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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2575 del 12 aprile 1983
«L'art. 1538 c.c. — che, per le vendite a corpo, prevede il rimedio della diminuzione o del supplemento di prezzo in ipotesi di difformità tra la misura reale dell'immobile e quella indicata in contratto (purché la prima sia inferiore o superiore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5251 del 15 marzo 2004
«In ordine all'applicabilità delle norme sulla garanzia per vizi nella vendita di cose usate, il riferimento al bene (nella specie, un'imbarcazione) come non nuovo comporta che la promessa del venditore è determinata dallo stato del bene stesso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4094 del 9 novembre 1976
«La misura della riduzione del prezzo di vendita, per il caso di vizi della cosa venduta e di esperimento da parte del compratore della actio quanti minoris (art. 1492 c.c.), deve essere determinata in funzione della necessità di ripristinare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4681 del 16 aprile 1992
«Quando la compravendita abbia ad oggetto una cosa mobile infungibile o già determinata in contratto, la stessa deve essere consegnata nuova e non usata, in conformità a quella presentata a campione al momento della conclusione del contratto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4000 del 15 aprile 1991
«Si configura pertanto un contratto di permuta nel caso di uno scambio di una cosa certa e determinata con un'altra, di cui siano specificamente indicate le caratteristiche e il valore, e che il permutante si obbliga a procurarsi o a consegnare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8179 del 6 giugno 2002
«...la S.C. ha ritenuto valido il contratto di locazione avente ad oggetto una piccola porzione di un più ampio fondo, priva di per sé di individuazione catastale, determinata mediante il rinvio ad una mappa catastale allegata alla scrittura).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13761 del 27 maggio 2008
«L'inidoneità dell'immobile all'esercizio di una determinata attività commerciale o industriale, per il quale è stato locato, non comporta per il locatore l'obbligo di operare modificazioni o trasformazioni che non siano poste a suo carico né dalla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2306 del 1 marzo 2000
«...il ristoro, in misura forfettariamente determinata, della mancata disponibilità della cosa dovuta in restituzione (analogamente a quanto avviene per gli interessi moratori previsti dall'articolo 1224 c.c.), salvo, comunque, «il maggior danno».»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3168 del 9 febbraio 2011
«Nel contratto di comodato, il termine finale può, a norma dell'art. 1810 c.c., risultare dall'uso cui la cosa dev'essere destinata, in quanto tale uso abbia in sé connaturata una durata predeterminata nel tempo; in mancanza di tale destinazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6686 del 15 luglio 1994
«Il mutuo è contratto di natura reale che si perfeziona con la consegna di una determinata quantità di danaro (o di altra cosa fungibile) ovvero con il conseguimento della giuridica disponibilità di questa da parte del mutuatario, la quale può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4753 del 30 marzo 2001
«...stregua della sopravvenuta svalutazione monetaria. La previsione di un massimale come limite della responsabilità dell'assicuratore è inidonea a trasformare l'obbligazione di risarcimento del danno in quella di pagamento di una somma determinata.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4495 del 24 febbraio 2011
«Ne consegue, ai fini della prova liberatoria, che il custode è tenuto a fornire, per sottrarsi alla responsabilità civile, la necessità di distinguere tra le situazioni di pericolo connesse alla struttura o alle pertinenze dell'autostrada da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5512 del 14 giugno 1996
«Nell'indebito inerente alla consegna di cosa determinata (art. 2037 c.c.) l'impossibilità di restituzione del bene, che trasforma l'obbligazione restitutoria dell' accipiens in obbligazione di versare l'equivalente in denaro, deve essere dedotta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4005 del 17 dicembre 1968
«L'obbligo di corrispondere gli interessi anche anteriormente alla domanda — qualora sussista l'obbligazione principale di restituire una cosa determinata ricevuta indebitamente in mala fede, la quale sia stata sostituita, stante l'impossibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19974 del 14 ottobre 2005
«...da una valanga di neve di proporzioni eccezionali, determinata dalla concomitanza di tre fattori, ciascuno dei quali di per sé insolito, come un abnorme accumulo di neve, la bassa temperatura della stessa e la presenza di venti fortissimi).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12964 del 16 giugno 2005
«Allo stesso modo, nelle obbligazioni contrattuali è consentito all'attore che abbia invano svolto l'istanza diretta ad ottenere la restituzione di una cosa determinata, della quale il debitore più non dispone, modificare la domanda richiedendo il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7352 del 9 agosto 1996
«L'offerta della prestazione corrispettiva ex art. 2932, comma secondo c.c., da parte di chi abbia proposto la domanda di esecuzione in forma specifica di un contratto preliminare di vendita di cosa determinata, non deve necessariamente essere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2217 del 30 gennaio 2013
«L'offerta della prestazione corrispettiva, cui l'art. 2932 c.c. subordina l'accoglimento della domanda di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto di trasferimento di una cosa determinata, pur non dovendo essere necessariamente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7409 del 11 maggio 2012
«L'accoglimento della domanda di esecuzione specifica dell'obbligo di concludere un contratto, avente per oggetto il trasferimento della proprietà di cosa determinata, postula che l'attore esegua la sua prestazione, o ne faccia offerta nei modi di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41210 del 19 novembre 2001
«In tema di sequestro penale, il danaro può essere considerato corpo del reato (ed avere dunque funzione probatoria circa la commissione del reato stesso e circa la sua attribuibilità ad un soggetto) solo come cosa mobile determinata e non come...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5472 del 21 dicembre 1999
«Ne consegue che la verifica della legittimità del provvedimento applicativo di una misura cautelare reale non dovrà mai sconfinare nel sindacato della concreta fondatezza dell'accusa, ma dovrà limitarsi all'astratta possibilità di sussumere il...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 649 del 19 gennaio 1996
«L'inutilizzabilità dibattimentale delle dichiarazioni rese dall'arrestato alla polizia giudiziaria stabilita dall'art. 350 comma 7 (con la salvezza relativa alla possibilità di contestazioni) è determinata da specifiche finalità di tutela del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5938 del 26 febbraio 1998
«...in suo possesso, se il sequestro eseguito dall'autorità giudiziaria straniera, sia utile, o non, per il procedimento e si inquadri in uno dei casi in cui, secondo la legislazione italiana, è consentito il sequestro di quella determinata cosa.»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 1653 del 4 febbraio 2003
«...essendo sorta l'obbligazione, così come in Roma deve ritenersi eseguibile l'obbligazione medesima ai sensi dell'art. 1182, ultimo comma, c.c., atteso che, riguardando una somma di denaro non determinata, essa è esigibile al domicilio del debitore.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6747 del 21 marzo 2014
«L'azione di indebito oggettivo ha carattere restitutorio, cosicché la ripetibilità è condizionata dal contenuto della prestazione e dalla possibilità concreta di ripetizione, secondo le regole previste dagli artt. 2033 e ss. cod. civ. (e cioè...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7355 del 24 settembre 1984
«Le frasi intimidatrici espresse in forma condizionata non integrano gli estremi del reato di minaccia, quando siano dirette non già a restringere la libertà psichica del soggetto passivo, bensì a prevenirne un'azione illecita, rappresentandogli la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1807 del 8 febbraio 1989
«...e raggiro, l'induzione in errore e il conseguimento del profitto sicché l'azione posta in essere dall'agente, realizzi lo scopo attraverso l'attività volontaria e cosciente del soggetto passivo, determinata dall'errore in cui questi è caduto.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 572 del 2 marzo 1973
«...anziché consistere nella reintegrazione in forma specifica, avvenga mediante l'esborso di una somma di denaro, questa non essendo predeterminata ma risultando invece dalla valutazione del danno e costituendo il modo normale di risarcimento.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15123 del 4 luglio 2007
«...atti processuali, l'art. 168 c.p.c. consente che, in relazione ad una determinata controversia, abbia luogo una sola volta l'iscrizione a ruolo, quale atto con cui si determina la presa di contatto con l'ufficio presso il quale viene incardinata.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16819 del 10 novembre 2003
«...economica del danno costituito dalla perdita o dalla diminuzione di valore di una cosa determinata, ma anche come richiesta dei danni, provocati dallo stesso fatto che ha dato origine alla causa, che si manifestano solo nel corso del giudizio.»