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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4092 del 25 febbraio 2005
«In tema di capitalizzazione trimestrale degli interessi sui saldi di conto corrente bancario passivi per il cliente, a seguito della sentenza della Corte costituzionale n. 425 del 2000, che ha dichiarato costituzionalmente illegittimo, per...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4066 del 19 febbraio 2009
«Nel conto corrente bancario intestato a più persone, i rapporti interni tra correntisti, anche aventi facoltà di compiere operazioni disgiuntamente, sono regolati non dall'art. 1854 cod. civ., riguardante i rapporti con la banca, bensì dal secondo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28839 del 5 dicembre 2008
«La cointestazione di un conto corrente, attribuendo agli intestatari la qualità di creditori o debitori solidali dei saldi del conto (art. 1854 cod. civ.) sia nei confronti dei terzi, che nei rapporti interni, fa presumere la contitolarità...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 886 del 21 gennaio 2004
«Il saldo di conto corrente bancario cointestato, con facoltà di disposizione disgiunta di ciascuno dei contitolari, non può costituire credito «contratto nell'interesse esclusivo» di alcuno dei contitolari del credito stesso, ai sensi del primo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8718 del 22 ottobre 1994
«Il principio secondo cui l'apertura di un conto corrente bancario intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere operazioni anche separatamente, rende gli intestatari «creditori o debitori in solido dei saldi del conto» (art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 565 del 1 marzo 1973
«Nello sconto cambiario combinato con l'apertura di credito in conto corrente, in cui il beneficiario può utilizzare il credito soltanto scontando presso la banca cambiali emesse a proprio favore, la banca, mentre assume l'obbligo di provvedere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9402 del 6 maggio 2005
«...moglie del ricorrente delle quote societarie alla medesima cedute dalla madre di quest'ultimo, essendo stata esclusa l'esistenza di un pactum fiduciae fra la cessionaria e il marito, che era risultato peraltro estraneo al negozio di cessione).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9943 del 7 ottobre 1993
«Quando le parti di un contratto (nella specie, apertura di credito regolata in conto corrente) convengono che una comunicazione debba avvenire mediante raccomandata, perché la comunicazione, che è atto unilaterale recettizio al quale, in difetto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2262 del 9 aprile 1984
«Qualora sia prestata una fideiussione a garanzia di un'apertura di credito in conto corrente, ed il debitore principale, non avendo contestato tempestivamente gli estratti conto inviatigli dalla banca, sia decaduto, a norma dell'art. 1832 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4140 del 26 aprile 1999
«...che doveva provvedere alla comunicazione entro un certo termine, dal rispetto del termine pattuito. (Principio affermato dalla Suprema Corte con riferimento alla comunicazione di un recesso di una banca da un contratto di conto corrente).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 866 del 17 gennaio 2008
«Le clausole di polizza, che delimitino il rischio assicurato, ove inserite in condizioni generali su modulo predisposto dall'assicuratore, sono soggette al criterio ermeneutico posto dall'art. 1370 c.c., e, pertanto, nel dubbio, devono essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5845 del 14 giugno 1990
«Il conferimento ad un istituto di credito del mandato continuativo ad eseguire operazioni speculative in borsa mediante lo strumento del cosiddetto «riporto staccato» - e cioè allo scoperto, regolandosi in contanti solo la differenza fra i prezzi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4339 del 20 luglio 1979
«Il contratto di appalto presuppone che l' imprenditore abbia un'organizzazione di mezzi e di persone destinati a realizzare a suo rischio un'opera complessa per conto del committente, il che si verifica sia nell'ipotesi in cui è rimessa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12210 del 28 dicembre 1990
«La tolleranza del locatore, in ordine al pagamento del canone, anziché presso il proprio domicilio in moneta avente corso legale, a mezzo bonifico od accredito in conto corrente bancario, non implica, salvo prova contraria a carico del conduttore,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3054 del 25 maggio 1979
«...in ordine alle modalità di pagamento da parte del destinatario dei crediti da cui è gravata la cosa trasportata. (Nella specie, pagamento per contanti o con assegno circolare invece dell'autorizzata accettazione di assegni di conto corrente).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7737 del 30 marzo 2010
«In tema di operazioni bancarie in conto corrente, la clausola "salvo incasso", con cui ha luogo l'accreditamento degli assegni rimessi dal correntista, fa gravare su quest'ultimo il rischio dell'insolvenza del debitore, ma non quello dello...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7644 del 19 agosto 1996
«...zona un'attività di agente per una ditta concorrente, contattando per conto della nuova società tutti i clienti del padre, ed utilizzando a tale fine l'elenco dei clienti, i locali lavorativi e il recapito telefonico del proprio genitore).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10209 del 29 novembre 1994
«Nel deposito regolare di una somma di denaro, il depositario può anche adempiere al suo obbligo di custodia mediante il versamento della somma nel proprio conto corrente quando sia in concreto accertato che tale forma di custodia, ancorché non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12123 del 21 dicembre 1990
«Nel mutuo la traditio rei può essere realizzata attraverso l'accreditamento in conto corrente della somma mutuata a favore del mutuatario ed in genere ponendo la somma mutuata nella disponibilità giuridica del mutuatario stesso e, una volta...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4022 del 4 luglio 1985
«Il saldo passivo di un conto corrente bancario, quando non sia ricollegabile ad un'apertura di credito (non evincibile dalla mera tolleranza di una situazione di «scoperto»), è immediatamente esigibile dalla banca, mentre resta a tal fine...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2415 del 6 aprile 1983
«La sussistenza di una convenzione di conto corrente, per regolare i rapporti fra agente e preponente, anche al fine dell'applicazione del disposto dell'art. 1832 c.c. in tema di approvazione del conto, postula un'espressa pattuizione, e, pertanto,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2840 del 11 ottobre 1971
«Nel contratto di conto corrente bancario, ai sensi del combinato disposto degli artt. 1823, 1827, 1831, 2697 c.c., la banca non può esigere il pagamento di singole voci del suo avere (nella specie per il protesto di assegni versati dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2893 del 30 luglio 1969
«Il rapporto di conto-corrente, caratterizzato dall'accredito delle reciproche rimesse con rinvio dell'esazione del saldo attivo ad una data stabilita nel contratto, si distingue da altri rapporti ad esso similari soltanto sotto l'aspetto formale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2521 del 9 aprile 1983
«In tema di operazioni bancarie in conto corrente, la mancata inclusione, tra le norme richiamate dall'art. 1857 cod. civ., anche dell'art. 1825 cod. civ. (che, per l'ordinario contratto di conto corrente, dispone che sulle rimesse gli interessi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1065 del 14 febbraio 1980
«La norma dettata dall'art. 1825 cod. civ., in ordine al decorso ed alla misura degli interessi sulle rimesse nel contratto di conto corrente, ha carattere speciale, e, pertanto, in difetto di espressa pattuizione, non è applicabile in rapporti di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3807 del 23 ottobre 1976
«Qualora sia stato concluso un contratto di conto corrente a norma degli artt. 1823 e seggi c.c., il saldo, risultante a favore di una delle parti, costituisce un credito pecuniario che, in mancanza di patto contrario, produce interessi legali...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1107 del 24 marzo 1975
«In tema di apertura di credito in conto corrente, non è applicabile la norma dell'art. 1825 c.c., la quale pone un'eccezionale deroga a quella dell'art. 1284 c.c.; pertanto gli interessi superiori alla misura legale devono essere determinati per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8485 del 18 ottobre 1994
«In tema di operazioni in conto corrente, ai sensi dell'art. 1829, parte seconda, c.c. — applicabile anche al contratto di apertura di credito bancario regolata in conto corrente, in virtù del rinvio operato dal successivo art. 1857 — chi riceve...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3574 del 14 febbraio 2011
«Ai sensi dell'art. 1832 c.c., l'approvazione tacita dell'estratto di conto corrente non si estende alla validità ed efficacia dei rapporti obbligatori sottostanti, ma ha la funzione di certificare la verità storica dei dati riportati nel conto,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12372 del 24 maggio 2006
«Nel rapporto di conto corrente bancario il termine di decadenza di sei mesi per l'impugnazione dell'estratto conto trasmesso al cliente, fissato dall art. 1832, secondo comma c.c., opera anche per la banca, relativamente all'omessa registrazione...»