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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2201 del 20 gennaio 2014
«In caso di reato continuato, valendo, in mancanza di tassative esclusioni, il principio della unitarietà, la valutazione in ordine alla sussistenza o meno dell'aggravante del danno di rilevante gravità deve essere operata con riferimento non al...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18983 del 30 aprile 2013
«La notifica all'imputato dell'ordine di esecuzione della pena è irrilevante ai fini della configurabilità dell'aggravante di cui all'art. 61 n. 67 cod.pen., essendo a tal fine sufficiente che egli sia consapevole di essere ricercato per un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3369 del 23 gennaio 2013
«Agli effetti della circostanza aggravante di cui all'art. 61, comma primo, n. 7, cod. pen., l'entità del danno patrimoniale dev'essere valutata con riferimento al momento in cui il reato è stato commesso, e, pertanto, la sua diminuzione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29 del 3 gennaio 2005
«In tema di circostanze aggravanti comuni, ai fini della contestazione dell'ipotesi di cui all'art. 61, n. 7 c.p. (l'avere cagionato un danno patrimoniale di rilevante gravità) non è sufficiente la mera indicazione nel capo d'imputazione (nella...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10811 del 21 ottobre 2000
«In tema di reato continuato, l'esclusione, a determinati fini, del carattere unitario (in senso normativo) dell'illecito deve essere specificamente prevista dalla legge, valendo in mancanza di tassative esclusioni, il principio della unitarietà....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10130 del 11 agosto 1999
«Poiché i delitti di falso in scrittura privata tutelano, non solo la fiducia e la sicurezza nella circolazione dei titoli, ma anche gli specifici interessi patrimoniali che gli stessi incorporano, sono ad essi applicabili le circostanze -...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6501 del 28 aprile 1989
«Il principio, secondo cui non è applicabile la circostanza aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità al reato di falsità in atto pubblico, non è estensibile al reato di falso in scrittura privata, poiché tale reato può essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8098 del 18 luglio 1988
«In tema di applicazione della circostanza aggravante del danno patrimoniale di rilevante gravità il riferimento alle condizioni economico-finanziarie del soggetto passivo del reato è ammissibile e rilevante solo quando, accertato che il danno...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6294 del 16 maggio 1987
«In tema di circostanze aggravanti per delitti contro il patrimonio e di cui all'art. 61 n. 7 c.p., la rilevanza del danno deve essere valutata sotto il profilo oggettivo, costituendo la capacità economica del danneggiato soltanto un elemento di...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 22 marzo 1969
«Se pur si debba ritenere che i «delitti determinati da motivi di lucro», cui è applicabile la circostanza aggravante prevista dall'art. 61, n. 7, c.p., possano essere tali anche in concreto, deve escludersi l'applicabilità della suddetta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5966 del 10 febbraio 2015
«Non è configurabile l'aggravante dell'abuso di poteri e violazione di doveri pubblici, quando la condotta posta in essere dall'imputato, pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio, esula da qualsiasi dimensione di servizio, e la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20039 del 20 maggio 2011
«La circostanza aggravante dell'essere il fatto commesso con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio è configurabile nel caso di reato ascrivibile a un dipendente dell'amministrazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 20308 del 21 maggio 2008
«Rientra tra i provvedimenti legalmente dati per ragioni di giustizia e di sicurezza pubblica, la cui inosservanza integra il reato previsto dall'art. 650 c.p., anche l'invito rivolto a un soggetto ricercato da un'autorità di polizia a recarsi...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9334 del 21 settembre 1988
«In tema di aggravante dell'abuso dei poteri o della violazione dei doveri inerenti alla qualità di ministro di un culto, non è necessario che il reato sia commesso nella sfera tipica e ristretta delle funzioni e dei servizi propri del ministero...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9209 del 13 settembre 1988
«L'aggravante di aver commesso il fatto con abuso dei poteri o con violazione dei doveri inerenti a una pubblica funzione o a un pubblico servizio è configurabile anche quando il pubblico ufficiale abbia agito fuori dell'ambito delle sue funzioni,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12930 del 5 aprile 2012
«Il delitto di resistenza a pubblico ufficiale assorbe soltanto quel minimo di violenza che si concretizza nella resistenza opposta al pubblico ufficiale che sta compiendo un atto del proprio ufficio, non anche gli ulteriori atti violenti che,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19669 del 16 maggio 2008
«L'aggravante di cui all'art. 61, n. 10 c.p. (l'aver commesso il fatto contro un pubblico ufficiale) non è configurabile il relazione al delitto di lesioni personali volontarie commesso in concorso con il delitto di resistenza a pubblico ufficiale,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8290 del 12 agosto 1986
«Per la sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 61, n. 10 c.p. e in particolare per ritenere che il fatto sia stato commesso nell'atto in cui il pubblico ufficiale esercita la funzione, basta un semplice rapporto di contestualità o di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7317 del 18 febbraio 2015
«Ai fini dell'aggravante dell'abuso di relazioni di prestazione d'opera di cui all'art. 61 n. 11 cod. pen. è irrilevante che l'imputato non sia più alle dipendenze della persona offesa, qualora sia stato agevolato per la commissione del reato dalle...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14651 del 28 marzo 2013
«La nozione di abuso di relazione di prestazione d'opera, previsto come aggravante dall'art. 61 n. 11 c.p., si applica a tutti i rapporti giuridici che comportino l'obbligo di un "facere", bastando che tra le parti vi sia un rapporto di fiducia che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15463 del 23 aprile 2012
«Nel caso in cui il reato di truffa venga commesso ricorrendo all'artificio della costituzione di uno studio professionale in apparenza legittimamente operante, cui i clienti si siano affidati con minorata cautela, è configurabile la circostanza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14837 del 16 aprile 2010
«La circostanza aggravante comune prevista dall'art. 61, n. 11 c.p. è compatibile con il reato di violenza sessuale in quanto la condotta di abuso di autorità, contemplata dall'art. 609 bis c.p., non è ricompresa nella predetta aggravante....»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 19572 del 7 giugno 2006
«Ai fini della sussistenza dell'aggravante di cui all'art. 61 n. 11 c.p. non è necessario che il rapporto di prestazione d'opera intercorra direttamente tra l'autore del fatto e il soggetto passivo del reato, ma è sufficiente che il colpevole se ne...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 44868 del 18 novembre 2004
«In tema di circostanze aggravanti comuni, in relazione all'ipotesi di cui all'art. 61, n.11 c.p., il termine «ufficio» cui fa riferimento la disposizione, va inteso tanto nel suo senso soggettivo, come esercizio di mansioni da parte dell'agente,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 895 del 16 gennaio 2004
«La nozione di abuso di relazione di prestazione d'opera, previsto come aggravante dall'art. 61, n. 11 c.p., si applica a tutti i rapporti giuridici che comportino l'obbligo di un facere, bastando che tra le parti vi sia un rapporto di fiducia che...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 45742 del 26 novembre 2003
«L'abuso di relazioni di autorità, previsto come circostanza aggravante dall'art. 61 n.11 c.p., riguarda principalmente l'autorità privata e presuppone l'esistenza di un rapporto di dipendenza tra il soggetto passivo ed il soggetto attivo del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 21875 del 30 maggio 2001
«La circostanza aggravante dell'abuso di relazione di coabitazione è configurabile anche se, prima dell'esecuzione dell'illecito, lo stato di coabitazione sia cessato per la morte del coabitante, atteso che la ratio legis è quella di punire più...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24011 del 23 giugno 2010
«Ai fini della configurabilità della circostanza aggravante di cui all'art. 61, n. 11- bis, c.p. (ossia, " l'avere il colpevole commesso il fatto mentre si trova illegalmente sul territorio nazionale"), introdotta dall'art. 1, comma primo, lett....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4401 del 31 marzo 1990
«L'attenuante di cui all'art. 62, n. 1, c.p. non ricorre quando il movente del fatto, pur prestandosi ad una generica valutazione positiva sul piano della comune coscienza etica e della solidarietà sociale, non si presenti con caratteri di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 25119 del 2 luglio 2010
«È configurabile la circostanza attenuante della provocazione nel fatto, imputabile alla vittima del reato di tentato omicidio, di avere cagionato con un morso il distacco dell'orecchio dell'avversario, nel corso di un litigio avvenuto circa tre...»