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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7685 del 3 luglio 2000
«Integra il reato di evasione la condotta di colui che si allontani ingiustificatamente dal luogo degli arresti domiciliari dopo il passaggio in giudicato della sentenza di condanna a una pena detentiva di durata superiore al periodo di custodia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4267 del 23 ottobre 1997
«Ai fini dell'operatività del disposto di cui all'art. 300, comma quarto, c.p.p., secondo cui, quando venga pronunciata sentenza di condanna non definitiva, la custodia cautelare perde efficacia se la sua durata «non è inferiore all'entità della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 160 del 11 febbraio 1999
«Qualora, in presenza di condanna non definitiva per più reati uniti per continuazione, si faccia questione di superamento dei termini di fase della custodia cautelare per taluno di essi, diverso da quello ritenuto più grave, e la relativa pena non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3482 del 24 maggio 1996
«In tema di termini di durata massima della custodia cautelare il riferimento all'entità della condanna, nell'ipotesi di reato continuato, va operato in relazione ai singoli reati e così in definitiva alla pena (base) inflitta per il reato più...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 8 novembre 1993
«...sia stata, invece, confermata in sede di gravame o sia, comunque, divenuta definitiva, sia, infine, la reiterazione di una richiesta di revoca, qualora un'ordinanza di rigetto di una precedente istanza sia stata confermata in sede di impugnazione.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 40750 del 4 dicembre 2002
«È ammissibile, sotto il profilo dell'interesse, la richiesta di riesame anche qualora sia nel frattempo intervenuta sentenza di condanna non definitiva, potendo detta richiesta investire non solo il requisito delle esigenze cautelari (a meno che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 333 del 28 febbraio 1998
«Qualora nei confronti di soggetto sottoposto in via provvisoria alla misura di sicurezza del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario, ai sensi degli artt. 312 e 313 c.p.p., venga disposta la proroga dei termini di custodia cautelare ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4149 del 28 gennaio 2002
«...dalla sopravvivenza del procedimento in relazione alle prime e dalla possibilità, per esse, del sopravvenire di condanna con il conseguente meccanismo di imputazione del periodo di custodia cautelare sofferto alla pena definitiva inflitta.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1770 del 24 aprile 1997
«In tema di sequestro conservativo, la sostituzione del custode dei beni sequestrati rientra nei poteri del giudice penale che procede, fino a quando nell'ambito del procedimento penale non sia stata definitivamente accertata o esclusa la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 699 del 29 marzo 1999
«Dopo la sentenza definitiva, qualora non sia stata disposta la confisca e non vi sia stata conversione in sequestro conservativo ex art. 323, comma quarto, c.p.p., le cose sequestrate devono essere restituite a colui che prova di averne diritto,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 707 del 29 marzo 1999
«...(posteriorità del periodo di custodia da computare rispetto al tempo di commissione del reato cui si riferisce la condanna definitiva da eseguire), anche l'ulteriore condizione che trattisi di custodia sofferta ingiustamente o inutilmente.»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11634 del 16 novembre 1991
«Ne consegue che la sentenza del giudice di appello, dichiarativa di inammissibilità del gravame per il disposto dell'art. 443, secondo comma, c.p.p., emessa anteriormente alla declaratoria di illegittimità costituzionale e non ancora definitiva...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 15 del 24 luglio 1996
«L'ordine di demolizione adottato dal giudice ai sensi dell'art. 7 L. 28 febbraio 1985, n. 47, al pari delle altre statuizioni contenute nella sentenza definitiva, è soggetto all'esecuzione nelle forme previste dal codice di procedura penale,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8489 del 18 ottobre 1994
«In tema di contenzioso elettorale, agli effetti della L. 18 gennaio 1992 n. 16 (che all'art. 1, lett. c, modificativo dell'art. 15 L. 19 marzo 1990, n. 55, stabilisce che non possono ricoprire la carica di consigliere comunale coloro che sono...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 36084 del 6 ottobre 2005
«In tema di conversione del ricorso per cassazione in appello, il presupposto della conversione è costituito dalla pertinenza dei due mezzi di impugnazione alla «stessa sentenza», da intendersi come unica statuizione del giudice, della stessa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14884 del 31 marzo 2003
«In tema di procedimento per decreto, nell'ipotesi prevista dall'art. 463, comma 1 c.p.p., in cui l'esecuzione del decreto di condanna pronunciato a carico di più persone imputate dello stesso reato rimane sospesa nei confronti di coloro che non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4689 del 2 dicembre 1992
«L'arresto e la condanna (anche definitiva) intervenuti dopo la commissione di taluni reati non ostano, di per sè soli, alla configurazione dell'unicità del disegno criminoso con altri reati successivamente commessi, e dunque non sono ostativi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11462 del 15 dicembre 1997
«Tale procedimento investe, tra l'altro, la deliberazione a contrattare, la scelta del contraente, la opportunità e la rilevanza del negozio nonché la condicio iuris di efficacia di esso consistente nella definitiva approvazione del contratto,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2246 del 19 febbraio 1991
«Il provvedimento con il quale il giudice di merito nel pronunciare condanna generica al risarcimento del danno assegna alla parte civile una somma da imputarsi nella liquidazione definitiva non è impugnabile per cassazione, in quanto per sua...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10022 del 22 novembre 1996
«...del giudice di merito, far dipendere la concessione del beneficio della sospensione della pena dalla avvenuta corresponsione della somma, a detto titolo determinata, entro un termine con scadenza anteriore alla sentenza definitiva di condanna.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8831 del 14 marzo 2006
«...dell'imputato all'estero per fini estradizionali, la condizione di procedibilità non opera, mentre ex art. 721 c.p.p. non potrà essere eseguita una misura cautelare o la sentenza definitiva fino a quando non sia ottenuta l'estradizione suppletiva.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5466 del 11 febbraio 2004
«Nel procedimento che si svolge dinanzi alla Corte di cassazione in camera di consiglio nelle forme previste dagli artt. 610 e 611 c.p.p., quando il ricorso dell'imputato viene dichiarato, per qualsiasi causa, inammissibile, ne va disposta la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10167 del 12 marzo 2010
«È illegittima la decisione con cui il giudice di appello rigetti l'istanza di revisione, perché fondata su prove preesistenti che erano nella disponibilità della parte, ritenendo che l'adesione all'accordo per l'applicazione della pena implichi la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 624 del 9 gennaio 2002
«In tema di revisione, per prove nuove rilevanti a norma dell'art. 630 lett. c) c.p.p. ai fini dell'ammissibilità della relativa istanza devono intendersi non solo le prove sopravvenute alla sentenza definitiva di condanna e quelle scoperte...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 42884 del 28 novembre 2001
«L'ordine di demolizione adottato dal giudice ai sensi dell'art. 7 legge 28 febbraio 1985, n. 47, al pari delle altre statuizioni contenute nella sentenza definitiva, è soggetto all'esecuzione nelle forme previste dal codice di procedura penale,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4288 del 29 gennaio 2013
«Non è di ostacolo all'estradizione richiesta dallo Stato estero, per violazione dei diritti fondamentali, il fatto che nei confronti della persona da estradare sia stata pronunciata sentenza di condanna definitiva utilizzando, per l'accertamento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3835 del 2 novembre 1993
«...consenso dello Stato estero o che l'estradato, avendone avuta la possibilità, non abbia lasciato il territorio dello Stato trascorsi quarantacinque giorni dalla sua definitiva liberazione ovvero che, dopo averlo lasciato, vi abbia fatto ritorno.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 15998 del 10 maggio 2006
«...e all'esito di una procedura camerale, dalla Corte d'appello che abbia riconosciuto una sentenza definitiva emessa dall'Autorità giudiziaria straniera, a conclusione di un processo nel quale il condannato ha avuto la possibilità di difendersi.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20157 del 24 settembre 2010
«Spetta al giudice ordinario la controversia con cui il contribuente, accertata definitivamente dal giudice tributario la non debenza dell'INVIM versata all'Ufficio statale, titolare esclusivo del potere impositivo, chieda successivamente la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8597 del 7 agosto 1991
«...in suo favore, di una somma maggiore di quella già definitivamente accertata, non essendo consentito all'istituto assicuratore di ottenere dai danneggianti una somma maggiore di quella effettivamente dovuta dagli stessi a titolo di risarcimento.»