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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15013 del 7 luglio 2011
«All'appalto di opera pubblica rimane estraneo un momento della "consegna" dell'opera (cosa come conosciuto, in generale, dagli artt. 1665 e 1667 cod. civ.), inteso come atto sostanzialmente unitario e tendenzialmente, istantaneo, il quale,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 106 del 4 gennaio 2011
«In tema di appalto, la previsione in contratto del diritto dell'appaltatore al pagamento di acconti da parte del committente e della periodica esigibilità di essi sulla base della constatazione, misurazione e contabilizzazione dei lavori eseguita...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12931 del 6 settembre 2002
«In tema di appalto, l'accettazione dell'opera da parte del committente è atto ontologicamente diverso da quelli della verifica e del collaudo, attesane la natura di vera e propria manifestazione di volontà negoziale, e da essa soltanto (che può...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7969 del 12 giugno 2000
«In tema di appalto, l'accettazione dell'opera, pur non liberando l'appaltatore per le difformità ed i vizi occulti dell'opera stessa, lo libera per quelli riconosciuti o riconoscibili in sede di verifica. (Nella specie è stata confermata la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 169 del 10 gennaio 1996
«Il principio che, salva inequivoca volontà contraria del committente, ricollega alla ricezione, senza riserve, della consegna dell'opera eseguita dall'appaltatore la presunzione di tacita accettazione, la quale, implicando rinuncia del committente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21599 del 21 ottobre 2010
«In tema di appalto, il diritto dell'appaltatore al corrispettivo sorge con l'accettazione dell'opera da parte del committente (art. 1665, ultimo comma, c.c.) e non già al momento stesso della stipulazione del contratto. Ne consegue che, ove...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11594 del 22 giugno 2004
«In tema di appalto, mentre la somma liquidata a favore del committente per la eliminazione dei vizi e difformità dell'opera — a titolo di risarcimento del danno o anche di riduzione del prezzo di cui all'art. 1668 c.c. — ha ad oggetto un debito di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3782 del 29 marzo 2000
«Nei contratti d'appalto, il diritto dell'appaltatore al corrispettivo sorge non già al momento della stipulazione del contratto, ma solo dopo e a causa della esecuzione. Ne consegue che, ove l'appaltatore abbia ceduto il suo credito (futuro), e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10141 del 14 ottobre 1998
«In tema di contratto di appalto, il diritto dell'appaltatore al corrispettivo non sorge al momento della stipulazione del contratto, ma solo dopo e a causa dell'esecuzione (totale o parziale, secondo le specifiche previsioni) dei lavori; ne...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13132 del 9 settembre 2003
«In tema di appalto, la norma di cui all'art. 1666, comma secondo, c.c. si riferisce specificamente ai contratti relativi ad opere da eseguire per partite, nei quali sia la verifica, sia il pagamento, sia, infine, l'accettazione della (parte di)...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8752 del 18 agosto 1993
«L'appalto di opera da eseguire per partite ex art. 1666 c.c., che postula che l'opera sia scomponibile per volontà delle parti (esplicita o implicita) in frazioni, dotata ciascuna di una propria individualità, non è configurabile nel caso in cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11520 del 25 maggio 2011
«In tema di appalto, ai fini di cui all'art. 1667 c.c., non è necessaria una denuncia specifica ed analitica delle difformità e dei vizi dell'opera, tale da consentire l'individuazione di ogni anomalia di quest'ultima, essendo, per converso,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18402 del 19 agosto 2009
«In tema di appalto, la piena consapevolezza da parte dell'appaltatore dell'esistenza di vizi nell'opera appaltata e del loro carattere occulto agli occhi del committente, unitamente ad un comportamento reticente e di mala fede nei confronti di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14584 del 30 luglio 2004
«Con riguardo ai vizi dell'opera conosciuti o riconoscibili, il committente, che non abbia accettato l'opera medesima, non è tenuto ad alcun adempimento, a pena di decadenza, per far valere la garanzia dell'appaltatore, poiché, ai sensi dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6774 del 17 maggio 2001
«Il committente ha l'onere di provare di aver denunciato all'appaltatore i vizi dell'opera, non facilmente riconoscibili al momento della consegna, entro sessanta giorni dalla scoperta, costituendo tale denuncia una condizione dell'azione di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11854 del 8 settembre 2000
«L'accertamento dei vizi di un'opera appaltata da parte del direttore dei lavori nominato dal committente fa decorrere il termine perla denunzia da parte di questi all'appaltatore, il cui onere non è assolto se la contestazione è effettuata da...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4619 del 18 maggio 1996
«Nel contratto di appalto il termine per la denuncia dei vizi e delle difformità dell'opera ai sensi dell'art. 1667 c.c., nel caso in cui il committente sia un condominio, decorre dal momento in cui l'amministratore abbia acquisito un apprezzabile...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2110 del 27 febbraio 1991
«Qualora, nel giudizio promosso dal committente nei confronti dell'appaltatore, con azione di garanzia ai sensi degli artt. 1667 e 1668 c.c., venga disposta consulenza tecnica, su istanza anche del convenuto, o comunque con la sua adesione o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22344 del 21 ottobre 2009
«In tema di appalto, ai fini della garanzia per le difformità e i vizi dell'opera, il riconoscimento del vizio proveniente non dall'appaltatore ma da un subappaltatore, che non abbia operato in rappresentanza o su indicazione dell'appaltatore, non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5678 del 15 marzo 2006
«In tema di contratto d'appalto, il «riconoscimento di responsabilità» proveniente dal committente non costituisce autonoma fonte di obbligazione in ordine alla produzione di danni a terzi o alla loro ritardata riparazione, atteso che esso non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4925 del 8 marzo 2006
«In tema di danni, il risarcimento per equivalente costituisce un minus rispetto al risarcimento in forma specifica. Pertanto, qualora il danneggiato abbia domandato solo il risarcimento in quest'ultima forma, ai sensi del secondo comma...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1320 del 30 gennaio 2001
«L'impegno dell'appaltatore di eliminare i vizi dell'opera oggetto del contratto di appalto comporta l'assunzione di una nuova obbligazione, sempre di garanzia, diversa ed autonoma rispetto a quella originaria, svincolata dai termini di decadenza e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 664 del 25 gennaio 1999
«In tema di contratto d'appalto, il riconoscimento dei difetti dell'opera e la loro eliminazione da parte dell'appaltatore non comporta il riconoscimento della responsabilità per eventuali danni derivanti al committente dai vizi dell'opera e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 939 del 26 gennaio 1995
«Si ha molestia di fatto - contro la quale il locatore non è tenuto a garantire il conduttore, ai sensi del comma 2 dell'art. 1585 c.c. - qualora il pregiudizio al conduttore medesimo derivi da un atto illecito aquiliano del terzo, senza che venga...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14598 del 9 novembre 2000
«Il requisito di novità della prova per la sua ammissione in appello (art. 345 c.p.c., testo previgente) sussiste quando venga dedotto un mezzo di prova diverso da quello assunto in prime cure o allorché, pur trattandosi dello stesso mezzo di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6088 del 12 maggio 2000
«In tema di appalto gli errori del progetto fornito dal committente ricadono su quest'ultimo ed escludono la responsabilità dell'appaltatore solo quando questi si ponga, rispetto a quello, per espressa previsione contrattuale, come nudus...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1608 del 14 febbraio 2000
«La responsabilità extracontrattuale dell'appaltatore per gravi difetti riscontrati nell'opera, ancorché possa concorrere con quella di altri soggetti (nella specie opere di pavimentazione e impiantistica effettuate da ditte scelte dal committente)...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8075 del 26 luglio 1999
«L'appaltatore, anche quando è chiamato a realizzare un progetto altrui, è sempre tenuto a rispettare le regole dell'arte ed è soggetto a responsabilità anche in caso di ingerenza del committente; tale responsabilità con il conseguente obbligo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3520 del 23 aprile 1997
«Il principio, secondo cui l'appaltatore, anche quando sia chiamato a realizzare un progetto altrui sotto il controllo e la vigilanza di un tecnico designato dal committente (e salvo il caso eccezionale di esclusione contrattuale di ogni suo potere...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4366 del 27 febbraio 2006
«In tema di responsabilità conseguente a vizi o difformità dell'opera appaltata, l'attività del direttore dei lavori per conto del committente si concreta nell'alta sorveglianza delle opere, che, pur non richiedendo la presenza continua e...»