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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7695 del 7 giugno 2000
«L'art. 75 del c.p.p. del 1988 regola il rapporto tra azione civile e azione penale in modo diverso dal testo dell'art. 24 del codice previgente, richiedendo, quale presupposto della sospensione necessaria del processo civile, la possibilità della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7961 del 10 giugno 2000
«Quando il ricorso per cassazione è proposto da una società di capitali, l'atto in forza del quale il sottoscrittore agisce come legale rappresentante della società non deve essere depositato insieme col ricorso, a pena di improcedibilità ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8480 del 22 giugno 2000
«La condanna generica al risarcimento dei danni pronunciata dal giudice penale si concreta in una sentenza meramente dichiarativa, che presuppone l'accertamento della potenziale capacità lesiva del fatto dannoso e della probabile esistenza di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11180 del 22 agosto 2001
«L'onere di produrre la sentenza di cassazione nel giudizio di rinvio, non grava a pena di decadenza sulla parte che ha riassunto la causa, con la conseguenza che il suo mancato rispetto ad opera di quest'ultima non determina l'improcedibilità del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12357 del 9 ottobre 2001
«In tema di prescrizione del diritto al risarcimento del danno derivante da fatto illecito, la previsione dell'art. 2947 c.c. (secondo il quale, se il fatto è previsto dalla legge come reato, e per il reato stesso è prevista una prescrizione più...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13682 del 5 novembre 2001
«Ai sensi degli artt. 295 c.p.c., 75 c.p.p., 211 disp. att. c.p.c., fuori dal caso in cui i giudizi di danno possono proseguire davanti al giudice civile ai sensi dell'art. 75, secondo comma c.p.p., negli altri casi, il processo può essere sospeso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2293 del 16 febbraio 2001
«L'eccesso di potere giurisdizionale in cui siano incorsi gli arbitri, traducendosi in un vizio del lodo che ne comporta la nullità (ex art. 829, primo comma, numero 4, c.p.c.), deve essere dedotto, come motivo di impugnazione, dinanzi alla corte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3006 del 2 marzo 2001
«La sentenza penale di assoluzione per avere il giudice escluso il nesso di causalità materiale tra condotta ed evento preclude l'azione civile per il risarcimento del danno, non essendo consentito al giudice civile ricostruire gli accadimenti in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4009 del 20 marzo 2001
«Per sottrarsi alla presunzione di rinuncia di cui all'art. 346 c.p.c., la parte vittoriosa in primo grado ha l'onere di riproporre, a pena di formazione del giudicato implicito, le domande e le eccezioni respinte o ritenute assorbite, manifestando...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5746 del 19 aprile 2001
«In materia di querela di falso, solo l'attenuazione delle pronunce accessorie di cui all'art. 226, secondo comma c.p.c. è subordinata al passaggio in giudicato della sentenza e non anche l'autorità di accertamento, negativo o positivo, del falso,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6754 del 16 maggio 2001
«In tema di rapporti fra azione civile ed azione penale, per il disposto dell'art. 75, comma terzo, c.p.p., se la prima è stata esercitata in sede civile nei confronti dell'imputato dopo la costituzione di parte civile nel giudizio penale, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7510 del 4 giugno 2001
«Nel rito ordinario, conformemente al disposto dell'art. 163 c.p.c., richiamato dall'art. 342, primo comma, mirante a salvaguardare le esigenze di celerità del processo e a consentire completa instaurazione del contraddittorio, la produzione di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9912 del 20 luglio 2001
«L'opposizione alla cartella esattoriale emessa per la riscossione di una sanzione amministrativa, fondata sul difetto di elementi idonei ad identificare il titolo di pagamento e per mancato rispetto delle modalità della notifica, ai sensi degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10414 del 18 luglio 2002
«Qualora il giudice penale abbia erroneamente dichiarato estinto per amnistia un reato che già sia estinto ope legis per prescrizione, la pronuncia non è vincolante nel giudizio civile; pertanto, la prescrizione dell'azione di danni non decorre...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10722 del 22 luglio 2002
«La norma di cui all'art. 369, secondo comma, n. 3, c.p.c., nel sancire, a carico del ricorrente, l'onere del deposito, unitamente al ricorso per cassazione, della procura speciale al difensore conferita con atto separato, sanziona, a pena di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12240 del 19 agosto 2002
«Il termine di venti giorni per il deposito del ricorso per cassazione — fissato, a pena di improcedibilità, dall'art. 369 c.p.c. — decorre, nel caso in cui esso risulti proposto contro due o più parti, dalla data dell'ultima notificazione eseguita...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12536 del 26 agosto 2002
«In tema di liquidazione del compenso agli arbitri, lo speciale procedimento di liquidazione di cui all'art. 814 c.p.c. può essere legittimamente esperito qualora (e solo se) sia stato pronunciato un lodo a carattere definitivo (tale, cioè, da aver...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12816 del 3 settembre 2002
«Anche il ricorso per revocazione è soggetto, a pena di inammissibilità, alle stesse regole formali e sostanziali del ricorso per cassazione, tra le quali vi è il principio dell'autosufficienza proprio del ricorso per cassazione; ne discende che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14143 del 2 ottobre 2002
«A seguito della sentenza n. 459 del 2000 della Corte costituzionale, che ha dichiarato l'illegittimità, per contrasto con gli artt. 3 e 36 della Costituzione, dell'art. 22, trentaseiesimo comma, della legge 23 dicembre 1994, n. 724, nella parte in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14556 del 11 ottobre 2002
«In tema di depenalizzazione ed applicazione di sanzioni amministrative ai sensi della legge 24 novembre 1981, n. 689 (Modifiche al sistema penale), il disposto dell'art. 35, quarto comma, della stessa legge, che prescrive che il giudizio di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17825 del 13 dicembre 2002
«L'obbligazione risarcitoria scaturente dall'illecito aquiliano, normalmente soggetta alla prescrizione breve ex art. 2947 c.c., per effetto di una pronuncia di condanna generica al risarcimento del danno, emessa anche a seguito di procedimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 203 del 9 gennaio 2002
«L'ente pubblico proprietario di una strada extraurbana ha l'obbligo di mantenere in buono stato di manutenzione anche la zona non asfaltata, posta a livello tra i margini della carreggiata stradale e i limiti della sede stradale — definita...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5039 del 8 aprile 2002
«La sospensione necessaria nel giudizio civile è subordinata alla duplice condizione dell'avvenuto esercizio dell'azione penale e della rilevanza ed opponibilità dell'eventuale giudicato penale nel processo da sospendere, requisito, quest'ultimo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 750 del 23 gennaio 2002
«La proposizione della querela (ovvero la denuncia di un reato perseguibile d'ufficio) non è fonte di responsabilità per danni a carico del querelante, ai sensi dell'art. 2043 c.c., anche in caso di proscioglimento o di assoluzione del querelato,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9834 del 6 luglio 2002
«Il decreto di archiviazione emesso dal giudice penale ex art. 409 c.p.p., pur non rientrando tra i provvedimenti dotati di autorità di cosa giudicata e non costituendo vincolo in sede civile o amministrativa, può contenere elementi che, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11201 del 17 luglio 2003
«Il principio sancito dalla sentenza n. 471 del 2002 della Corte Costituzionale – che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale del combinato disposto dell'art. 149 c.p.c. e dell'art. 4, terzo comma, della legge 20 novembre 1982, n. 890, nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11343 del 21 luglio 2003
«In tema d'interpretazione degli atti processuali, la parte che censuri il significato attribuito dal giudice di merito deve dedurre la specifica violazione dei criteri di ermeneutica contrattuale di cui agli artt. 1362 c.c. e ss. (i quali hanno...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11480 del 24 luglio 2003
«Per la persona offesa dal reato in quanto tale e per il querelante, che non si siano costituiti parte civile, il procedimento penale non può essere definito come una “propria causa”; ad essi, pertanto, non può essere direttamente e personalmente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11910 del 7 agosto 2003
«Il termine annuale di impugnazione previsto dall'art. 327 c.p.c. (insuscettibile di sospensione feriale nelle controversie in materia di lavoro e previdenziali) è stabilito a pena di decadenza e decorre in ogni caso dalla pubblicazione della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12317 del 21 agosto 2003
«Nel rito del lavoro, il convenuto, rimasto contumace nel giudizio di primo grado, ben può nell'atto di appello contestare la fondatezza della domanda, nel rispetto delle disposizioni di cui agli artt. 434 e 437 c.p.c. La previsione dell'obbligo...»