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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16982 del 27 giugno 2018
«...del nuovo nucleo familiare; resta salva, peraltro, la facoltà del coniuge richiedente l'assegno di provare che la convivenza di fatto non influisce "in melius" sulle proprie condizioni economiche e che i propri redditi rimangono inadeguati.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6660 del 15 maggio 2001
«Nella disciplina dettata dall'art. 5 della legge 898/70, come modificato dall'art. 10 della legge 74/87, l'assegno di divorzio si configura con natura eminentemente assistenziale essendone condizionata l'attribuzione alla specifica circostanza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 317 del 15 gennaio 1998
«...contributo personale ed economico dato da ciascuno alla conduzione familiare ed alla formazione del patrimonio di ciascuno o di quello comune, reddito di entrambi, durata del matrimonio), con riguardo al momento della pronuncia di divorzio.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4809 del 13 maggio 1998
«...familiare ed alla formazione del patrimonio nel periodo matrimoniale; reddito di entrambi; durata del rapporto di coniugio) destinati ad operare solo se l'accertamento della predetta (ed unica) circostanza attributiva risulti di segno positivo.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13060 del 9 settembre 2002
«In tema di assegno di divorzio, il criterio delle “ragioni della decisione”, previsto dall'art. 5 della legge n. 898 del 1970, postula una indagine sulla responsabilità del fallimento del matrimonio in un prospettiva comprendente l'intero periodo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10210 del 16 maggio 2005
«Con riguardo alla quantificazione dell'assegno di divorzio, deve escludersi la necessità di una puntuale considerazione, da parte del giudice che dia adeguata giustificazione della propria decisione, di tutti, contemporaneamente, i parametri di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2932 del 19 marzo 1991
«...casa familiare a titolo di contributo per il mantenimento del figlio ed a titolo di assegno divorzile, in quanto il sistema di individuazione e di aggiornamento dell'equo canone rende certa e facilmente valutabile monetariamente l'obbligazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15055 del 22 novembre 2000
«In tema di assegno di divorzio, il criterio delle «ragioni della decisione» previsto dall'art. 5 della legge n. 898 del 1970 se per un verso postula una indagine sulla responsabilità del fallimento del matrimonio in una prospettiva comprendente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5874 del 17 novembre 1981
«Pertanto, nella nozione di contributo dato da ciascuno dei coniugi alla conduzione familiare e alla formazione del patrimonio di entrambi deve comprendersi non solo quello fornito nel periodo di convivenza coniugale, ma anche quello prestato in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14004 del 27 settembre 2002
«...personale ed economico dato da ciascuno alla conduzione familiare ed alla formazione del patrimonio di ognuno e di quello comune, del reddito di entrambi, valutandosi tutti i suddetti elementi anche in rapporto alla durata del matrimonio.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16789 del 17 luglio 2009
«...non potendo la sussistenza di tale diritto essere fatta dipendere dalla volontà dell'obbligato, e dovendo la costituzione del nuovo nucleo familiare essere valutata ai fini della determinazione dell'importo dell'assegno dovuto all'ex coniuge.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5434 del 29 febbraio 2008
«I profili di responsabilità civile derivanti dalle violazioni del diritto all'unità familiare non sono d'altronde incompatibili con l'obbligo di contribuzione assistenziale, che fonda la sua ragione proprio nel rapporto coniugale che è alla base...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6215 del 28 giugno 1994
«...delle condizioni reddituali e patrimoniali dei coniugi, poiché a questo esso va direttamente ragguagliato, così da assicurare ai figli lo stesso tenore di vita che avrebbero goduto se la disgregazione del nucleo familiare non si fosse verificata.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4620 del 26 aprile 1991
«In tema di divorzio, l'art. 6 sesto comma della L. 1 dicembre 1970, n. 898, nel testo introdotto dall'art. 11 della L. 6 marzo 1987, n. 74, il quale contempla la possibilità di attribuire l'abitazione della casa familiare, oltre che al genitore...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6559 del 17 luglio 1997
«La norma eccezionale di cui all'art. 6 della legge n. 898 del 1970, modificato dall'art. 11 della legge 6 marzo 1987, n. 74, che consente il sacrificio della posizione del coniuge titolare dei diritti reali o personali sull'immobile adibito ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13736 del 18 settembre 2003
«Come per tutti i provvedimenti conseguenti alla pronuncia di separazione o di divorzio, anche per l'assegnazione della casa familiare vale il principio generale della modificabilità in ogni tempo per fatti sopravvenuti: tale intrinseca...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10222 del 28 aprile 2010
«Come per tutti i provvedimenti conseguenti alla pronuncia di separazione o di divorzio, anche per l'assegnazione della casa familiare vale il principio generale della modificabilità in ogni tempo per fatti sopravvenuti, non essendo a ciò ostativa...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18287 del 11 luglio 2018
«...in concreto di un livello reddituale adeguato al contributo fornito nella realizzazione della vita familiare, in particolare tenendo conto delle aspettative professionali sacrificate. (Cassa con rinvio, CORTE D'APPELLO BOLOGNA, 15/06/2017).»
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Corte costituzionale, sentenza n. 373 del 14 novembre 2008
«Infatti, mentre l'obbligo di mantenimento è espressione del dovere di solidarietà familiare sancito dall'art. [[n30cost]] Cost. ed assolve la funzione di consentire il pieno sviluppo della personalità dei figli, l'obbligo alimentare sussiste,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2537 del 30 gennaio 2020
«In tema di violazione degli obblighi di assistenza familiare, l'omesso versamento dei mezzi di sussistenza ai discendenti di età minore è configurabile anche in mancanza di un valido provvedimento giudiziale di separazione, in quanto l'obbligo...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 29264 del 7 ottobre 2022
«...sociale, che sono finalizzati ad assicurare sostegno al reddito, restando in ogni caso ferma solo l'obbligazione alimentare, da azionarsi nell'ambito familiare per supplire a ogni più essenziale esigenza di vita dell'individuo bisognoso.»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 29865 del 12 ottobre 2022
«...del nuovo nucleo familiare; resta salva, peraltro, la facoltà del coniuge richiedente l'assegno di provare che la convivenza di fatto non influisce in melius sulle proprie condizioni economiche e che i propri redditi rimangono inadeguati.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 27599 del 21 settembre 2022
«In materia di quantificazione dell'assegno di mantenimento a seguito della separazione dei coniugi, deve attribuirsi rilievo anche all'assegnazione della casa familiare che, pur essendo finalizzata alla tutela della prole e del suo interesse a...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 11012 del 26 aprile 2021
«Posto che gli accordi tra i coniugi che fissano il regime giuridico-patrimoniale in vista di un futuro ed eventuale divorzio sono nulli per illiceità della causa, il giudice del divorzio deve accertare se la rendita vitalizia, costituita da un...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18641 del 9 giugno 2022
«In tema di scioglimento della comunione legale, in caso di attribuzione, in sede di divisione, dell'immobile adibito a casa familiare in proprietà esclusiva al coniuge che non era assegnatario dello stesso quale casa coniugale, né affidatario...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 20858 del 21 luglio 2021
«In materia di quantificazione dell'assegno di mantenimento a seguito della separazione dei coniugi, deve attribuirsi rilievo anche all'assegnazione della casa familiare che, pur essendo finalizzata alla tutela della prole e del suo interesse a...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 20452 del 24 giugno 2022
«In tema di divorzio, la revoca dell'assegnazione della casa familiare al coniuge beneficiario dell'assegno divorzile non giustifica l'automatico aumento di tale assegno, trattandosi di un provvedimento che ha come esclusivo presupposto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 31672 del 26 ottobre 2022
«...menzionato art. 580 c.c. - che, non essendo subordinata alla rimozione dello "status" di figlio altrui, consente di conservare l'identità familiare ormai acquisita - e la "tutela piena" che deriverebbe dall'accertamento giuridico della filiazione.»