 16 ottobre 2003
«In relazione a una pluralità di rapporti contrattuali tra loro collegati per la realizzazione di un'unica operazione economica - nella specie, la regolamentazione della concorrenza attraverso la creazione di una nuova società rispetto a quella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 167 del 5 gennaio 2005
«...ordinaria di risoluzione per inadempimento per colpa ex art. 1453 c.c., la quale tende invece ad una pronuncia costitutiva diretta a sciogliere il vincolo contrattuale, previo accertamento ad opera del giudice della gravità dell'inadempimento.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19812 del 4 ottobre 2004
«La garanzia, prevista dall'art. 1489 c.c., per gli oneri reali o personali gravanti sulla cosa venduta, è in via analogica applicabile anche al contratto preliminare di compravendita.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3727 del 15 novembre 1969
«...situazione di fatto, una maggiore tutela agli interessi in conflitto ed in particolare di dare al riportatore la possibilità di accertare che il riportato dispone effettivamente dei titoli dati a riporto onde evitare operazioni «allo scoperto».»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1320 del 30 gennaio 2001
«L'impegno dell'appaltatore di eliminare i vizi dell'opera oggetto del contratto di appalto comporta l'assunzione di una nuova obbligazione, sempre di garanzia, diversa ed autonoma rispetto a quella originaria, svincolata dai termini di decadenza e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14598 del 9 novembre 2000
«L'appaltatore, essendo tenuto alla realizzazione di un'opera tecnicamente idonea a soddisfare le esigenze del committente risultanti dal contratto, ha il conseguente dovere di rendere edotto il committente medesimo di eventuali obiettive...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2562 del 2 febbraio 2009
«In materia di contratto di appalto, in presenza di vizi e difformità, i termini di prescrizione e di decadenza previsti dall'art. 1667 c.c. assumono rilevanza ai fini delle azioni previste dal primo comma dell'art. 1668 c.c.; viceversa, nel caso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24948 del 29 novembre 2007
«In tema di appalto, il committente che, per difetti dell'opera, abbia esperito azione di risoluzione del contratto per inadempimento dell'appaltatore, può successivamente, sia in primo grado che in appello, modificare la domanda in quella di...»