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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9373 del 5 settembre 1991
«La buona fede che a norma dell'art. 938 c.c. (disciplinante l'istituzione dell'accessione invertita) consente al giudice di attribuire al costruttore la proprietà della porzione di suolo occupato deve consistere nella mancata percezione dello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3492 del 4 agosto 1977
«L'opposizione del proprietario del fondo, proposta prima della occupazione di esso da costruzione altrui, oltre a escludere la buona fede del costruttore fa venir meno uno degli elementi costitutivi della fattispecie legale della cosiddetta...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2746 del 12 maggio 1979
«Nell'ipotesi in cui, nella costruzione di un edificio, si occupi in buona fede una porzione del fondo attiguo, qualora manchino o non siano provati i presupposti di legge richiesti dall'art. 938 c.c. o non sia chiesta dal costruttore l'accessione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3043 del 15 novembre 1973
«Il termine di tre mesi per l'opposizione concesso al proprietario del fondo attiguo di cui sia occupata in buona fede una porzione dal costruttore dell'edificio, decorre dalla data dell'effettivo inizio della costruzione e non è richiesta la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4366 del 12 maggio 1987
«La dichiarazione di opposizione prevista dall'art. 938 c.c. — quale mezzo di cui viene onerato il proprietario se vuole evitare che il giudice possa attribuire, a chi abbia occupato in buona fede con la propria costruzione una porzione del fondo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6192 del 22 ottobre 1986
«Nel caso di occupazione di una porzione di fondo attiguo con la costruzione di edificio, la facoltà di chiedere la cosiddetta accessione invertita, in presenza dei requisiti fissati dall'art. 938 c.c., ivi inclusa la buona fede del costruttore,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1900 del 13 maggio 1977
«...e delle opere sullo stesso eseguite, non trovando, nella legge, alcuna valida giustificazione un acquisto coattivo di chi non lo voglia, con trasformazione in obbligo di una semplice facoltà riconosciuta in favore del costruttore in buona fede.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 763 del 16 marzo 1974
«Pur non potendosi disconoscere che i requisiti della buona fede del costruttore e dell'inerzia del proprietario del suolo che fu occupato per effetto dello sconfinamento — che concorrono entrambi a concretare la previsione normativa di cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 736 del 18 febbraio 1977
«Dalla presunzione di buona fede nel possesso, fissata dall'art. 1147 terzo comma c.c., deriva che all'attore in rivendicazione di bene mobile è sufficiente provare di aver acquistato il possesso della cosa in base a titolo astrattamente e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4412 del 27 marzo 2001
«...basta che il proprietario del fondo servente, avendolo acquistato in buona fede come esente dal peso, lo abbia altresì posseduto per dieci anni dopo la trascrizione del titolo, non essendo prevista nel nostro ordinamento l'usucapio libertatis.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13424 del 12 settembre 2003
«La presunzione di buona fede iniziale del possesso esclusivo del bene comune viene meno allorché sia fornita la prova della successiva consapevolezza da parte del possessore di ledere l'altrui diritto all'amministrazione e al godimento del bene...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 630 del 17 gennaio 2003
«...fede dell'interessato. (Nella specie, la S.C. ha confermato la sentenza della Corte d'Appello che aveva rigettato la domanda di divisione giudiziale della comunione di un appezzamento di terreno sul quale erano stati realizzati manufatti abusivi).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5035 del 8 aprile 2002
«...dell'affidamento del terzo in buona fede, ed essendo, d'altra parte, il collegamento della legittimazione passiva alla effettiva titolarità della proprietà funzionale al rafforzamento e al soddisfacimento del credito della gestione condominiale.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8449 del 1 aprile 2008
«...nella sfera di normale e abituale conoscibilità del destinatario e, pertanto, oggettivamente da quest'ultimo conoscibile con l'uso della normale diligenza, sua e del consegnatario designato, conformemente alla clausola generale di buona fede).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7849 del 11 giugno 2001
«...nei rapporti tra il condominio (nella specie, l'amministratore) ed i singoli partecipanti ad esso, le condizioni per l'operatività del principio dell'apparenza del diritto, strumentale essenzialmente all'esigenza di tutela dei terzi in buona fede.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1561 del 3 maggio 1976
«...in tema di condominio, restano salvi, e sono, pertanto, azionabili nei confronti del condominio e dei singoli condomini i diritti acquistati da terzi in buona fede, in esecuzione della deliberazione impugnata, anteriormente al suo annullamento.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10230 del 15 luglio 2002
«...convinzione di essere proprietario (o titolare di altro diritto reale sulla cosa), bensì nell'intenzione di comportarsi come tale, esercitando corrispondenti facoltà, mentre la buona fede non è requisito del possesso utile ai fini dell'usucapione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5964 del 1 luglio 1996
«L'elemento psicologico del possesso utile per l'usucapione ordinaria della proprietà di un immobile consiste nella intenzione del possessore di comportarsi come proprietario del bene, e prescinde dallo stato soggettivo di buona fede, che non è...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8587 del 5 maggio 2004
«In materia di indebito oggettivo, ai fini della decorrenza degli interessi ai sensi dell'art. 2033 c.c. e della rilevanza dell'eventuale maggior danno di cui all'art. 1224, secondo comma, c.c., rileva una nozione di buona fede in senso soggettivo,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13929 del 25 settembre 2002
«In ipotesi di acquisto «a non domino» la presunzione di buona fede, che l'art. 1147 c.c. pone a vantaggio dell'acquirente nel possesso del bene, è una presunzione semplice, e come tale può essere superata in tutti i casi in cui l'acquirente sia...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3102 del 4 marzo 2002
«Quando le norme (nella specie, quelle relative agli effetti della simulazione), facciano riferimento alla buona fede senza nulla dire in ordine a ciò che vale ad integrarla o ad escluderla, ovvero a soggetto tenuto a provarne l'esistenza o ad...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6648 del 22 maggio 2000
«Il principio della presunzione di buona fede ha portata generale non limitata all'istituto del possesso in relazione al quale è enunciato. La presunzione in questione non è vinta dall'allegazione del mero sospetto di una situazione illegittima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1131 del 29 gennaio 1993
«La buona fede nel possesso è presunta solo quando si tratti di giustificarne gli effetti, non quando si controverta sulla legittimità del comportamento acquisitivo del possesso, dovendo in tal caso essere provata da chi la invoca. Ne segue che, in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8918 del 20 agosto 1991
«A differenza dell'art. 701 del c.c. abrogato, che esigeva, per la sussistenza del possesso di buona fede, il concorso di tre elementi, e cioè l' animus rem sibi habendi, un titolo - anche viziato - idoneo, in astratto, a trasferire il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5429 del 13 dicembre 1977
«La presunzione di buona fede, di cui all'art. 1147 c.c., non è applicabile alla detenzione qualificata, in quanto il detentore è consapevole che il suo rapporto fisico con la cosa deriva da altri che ne ha il possesso.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4413 del 15 ottobre 1977
«La qualifica di possessore di mala fede non può essere ritenuta implicita nella circostanza che il possessore sia stato dichiarato occupante abusivo dei terreni rivendicati con sentenza passata in giudicato, poiché l'esclusione di un titolo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2178 del 12 giugno 1976
«La buona fede nel possesso dell'acquirente a non domino di bene mobile va presunta, ai sensi dell'art. 1147 c.c., con la conseguenza che spetta a chi rivendichi il bene, al fine di escludere in favore del possessore gli effetti di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7536 del 30 marzo 2006
«Il principio della presunzione di buona fede (art. 1148 c.c.), non limitato all'istituto del possesso di beni, ha portata generale, rilevando, in ambito contrattuale, nell'adempimento del debitore e nell'accettazione dell'adempimento da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3315 del 4 giugno 1985
«Il possesso di un bene, che sia stato acquisito in forza di un contratto poi dichiarato nullo, resta soggetto ai principi generali fissati dagli artt. 1147 e 1148 c.c., con la conseguenza che, ove sussista la buona fede (da presumersi) alla data...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1446 del 19 febbraio 1985
«La buona fede, che qualifica il possesso idoneo ex art. 1148 c.c. a determinare l'acquisto dei frutti della cosa posseduta fino al giorno della domanda giudiziale di restituzione, da una parte si presume ( ex art. 1147, terzo comma, c.c.)...»