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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 576 del 30 gennaio 1985
«In tema di dichiarazione giudiziale della paternità naturale, la maggiore affidabilità delle cosiddette prove ematologiche o genetiche, alla stregua dei più recenti metodi scientifici, nel senso della loro idoneità ad evidenziare non soltanto in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8679 del 13 agosto 1993
«La disposizione di cui all'ultimo comma, dell'art. 269 c.c., costituisce una norma processuale speciale che non contraddice, nello spirito del precetto di cui all'art. 30 Cost., il principio della libera ricerca, con ogni mezzo di prova, della...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 17040 del 5 ottobre 2012
«L'art. 715 c.c., disciplinando il rapporto tra procedimento di divisione e giudizio sulla filiazione naturale di colui che, in caso di esito favorevole di quest'ultimo, sarebbe chiamato a succedere, non prevede un impedimento assoluto e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12591 del 28 dicembre 1995
«La norma dell'art. 335 c.p.p., che impone al P.M. le annotazioni sul registro a scopo ricognitivo, pur essendo correlata ai termini per richiedere il rinvio a giudizio ai sensi dell'art. 405 c.p.p., è sfornita per sé stessa di sanzione. Pertanto,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4478 del 6 dicembre 1996
«In tema di partecipazione ad associazioni di stampo mafioso, quando si tratta di associazioni chiuse, cioè strutturate in maniera che possa dirsene partecipe solo l'associato con rito prestabilito, l'acquisizione da fonte diretta dell'avvenuta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4148 del 21 novembre 1994
«Ai fini dell'applicazione della custodia cautelare in carcere l'indicazione di una persona come «uomo d'onore» può costituire indizio consistente di partecipazione ad associazione di stampo mafioso. Infatti l'affiliazione a «cosa nostra», data la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6237 del 11 febbraio 2000
«La norma di cui al terzo comma dell'articolo 297 c.p.p. non trova applicazione nel caso in cui la cosiddetta «contestazione a catena» abbia per oggetto il reato di associazione a delinquere di tipo mafioso ed i cosiddetti reati fine, perché il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 17100 del 3 maggio 2011
«Deve essere annullata con rinvio al giudice civile competente per valore in grado di appello, ai soli fini civilistici, la sentenza che, dichiarando l'estizione del reato per prescrizione, confermi le statuizioni di condanna al risarcimento e/o...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 222 del 22 febbraio 1971
«La norma dell'art. 540 c.p. non può essere applicata per la ricerca degli elementi qualificanti un rapporto di filiazione illegittima, ai fini dell'accertamento di un presupposto del reato, ma può essere utilizzata solamente ai fini...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1076 del 24 giugno 1966
«Il pubblico scandalo costituisce una condizione obiettiva di punibilità dell'incesto, indipendente dalla volontà dei colpevoli. Volontario deve essere il modo con cui è commesso l'incesto, e cioè il comportamento, anche incauto, dei soggetti, dal...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1064 del 30 gennaio 1991
«In tema di alterazione di stato, dal tenore della norma di cui all'art. 567 c.p. si desume che mentre l'alterazione di cui al primo comma riguarda lo status filiationis di neonati già iscritti nei registri dello stato civile, quella di cui al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27051 del 14 aprile 2008
«Ai fini dell'integrazione del delitto di violazione degli obblighi di assistenza familiare, il disconoscimento di paternità, sebbene accertato con sentenza passata in giudicato, opera ex nunc e non ex tunc atteso che il rapporto di discendenza cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15952 del 26 aprile 2012
«L'obbligazione, penalmente rilevante ex art. 570, comma secondo, c.p., in capo al padre naturale di non far mancare i mezzi di sussistenza al figlio minore non nato in costanza di matrimonio presuppone la prova della filiazione da acquisirsi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1857 del 10 febbraio 1990
«La cessazione del rapporto di convivenza non influisce sulla configurabilità del delitto di maltrattamenti in famiglia, la cui consumazione può aver luogo anche nei confronti di persona non convivente con l'imputato quando essa sia unita...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5629 del 19 giugno 1996
«Il giudizio di merito relativo alla dichiarazione di paternità o maternità naturale di minori innanzi al tribunale per i minorenni oppure, in sede di gravame, innanzi alla Sezione per i minorenni della Corte d'appello, a norma dell'art. 38 disp....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15023 del 29 marzo 2004
«Ai limitati fini della configurabilità della circostanza aggravante dell'omicidio prevista dall'art. 577 n. 1 c.p. (fatto commesso contro l'ascendente o il discendente), la filiazione naturale della vittima — equiparata a quella legittima, ai...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10027 del 19 giugno 2012
«Il ricorso per cassazione basato su un consolidato orientamento della Corte di legittimità non può ritenersi "manifestamente fondato", ai fini dell'applicabilità della procedura prevista dall'art. 360 bis c.p.c., quando il controricorrente adduca...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2620 del 6 giugno 1996
«È possibile il concorso fra i reati associativi di cui agli artt. 416 bis c.p. e 74 D.P.R. 9 ottobre 1990, n. 309 quando si sia in presenza, da una parte, di un organismo (quello di stampo mafioso) a carattere federalistico e verticistico,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17773 del 19 luglio 2013
«Le azioni rivolte all'accertamento della genitorialità biologica anche in contrasto con quella legittima, individuate dal legislatore nel disconoscimento della paternità e nella dichiarazione giudiziale di paternità (e maternità) presentano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14556 del 26 giugno 2014
«In tema di azione di disconoscimento di paternità, ed alla stregua della disciplina transitoria della riforma della filiazione prevista dall'art. 104, commi 7 e 9, del d.lgs. 28 dicembre 2013, n. 154, mentre la normativa sostanziale di cui al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15990 del 25 giugno 2013
«Il figlio non può far valere le proprie ragioni ereditarie nei confronti dei beni della successione del padre naturale, in presenza di una sentenza di accoglimento dell'azione di disconoscimento del proprio stato di figlio legittimo altrui, su...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6136 del 26 marzo 2015
«Il giudizio di impugnazione della veridicità del riconoscimento di figlio naturale è suscettibile di produrre rilevanti effetti sullo "status" della persona del bambino e di incidere su diritti personalissimi, sicché il giudice deve accertare...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49691 del 28 dicembre 2004
«In tema di associazione per delinquere, integra la condotta di partecipazione, specie in mancanza di un'affiliazione rituale, l'esplicazione di attività omogenee agli scopi del sodalizio, apprezzabili come concreto e causale contributo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22223 del 20 ottobre 2014
«Il figlio che aziona in giudizio un diritto del genitore, del quale afferma essere erede "ab intestato", ove non sia stato contestato il rapporto di discendenza con il "de cuius", non deve ulteriormente dimostrare, al fine di dare prova della sua...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1993 del 2 febbraio 2016
«L'atto contenente disposizioni di carattere esclusivamente non patrimoniale può essere qualificato alla stregua di un testamento purché di questo abbia contenuto, forma e funzione, la quale ultima, in particolare, consiste nell'esercizio, da parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8037 del 21 aprile 2016
«La sofferenza provata dal convivente "more uxorio", in conseguenza dell'uccisione del figlio unilaterale del partner, è un danno non patrimoniale risarcibile soltanto se sia dedotto e dimostrato che tra la vittima e l'attore sussistesse un...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 3302 del 8 febbraio 2017
«In tema di filiazione, l'obbligo di contribuire al mantenimento del figlio naturale da parte del genitore non affidatario o collocatario decorre non già dalla proposizione della domanda giudiziale, bensì dalla effettiva cessazione della...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 6819 del 15 marzo 2017
«Il coniuge che abbia integralmente adempiuto l'obbligo di mantenimento dei figli, pure per la quota facente carico all'altro coniuge, è legittimato ad agire "iure proprio" nei confronti di quest'ultimo per il rimborso di detta quota, ed anche per...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 30122 del 14 dicembre 2017
«In tema di azione di impugnazione del riconoscimento del figlio naturale per difetto di veridicità, stante la nuova disciplina introdotta dalle riforme del 2012 e 2013 in materia di filiazione, la prova dell'"assoluta impossibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7960 del 28 marzo 2017
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell’art. 270 c.c. nella parte in cui prevede l’imprescrittibilità dell’azione per il riconoscimento di paternità naturale proposta dal figlio, con l’effetto di sacrificare il...»