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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 17650 del 14 aprile 2003
«...di costi sostenuti dall'amministrazione penitenziaria ontologicamente distinti dalle spese del procedimento, che si riferiscono all'attività dell'Autorità giudiziaria, per le quali vige il principio di irripetibilità stabilito dall'art. 445 c.p.p.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21088 del 5 maggio 2004
«Ai fini della legittimità della lettura e acquisizione al fascicolo del dibattimento delle sommarie dichiarazioni rese alla polizia giudiziaria nel corso delle indagini preliminari da persone che non siano poi comparse al dibattimento in quanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32304 del 31 luglio 2003
«La validità della sentenza di condanna come solo ed unico titolo sulla base del quale l'amministrazione giudiziaria può agire per il recupero delle spese di giustizia non viene meno nell'eventualità che la medesima sentenza non contenga la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15344 del 6 luglio 2006
«Per i ricorsi relativi al rapporto di impiego degli impiegati dipendenti da pubbliche amministrazioni era prevista - anteriormente all'entrata in vigore delle nuove regole di riparto della giurisdizione dettate dall'art. 63 del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 489 del 20 gennaio 1998
«...dell'art. 5, comma secondo, della legge n. 1034 del 1971 (che attribuisce alla detta autorità giudiziaria tutte le questioni «concernenti indennità, canoni ed altri corrispettivi relativi a rapporti di concessione di beni o servizi pubblici»).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5991 del 17 novembre 1979
«Il comportamento delle parti e dei difensori nel giudizio è disciplinato dalla legge (artt. 88, 89 c.p.c.) in quanto nell'interesse superiore della giustizia e in quello particolare dei contendenti, la lite giudiziaria deve svolgersi correttamente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8717 del 7 maggio 2004
«La circostanza che la prima norma concerna tutte le cause di competenza del giudice di pace il cui valore non eccede i due milioni di lire (nella formulazione originaria della norma), e la seconda solo quelle di valore superiore per le quali il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4769 del 27 febbraio 2014
«Il credito costituito dal compenso in favore dell'amministratore di società, anche se di nomina giudiziaria, non è assistito dal privilegio generale di cui all'art. 2751 bis, n. 2, cod. civ., atteso che egli non fornisce una prestazione d'opera...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8635 del 24 settembre 1996
«L'elemento distintivo significante tra il reato previsto dall'art. 622 c.p., rivelazione di segreto professionale, ed il reato di rivelazione di segreti d'ufficio di cui all'art. 326 c.p. - la cui differenza pure è possibile cogliere in base alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3305 del 17 aprile 1997
«In relazione alla regola di cui all'art. 2384, primo comma, c.c., secondo cui gli amministratori della società per azioni che hanno la rappresentanza della società hanno il potere di agire e resistere in giudizio per le materie che rientrano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22010 del 19 ottobre 2007
«...da un lato l'impugnabilità ai sensi dell'art. 111 Cost. e, dall'altro, la non revocabilità da parte dell'autorità giudiziaria che lo ha emesso, la quale ha consumato, con l'adozione del medesimo, il proprio potere decisionale al riguardo.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12463 del 10 novembre 1999
«Il suddetto procedimento è, tuttavia, dalla legge previsto come applicabile anche a taluni rapporti di natura processuale (come la tutela, la custodia e l'amministrazione giudiziaria dei beni immobili esecutati o assoggettati a sequestro, la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4650 del 2 marzo 2006
«Con riguardo alla vendita con incanto di immobili appartenenti all'attivo fallimentare, ove il giudice dell'esecuzione abbia disposto l'amministrazione giudiziaria dei beni staggiti dopo aver esperito negativamente il percorso della vendita con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18066 del 9 settembre 2005
«In tema di procedure concorsuali, nel caso in cui un'impresa in amministrazione controllata venga sottoposta a liquidazione coatta amministrativa, quest'ultima procedura, in quanto strumentale alla liquidazione dell'impresa, é incompatibile con la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1513 del 2 febbraio 2001
«...contro un'amministrazione dello Stato dev'essere fatta presso l'ufficio dell'Avvocatura dello Stato nel cui distretto ha sede l'autorità giudiziaria innanzi al quale è portata la causa, è applicabile anche nei processi dinanzi al giudice di pace.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16453 del 15 luglio 2009
«In tema di espropriazione immobiliare, l'art. 591 c.p.c. rimette al prudente apprezzamento del giudice dell'esecuzione l'alternativa tra l'incanto successivo (in ribasso), finalizzato alla ricerca di una liquidazione il più rapida possibile, e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 27148 del 19 dicembre 2006
«L'amministrazione giudiziaria dell'immobile è prevista dall'art. 591 c.p.c. come alternativa rispetto ad un incanto successivo al ribasso è rimessa alla decisione del giudice dell'esecuzione, a prescindere da una espressa domanda dei creditori...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 24290 del 4 giugno 2003
«Tale interpretazione estensiva del concetto di danno grave alla persona, mediante l'inclusione dei diritti inviolabili, impone una più attenta e penetrante indagine giudiziaria, diretta a circoscrivere la sfera di azione della esimente ai soli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1895 del 27 febbraio 1997
«La mera adesione del singolo avvocato o procuratore legale alla astensione collettiva dell'attività giudiziaria decisa dai competenti organismi associativi della categoria, costituisce esercizio di facoltà connessa al valore, costituzionalmente...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2600 del 26 gennaio 2004
«Nel delitto di violazione di sigilli, di cui all'art. 349 c.p., la finalità di assicurare la conservazione della cosa ricomprende anche la interdizione all'uso, atteso che oggetto giuridico del reato è la tutela della intangibilità della cosa che...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9394 del 4 settembre 1992
«La norma di cui all'art. 349 c.p. (violazione di sigilli) si riferisce non solo agli ordini dati dall'autorità giudiziaria di apposizione di sigilli, ma anche a quelli emessi da qualunque pubblica autorità che abbia il potere di intervenire nei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5499 del 28 maggio 1985
«Non risponde di omessa denuncia di reato, ai sensi dell'art. 361, comma primo, c.p., il sindaco che ometta di portare a conoscenza dell'Autorità giudiziaria il contenuto delle domande di sanatoria per abusi edilizi pervenute all'Amministrazione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37016 del 26 settembre 2003
«...nel caso in cui, anche prima del giudizio, intervenga la spontanea “ritrattazione” dell'incolpazione, trattandosi di un post factum rispetto ad un reato che si è già perfezionato con la presentazione della denuncia alla polizia giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4062 del 30 marzo 1999
«Il consulente tecnico del pubblico ministero - incaricato del compito di eseguire accertamenti integrativi delle indagini di polizia giudiziaria (nella specie volte al controllo del funzionamento di una clinica privata) -, sia per l'investitura...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27699 del 20 maggio 2010
«L'art. 29, D.P.R. n. 380/2001 deve essere letto in correlazione con il precedente art. 23, il quale dispone che la D.I.A. deve essere accompagnata da una relazione del progettista «che asseveri la conformità delle opere da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24171 del 25 ottobre 2013
«...rientrassero nell'ambito degli atti necessitanti dell'apposita autorizzazione giudiziaria la demolizione di un'autovettura di nessun valore commerciale caduta in successione, come l'appropriazione del vestiario del "de cuius" di valore minimale).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6113 del 25 maggio 1994
«La refrattarietà del soggetto passivo ad intimorirsi, la sua mancanza di soggezione e perfino la sua decisione di denunziare subito il tentativo subito all'autorità giudiziaria, non escludono la sussistenza del reato. È sufficiente che la condotta...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1252 del 20 gennaio 2004
«...personale, posto che le rispettive fattispecie incriminatrici tutelano beni diversi, quali sono l'imparzialità ed il buon andamento della pubblica amministrazione per un verso, e il buon funzionamento dell'attività giudiziaria per l'altro.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10490 del 23 novembre 1984
«...violenza o minaccia adoperata per procurarsi l'evasione rientra nella previsione generica dei reati di percosse e di lesioni e qualifica come aggravato il reato di evasione, che ha il fine di salvaguardare la decisione dell'autorità giudiziaria.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33724 del 16 settembre 2010
«Il coadiutore giudiziario nominato nell'ambito di una procedura di amministrazione giudiziaria è pubblico ufficiale in quanto svolge, su specifica autorizzazione del giudice e unitamente all'amministratore giudiziario, una qualificata funzione di...»