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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5857 del 6 novembre 1981
«...di accertamento ove sia sottoscritta da un soggetto e caratterizzata dalla volizione di costui di conferire certezza ad un preesistente rapporto giuridico, precisandone in modo definitivo e vincolante, l'assenza, il contenuto e gli effetti.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8024 del 2 aprile 2009
«Il negozio fiduciario rientra nella categoria più generale dei negozi indiretti, caratterizzati dal fatto di realizzare un determinato effetto giuridico non in via diretta, ma in via indiretta: il negozio, che è realmente voluto dalle parti, viene...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 982 del 28 gennaio 2002
«La sola mancanza del corrispettivo in favore dell'obbligato non comporta la mancanza di causa del contratto atipico allorquando esso sia assimilabile ad un tipo nominato dal codice per il quale sia prevista la gratuità, sempre che l'atto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7844 del 15 luglio 1993
«La causa o ragione del negozio si identifica con la funzione economico-sociale dell'atto di autonomia privata nella sintesi dei suoi elementi essenziali e l'accertamento da parte del giudice di merito degli elementi costitutivi del negozio...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3401 del 2 agosto 1977
«La causa di un negozio giuridico non deve necessariamente risultare da forma solenne, ma può validamente venir individuata mediante interpretazione, per via induttiva o deduttiva, del negozio stesso, senza, però, potersi portare l'indagine su...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14629 del 21 novembre 2001
«In tema di negozio giuridico, la fattispecie della cosiddetta «presupposizione» (o condizione non espressa) è legittimamente configurabile tutte le volte in cui, dal contenuto del contratto, risulti che le parti abbiano inteso concluderlo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1738 del 17 maggio 1976
«...il mezzo giuridico scelto dall'amministrazione stessa col porre la sua attività sul piano dell'autonomia privata, e le consentirebbe un possibile ingiusto approfittamento di circostanze alteranti il programmato equilibrio del contratto.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15142 del 10 ottobre 2003
«Il patto di opzione è un negozio giuridico bilaterale che dà luogo ad una proposta irrevocabile cui corrisponde la facoltà di una delle parti di accettarla, configurando uno degli elementi di una fattispecie a formazione successiva, costituita...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17737 del 12 dicembre 2002
«Nel patto di opzione è negozio giuridico bilaterale che obbliga entrambe le parti, sicché qualsiasi modifica concernente il contenuto del medesimo — come il termine entro il quale l'oblato può accettare la proposta, elemento costitutivo essenziale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2017 del 25 febbraio 1998
«L'istituto dell'opzione di cui all'art. 1331 si inserisce nell'ambito di una più complessa fattispecie a formazione progressiva, costituita inizialmente da un accordo avente ad oggetto la irrevocabilità della proposta del promittente, e,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 758 del 16 gennaio 2006
«Il licenziamento disciplinare, nel regime giuridico contrattuale dei rapporti di lavoro dei dipendenti regionali dettato dall’art. 38 legge reg. Friuli Venezia Giulia n. 18 del 1996 è negozio giuridico di diritto privato regolato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16501 del 21 agosto 2004
«Ove il datore di lavoro per la copertura di posti di una determinata qualifica abbia manifestato la volontà di procedere mediante un concorso interno ed abbia, a tal fine, pubblicato un bando contenente tutti gli elementi essenziali (numero dei...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 20398 del 21 ottobre 2005
«...in via incidentale questioni devolute ad altra giurisdizione (quali la nullità di un negozio giuridico), indipendentemente da un'espressa domanda di parte, ha natura meramente esplicativa di una regola generale già esistente nell'ordinamento.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7279 del 29 marzo 2006
«La vendita di cose generiche, appartenenti ad un genus limitandum è ammissibile, in virtù del principio di conservazione del negozio giuridico sancito dall'articolo 1367 c.c., anche rispetto agli immobili, relativamente al genus limitatum...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10163 del 9 maggio 2011
«Il negozio fiduciario rientra nella categoria più generale dei negozi indiretti, caratterizzati dal fatto di realizzare un determinato effetto giuridico non in via diretta, bensì indiretta. Pertanto, poiché l'intestazione fiduciaria di un bene...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3463 del 15 ottobre 1976
«Le limitazioni stabilite dalla legge in tema di prova dell'esistenza di un negozio giuridico, per il quale è richiesta la forma scritta non operano quando il negozio sia dedotto da un terzo come semplice fatto storico influente sulla decisione....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11840 del 6 novembre 1991
«Nel caso in cui l'attore, dopo aver domandato con l'atto introduttivo del giudizio una sentenza costitutiva ai sensi dell'art. 2932 c.c. sulla base di un contratto da lui qualificato come preliminare di vendita immobiliare, formuli nelle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2863 del 9 febbraio 2006
«...inerzia; infatti, la stessa trovando fonte nell'ordinamento giuridico esula dall'autonomia negoziale nel senso che il suo mancato definitivo avveramento rende irrimediabilmente inefficace il contratto indipendentemente dalla volontà delle parti.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3559 del 5 agosto 1977
«...di esso (condizione risolutiva), la condizione impropria ( condicio juris ) consiste in un requisito essenziale o in un presupposto logico di un negozio giuridico, senza il quale questo non esiste, ovvero in un requisito per la sua efficacia.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4124 del 22 marzo 2001
«...precisa collocazione cronologica, purché risulti connesso ad un fatto che si verificherà certamente e, come tale, può riguardare sia l'efficacia iniziale che quella finale di un negozio giuridico o di un'obbligazione o di un credito di una parte.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8009 del 8 agosto 1990
«Il principio per cui la condizione volontaria unilaterale, quale elemento accidentale del negozio giuridico finalizzato a tutela dell'interesse di una sola parte, può essere oggetto di rinuncia, espressa o tacita, ad opera di quest'ultima, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8051 del 8 agosto 1990
«Per quanto la condizione costituisca di regola un elemento accidentale del negozio giuridico, come tale distinto dagli elementi essenziali astrattamente previsti per ciascun contratto tipico dalle rispettive norme, tuttavia, in forza del principio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1181 del 16 febbraio 1983
«...tecnico, dato che questa costituisce uri elemento accidentale estraneo alla struttura tipica del negozio, mentre le prestazioni reciproche attengono all'esistenza stessa del negozio, in quanto ne costituiscono la causa in senso tecnico-giuridico.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5360 del 5 novembre 1985
«...sospensiva ovvero risolutiva — una situazione, nell'ambito del rapporto giuridico condizionato, sfavorevole allo stesso soggetto sicché si debba in concreto ritenere che egli avesse un interesse contrario all'avveramento della condizione.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 756 del 6 febbraio 1986
«La denominazione che le parti danno ad un istituto contrattuale in tanto assume rilevanza nel procedimento di ermeneutica del negozio giuridico in quanto essa corrisponda al significato giuridico della pattuizione che le parti intendono esprimere,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5281 del 6 dicembre 1977
«In tema di interpretazione del contratto, così come del negozio giuridico in genere, il sindacato della Corte di cassazione può riguardare la delineazione della fattispecie astratta, nonché la riconduzione ad essa della specie in concreto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1877 del 21 febbraio 1995
«In base ai principi che regolano la successione delle leggi nel tempo, l'illiceità (e la conseguente invalidità) del contratto deve essere riferita alle norme in vigore nel momento della sua conclusione e, pertanto, il negozio giuridico nullo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5862 del 4 luglio 1987
«Per escludere detta nullità non è invocabile il principio della conservazione del negozio giuridico, di cui all'art. 1367 c.c., al fine di circoscrivere il patto societario nei limiti del novennio per cui non è necessaria la forma scritta, in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2130 del 27 maggio 1975
«...— il valore di rinunzia invece che di semplice proposta, poiché le proposte contrattuali non sono, di per sé, prive di qualsiasi effetto giuridico, potendo comportare a carico dei loro autori, quanto meno una responsabilità precontrattuale.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 267 del 28 gennaio 1976
«L'atto con il quale si esercita il diritto potestativo di recesso di cui all'art. 1373 c.c. integra un negozio giuridico unilaterale recettizio che deve sottostare alle medesime garanzie di forma prescritta per la costituzione del rapporto...»