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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21597 del 15 ottobre 2007
«Inoltre, sono diversi anche gli ulteriori elementi necessari per l'accoglimento delle rispettive domande, posto che l'articolo 1051, terzo comma, c.c. tende a tutelare soltanto l'interesse del fondo dominante, mentre l'articolo 1052 c.c. mira a...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11195 del 7 maggio 2010
«In tema di condominio negli edifici, per tutelare la proprietà di un bene appartenente a quelli indicati dall'art. 1117 c.c. non è necessario che il condominio dimostri con il rigore richiesto per la rivendicazione la comproprietà del medesimo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8731 del 3 settembre 1998
«Il regolamento di condominio, quali che ne siano l'origine ed il procedimento di formazione e, quindi, anche quando non abbia natura contrattuale, a mente dell'art. 1138, comma primo, c.c., può ben contenere norme intese a tutelare il decoro...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9206 del 7 novembre 1994
«Con riguardo alle azioni possessorie nei confronti della pubblica amministrazione, sussiste la giurisdizione del giudice ordinario ogni qual volta, in relazione al petitum sostanziale della sottostante pretesa di merito, la domanda risulti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4633 del 28 febbraio 2007
«In tema di azioni nunciatorie nei confronti della P.A., sussiste la giurisdizione del giudice ordinario ogni qual volta si denuncino mere attività materiali della p.a., che possano recare pregiudizio a beni di cui il privato assume essere...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3160 del 12 aprile 1990
«La domanda, con la quale il proprietario di un fondo, mediante azione di nunciazione, alleghi il verificarsi di un proprio danno, per effetto di lavori intrapresi, senza le comuni cautele imposte da prudenza e diligenza, dal concessionario di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13666 del 17 settembre 2003
«...diretti a soddisfare in via temporanea ed urgente l'esigenza di tutelare il possessore da attentati che il suo potere di fatto sulla cosa abbia subito o stia subendo e perciò revocabili e modificabili dallo stesso giudice che li ha emessi.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17682 del 14 agosto 2007
«Al fine di stabilire se le parti abbiano concluso un contratto preliminare ovvero definitivo di compravendita, non sono decisive le espressioni usate (come, ad esempio, «preliminare» nell'intestazione del contratto ovvero «vende» nel testo),...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15981 del 18 luglio 2007
«Il conflitto di interessi tra rappresentante e rappresentato che, se conosciuto o conoscibile dal terzo, rende annullabile il contratto concluso dal rappresentante, ai sensi dell'art. 1394 c.c. (applicabile anche ai casi di rappresentanza organica...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7067 del 15 maggio 2002
«In materia di mediazione, in ipotesi di contratto preliminare di compravendita annullabile (nel caso, per essere stato stipulato dall'esercente la potestà anche in nome e per conto del figlio minore senza la necessaria autorizzazione del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26972 del 11 novembre 2008
«Il danno non patrimoniale è risarcibile nei soli casi «previsti dalla legge» e cioè, secondo un'interpretazione costituzionalmente orientata dell'art. 2059 c.c.: (a) quando il fatto illecito sia astrattamente configurabile come reato; in tal caso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8998 del 3 luglio 2001
«Sono pertanto legittimi, in quanto estranei alle previsioni delle suddette norme, gli accertamenti operati dall'imprenditore attraverso riproduzione filmate dirette a tutelare il proprio patrimonio aziendale, al di fuori dell'orario di lavoro e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5221 del 7 marzo 2007
«La responsabilità ex art. 2087 c.c. è configurabile quando la lesione del bene tutelato derivi dalla violazione dell'obbligo che incombe al datore di lavoro di adottare idonee misure a tutela della salute del lavoratore subordinato e della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14640 del 31 maggio 2008
«L'incarico di componente del collegio sindacale anche nella società cooperativa è, ai sensi dell'art. 2402 c.c. (richiamato dall'art. 2516 c.c., nel testo ratione temporis vigente), necessariamente oneroso, in quanto non riflette solo interessi...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38110 del 7 ottobre 2003
«...al reato di appropriazione indebita previsto dall'art. 646 c.p., che, proprio per la sua natura generica, è inidoneo a tutelare il patrimonio societario dagli abusi degli amministratori, ed oggi anche dei direttori generali e dei liquidatori.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4015 del 6 aprile 1995
«...di stare in giudizio (con l'autorizzazione del giudice tutelare o senza, per le liti passive) del rappresentante del minore non implica la capacità di questo di rendere confessione di fatti sfavorevoli al minore e favorevoli all'altra parte.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 743 del 19 gennaio 2012
«In tema di rappresentanza processuale del minore, l'autorizzazione del giudice tutelare ex art. 320 c.c. è necessaria per promuovere giudizi relativi ad atti di amministrazione straordinaria, che possono cioè arrecare pregiudizio o diminuzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13520 del 27 luglio 2012
«La competenza ad autorizzare la vendita di immobili ereditati dal minore soggetto alla potestà dei genitori appartiene al giudice tutelare del luogo di residenza del primo, a norma dell'art. 320, terzo comma, c.c., unicamente per quei beni che,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18320 del 25 ottobre 2012
«La disciplina normativa nell'amministrazione di sostegno è pienamente compatibile con la Convenzione di New York del 13 dicembre 2006, ratificata dall'Italia con gli artt. 1 e 2 della legge 3 marzo 2009, n. 18, nella parte che concerne l'obbligo...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 9389 del 17 aprile 2013
«In tema di amministrazione di sostegno, la competenza territoriale si radica con riferimento alla dimora abituale del beneficiario e non alla sua residenza, in considerazione della necessità che egli interloquisca con il giudice tutelare, il quale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9116 del 6 giugno 2012
«In materia di servitù di passaggio coattivo, la disposizione dell'art. 1051, quarto comma, c.c., che esenta da detta servitù le case, i cortili, i giardini e le aie ad esse attinenti, contiene un'elencazione tassativa che trova la sua "ratio"...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40719 del 6 novembre 2007
«La costituzione di parte civile da parte di un minore, avvenuta a mezzo dell'esercente la potestà genitoriale, non richiede l'autorizzazione del giudice tutelare, in quanto si tratta di un atto non eccedente l'ordinaria amministrazione.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 31177 del 20 settembre 2006
«Le guarentigie previste dall'art. 103 c.p.p., in quanto volte a tutelare non chiunque eserciti la professione legale, ma solo chi sia «difensore» in forza di specifico mandato a lui conferito nelle forme di legge (e ciò essenzialmente in funzione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42 del 6 febbraio 1995
«L'interesse richiesto dall'art. 568, comma 4, c.p.p., quale condizione di inammissibilità di qualsiasi impugnazione, deve essere correlato agli effetti primari e diretti del provvedimento da impugnare e sussiste solo se il gravame sia idoneo a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3791 del 29 ottobre 1993
«...26 aprile 1993, n. 122, convertito dalla L. 25 giugno 1993, n. 205) questa, se ritenuta operante nel caso di specie, esaurendo il disvalore del fatto, col tutelare anche l'interesse protetto dall'altra, diviene l'unica in concreto applicabile.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4026 del 28 febbraio 2000
«Pertanto, il sequestro preventivo non può essere utilizzato per fini diversi da quelli previsti dalla norma, ovvero non può surrogare altri istituti propri del diritto civile: in particolare, non può tutelare i privati interessi del debitore...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33180 del 2 agosto 2004
«n tema di incidente probatorio, è consentito al giudice che procede all'audizione di un minore infrasedicenne per reati in materia di prostituzione e violenza sessuale, disporre l'assunzione della testimonianza in forma scritta (con domande orali...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10504 del 3 settembre 1999
«...che debbono essere noti alle parti. Infatti la finalità dell'art. 468 è quella di tutelare le parti del processo contro la introduzione di eventuali prove a sorpresa e di consentire loro la tempestiva predisposizione di proprie controdeduzioni.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7142 del 15 giugno 1998
«Il principio di correlazione tra sentenza ed accusa contestata è volto a tutelare il diritto di difesa dell'imputato, il quale deve essere messo in condizione di conoscere l'addebito e di svolgere ogni più opportuna linea difensiva. Tale regola...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 833 del 23 gennaio 2012
«Nell'ambito di tale competenza devono essere ricondotti anche i provvedimenti finalizzati a tutelare la salubrità e l'igiene del territorio comunale e dei suoi cittadini, eventualmente contemperando il diritto allo svolgimento di un'attività...»