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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8411 del 17 luglio 1998
«Ai fini dell'applicazione all'esito del giudizio abbreviato della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, deve sempre aversi riguardo alla pena principale irrogata in concreto, come risultante a seguito della diminuzione effettuata,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7912 del 6 luglio 1998
«In tema di appello avverso le sentenze pronunciate a seguito di rito abbreviato, l'espressione usata dal legislatore nell'art. 443 c.p.p., secondo la quale «l'imputato non può proporre appello contro le sentenze di condanna. . . alla sola pena...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 35738 del 5 ottobre 2010
«Ai fini dell'interdizione al cosiddetto "patteggiamento allargato" nei confronti di coloro che siano stati dichiarati recidivi ai sensi dell'art. 99, comma quarto, c.p., non occorre una pregressa dichiarazione giudiziale della recidiva che, al...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6490 del 8 gennaio 1998
«In tema di riconoscimento delle sentenze penali straniere, la norma di cui all'art. 730, terzo comma, c.p.p., impone, per la richiesta del procuratore generale, il requisito indispensabile della specificazione degli effetti per i quali il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17003 del 2 agosto 2007
«Nel giudizio avente ad oggetto la revoca dell'interdizione e l'eventuale pronuncia dell'inabilitazione, il curatore provvisorio, nominato all'esito del giudizio di primo grado, non assume la veste di rappresentante processuale dell'interdetta,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2480 del 14 giugno 1977
«L'incapacità processuale è collegata all'incapacità legale di agire di diritto sostanziale e non alla mera incapacità naturale. Pertanto, l'incapace naturale conserva la piena capacità processuale sino a che non sia stata pronunciata nei suoi...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 13747 del 23 giugno 2011
«È inammissibile il ricorso per cassazione avverso i provvedimenti emessi in sede di reclamo in tema di designazione o nomina di un amministratore di sostegno, trattandosi di un provvedimenti distinti, logicamente e tecnicamente, da quelli che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 636 del 10 aprile 1965
«La pronuncia di revoca dell'interdizione è basata sul presupposto del passaggio in giudicato della sentenza di interdizione e del venir meno, dopo che la stessa è divenuta definitiva, della causa che l'aveva determinata.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11305 del 30 dicembre 1994
«L'impugnazione della sentenza che ha pronunciato l'interdizione o l'inabilitazione, in mancanza di diverse indicazioni legislative, deve essere proposta, non già con ricorso, bensì, secondo il principio generale stabilito dall'art. 342 c.p.c., con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5884 del 9 novembre 1982
«Nel procedimento di interdizione, la morte dell'interdicendo, nelle more del giudizio di cassazione, determina non soltanto la cessazione della materia del contendere, ma anche l'estinzione dell'intero procedimento, con il conseguente venir meno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 789 del 9 marzo 1976
«Nel procedimento di interdizione od inabilitazione, la mancata notificazione del ricorso per cassazione al tutore od al curatore provvisorio dell'interdicendo o dell'inabilitando non è causa d'inammissibilità del ricorso medesimo. In detti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1719 del 5 luglio 1962
«Il tutore provvisorio nominato all'interdicendo nelle more del giudizio di interdizione, rimane in carica — senza che occorra alcuna conferma — anche dopo la definizione del giudizio, sino a quando il giudice tutelare non abbia provveduto alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1643 del 4 luglio 1967
«Parte del giudizio di interdizione e soltanto l'interdicendo. Nei suoi confronti vanno proposte domande ed impugnazioni e ogni atto compiuto nei confronti del curatore, qualora l'interdicendo sia già inabilitato, non produce alcun effetto nei...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4650 del 10 agosto 1979
«Poiché l'esame diretto, ad opera del giudice, dell'interdicendo o dell'inabilitando costituisce un presupposto necessario per la pronuncia d'interdizione o d'inabilitazione, il «legittimo impedimento» dell'interdicendo o dell'inabilitando, che, a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1678 del 29 maggio 1972
«Non ha carattere di sentenza, e quindi non è impugnabile ex art. 111 Cost. il decreto con cui il presidente del tribunale nomina, ai sensi dell'art. 713 c.p.c., il giudice istruttore e fissa l'udienza di comparizione per l'istruzione della domanda...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1023 del 18 febbraio 1982
«Nel giudizio di interdizione o di inabilitazione i parenti e gli affini, che a norma dell'art. 712 c.p.c. devono essere indicati nel ricorso introduttivo, non hanno veste di parti in senso tecnico-giuridico, bensì svolgono funzioni consultive,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3664 del 16 dicembre 1971
«Nel procedimento per la dichiarazione di interdizione per infermità di mente — avente natura di procedimento di giurisdizione volontaria, anche se in ordine ad esso trovano applicazione talune forme del processo contenzioso — non sono ammissibili...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 666 del 16 marzo 1963
«L'omesso adempimento delle formalità di pubblicità previste dall'art. 423 c.c. per la sentenza che pronunci l'interdizione non è di ostacolo alla produzione degli effetti giuridici derivanti dalla interdizione stessa (tra i quali l'incapacità...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1077 del 23 aprile 1996
«Poiché il termine sentenza contenuto nella formulazione dell'art. 12 c.p. riguarda qualsiasi provvedimento decisorio su un'accusa penale assunta da un'autorità giudiziaria straniera, una volta intervenuto il riconoscimento della sentenza...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3538 del 29 gennaio 2004
«Ai fini dell'applicazione di una sanzione accessoria, si deve avere riguardo alla pena principale irrogata in concreto, come risultante a seguito della diminuzione effettuata sia per l'applicazione delle circostanze attenuanti che per la scelta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6183 del 15 maggio 1980
«È manifestamente infondata — in relazione all'art. 27 della Costituzione — la questione di legittimità costituzionale degli artt. 28 e 29 del c.p. sotto il profilo che la pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici sarebbe in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4044 del 3 febbraio 2004
«La pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici produce effetti diversi sugli obblighi concernenti il servizio militare a seconda che sia temporanea o perpetua. In entrambi i casi l'interdizione, secondo il combinato disposto dei commi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 43604 del 13 novembre 2003
«Ai fini dell'irrogazione della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici il giudice deve tenere conto dell'entità della pena quale risulta dalla condanna, senza poter distinguere tra attenuanti di merito, che incidono sulla effettiva...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2383 del 25 febbraio 2000
«La diminuente prevista per la celebrazione del processo con rito abbreviato ha genesi e finalità che la rendono non assimilabile a una circostanza attenuante. Ne consegue che qualora venga inflitta per il reato di concussione una pena inferiore a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2650 del 14 maggio 1997
«Ai fini dell'irrogazione della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, il giudice deve tener conto dell'entità della pena così come risulta dalla condanna, senza poter distinguere tra attenuanti di merito e riduzioni di pena...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5495 del 7 maggio 1987
«Ai fini dell'applicazione della pena accessoria nell'ipotesi di reato continuato, occorre tener conto della pena principale inflitta per il reato più grave e non anche dell'aumento per la continuazione. (Fattispecie in tema di interdizione dai...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 391 del 7 febbraio 1966
«La pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici si attua per effetto del giudicato, e quindi con decorrenza dal giorno in cui la sentenza di condanna diviene irrevocabile; un'attività propriamente esecutiva della relativa pronuncia non è...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10108 del 10 novembre 1997
«Ai fini della configurabilità del reato previsto dall'art. 371 c.p. (falso giuramento della parte) non assume alcuna rilevanza l'ammissibilità ovvero la decisorietà del giuramento, da verificare in conformità alla legge civile, occorrendo, invece,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5558 del 12 maggio 1992
«Sia l'art. 9, D.P.R. 16 dicembre 1986, n. 865 e sia l'art. 2, D.P.R. 22 dicembre 1990, n. 394 prevedono la concessione dell'indulto solo per le pene accessorie temporanee. È, quindi, esclusa da tale beneficio, la pena accessoria della interdizione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 945 del 17 febbraio 1971
«La pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici consegue ope legis — a norma dell'art. 29 in relazione all'art. 20 c.p. — alla dichiarazione di delinquente abituale, senza necessità di alcuna statuizione del giudice di cognizione il...»