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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 3591 del 10 febbraio 2017
«L'ipotesi di revocazione di cui al n. 3) dell'art. 395 c.p.c. presuppone che un documento decisivo preesistente alla decisione impugnata, che la parte non abbia potuto a suo tempo produrre per causa di forza maggiore o per fatto dell'avversario,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3200 del 7 febbraio 2017
«In tema di revocazione, l’art. 395, n. 4, c.p.c. circoscrive la rilevanza e decisività dell'errore di fatto al solo caso in cui la decisione sia fondata sulla supposizione di un fatto la cui verità è incontrastabilmente esclusa ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11417 del 10 maggio 2017
«Nel processo del lavoro, il principio di non contestazione si applica anche ai diritti a prestazioni previdenziali, senza che rilevi il loro carattere indisponibile, dovendosi ritenere che la mancata contestazione operi in relazione alla prova dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13917 del 5 giugno 2017
«In tema di azione di nullità per illegittima apposizione del termine ad un contratto di lavoro, è inammissibile l’intervento litisconsortile di terzi, stipulanti autonomi contratti a termine con il medesimo datore di lavoro, in quanto manca un...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25472 del 26 ottobre 2017
«La conciliazione giudiziale prevista dagli artt. 185 e 420 c.p.c. è una convenzione non assimilabile ad un negozio di diritto privato puro e semplice, caratterizzandosi, strutturalmente, per il necessario intervento del giudice e per le formalità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14197 del 7 giugno 2017
«L'azione volta al riconoscimento della causa di servizio ed alla liquidazione dell'equo indennizzo ha per oggetto non la regolarità del procedimento, o l'illogicità o contraddittorietà delle determinazioni assunte dall'organo tecnico competente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13381 del 26 maggio 2017
«In sede esecutiva, al fine della corretta qualificazione della domanda occorre fare riferimento alla "causa petendi" ed al "petitum", che, nell'opposizione all'esecuzione, investono l'"an" della esecuzione, cioè il diritto del creditore di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3464 del 9 febbraio 2017
«In tema di opposizione a precetto, se la notifica è eseguita presso la cancelleria nonostante l’elezione di domicilio da parte del creditore procedente e quest’ultimo resta involontariamente contumace, trovano applicazione, da un lato, l’art. 327,...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 21692 del 19 settembre 2017
«In materia di opposizione a decreto ingiuntivo, l’opponente costituitosi tardivamente non può invocare la rimessione in termini per causa non imputabile, ove la relativa istanza sia basata sul ritardo con cui l’ufficiale giudiziario ha consegnato...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 411 del 11 gennaio 2017
«L’ordinanza di convalida di licenza o di sfratto per finita locazione, preclusa l’opposizione tardiva, acquista efficacia di cosa giudicata sostanziale non solo sull’esistenza della locazione, sulla qualità di locatore dell’intimante e di...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 14625 del 13 giugno 2017
«L’ordinanza di convalida di sfratto, ove erroneamente emessa malgrado l’opposizione dell’intimato, assume natura decisoria e contenuto sostanziale di sentenza, sicché è impugnabile con l’appello, potendo con tale atto l’intimato chiedere la...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 10678 del 3 maggio 2017
«Il giudice d’appello, qualora accerti la nullità dell’ordinanza di estinzione del procedimento per convalida di sfratto, adottata in primo grado per effetto dell’avvenuta sanatoria della morosità nel termine di grazia, non può rimettere la causa...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., ordinanza n. 18264 del 24 luglio 2017
«Nel rito del lavoro la scelta del foro competente operata dal ricorrente che agisce in sede cautelare "ante causam", in caso di esplicito accertamento della correttezza della scelta da parte del giudice o di mancata formulazione dell’eccezione o...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 4035 del 15 febbraio 2017
«La clausola compromissoria riferita genericamente alle controversie nascenti dal contratto cui essa inerisce va interpretata, in mancanza di espressa volontà contraria, nel senso che rientrano nella competenza arbitrale tutte e solo le...»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, ordinanza n. 17311 del 3 luglio 2018
«In tema di competenza territoriale derogabile, per la quale sussistano più criteri concorrenti (nella specie, quelli indicati negli artt. 18, 19 e 20 c.p.c., trattandosi di causa relativa a diritti di obbligazione), grava sul convenuto che...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 2144 del 29 gennaio 2018
«La preclusione alla proposizione del regolamento preventivo di giurisdizione, prevista dall'art. 41, comma 1, c.p.c. - che di regola si verifica, non al momento della pubblicazione del provvedimento decisorio nel merito in primo grado, ma da...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 13498 del 29 maggio 2018
«Poiché, ai fini della distribuzione dell'onere delle spese del processo tra le parti, essenziale criterio rivelatore della soccombenza è l'aver dato causa al giudizio, la soccombenza non è esclusa dalla circostanza che, una volta convenuta in...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 8346 del 4 aprile 2018
«In tema di spese processuali, dovendo trovare un adeguato supporto motivazionale il provvedimento di compensazione parziale o totale delle spese per "giusti motivi" ex art. 92 c.p.c., pur nel regime anteriore a quello introdotto dall'art. 2, comma...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 14911 del 8 giugno 2018
«La domanda di risarcimento del danno per responsabilità aggravata a norma dell'art. 96 c.p.c. può essere proposta per la prima volta anche all'udienza di precisazione delle conclusioni, senza che ciò determini alcun mutamento dell'oggetto e della...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11289 del 10 maggio 2018
«La corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato, che vincola il giudice ex art. 112 c.p.c., riguarda il "petitum" che va determinato con riferimento a quello che viene domandato nel contraddittorio sia in via principale che in via subordinata,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1539 del 22 gennaio 2018
«La differenza fra l'omessa pronuncia di cui all'art. 112 c.p.c. e l'omessa motivazione su un punto decisivo della controversia di cui all'art. 360, comma 1, n. 5, c.p.c., applicabile "ratione temporis", si coglie nel senso che, mentre nella prima...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10577 del 4 maggio 2018
«La domanda introduttiva di un giudizio relativo ad un diritto cd. eterodeterminato (nella specie diritto al risarcimento del danno da responsabilità medica) richiede – ai fini dell'individuazione dei fatti e degli elementi di diritto costituenti...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 13079 del 25 maggio 2018
«La mancanza nella citazione di tutti i requisiti indicati dall'art. 164, comma 1, c.p.c. e, quindi, di tutti gli elementi integranti la "vocatio in jus", non vale a sottrarla (anche se trattasi di citazione in appello) all'operatività dei...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 1058 del 17 gennaio 2018
«In tema di opposizione all'esecuzione, il termine per l'iscrizione della causa a ruolo nella fase di merito previsto dall'art. 616 c.p.c. è espressamente definito perentorio, con la conseguenza che l'omesso rispetto dello stesso determina...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11752 del 15 maggio 2018
«La parte che, in sede di ricorso per cassazione, deduca la nullità della consulenza tecnica d'ufficio causata dall'utilizzazione di documenti irritualmente prodotti, ha l'onere di specificare, a pena di inammissibilità dell'impugnazione, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 15220 del 12 giugno 2018
«In caso di declaratoria di inammissibilità del ricorso principale, il ricorso incidentale tardivo è inefficace ai sensi dell'art. 334, comma 2, c.p.c., con la conseguenza che la soccombenza va riferita alla sola parte ricorrente in via principale,...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 15196 del 12 giugno 2018
«Il giudizio di cassazione ha, per sua natura, la funzione di controllare la difformità della decisione del giudice di merito dalle norme e dai principi di diritto, sicché sono precluse non soltanto le domande nuove, ma anche nuove questioni di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 13312 del 28 maggio 2018
«Per soddisfare il requisito imposto dall'articolo 366, primo comma, n. 3), c.p.c. il ricorso per cassazione deve contenere la chiara esposizione dei fatti di causa, dalla quale devono risultare le posizioni processuali delle parti con...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 14426 del 5 giugno 2018
«La produzione di copia incompleta della sentenza impugnata è causa di improcedibilità del ricorso per cassazione ex art. 369 c.p.c. solo ove non consenta di dedurre con certezza l'oggetto della controversia e le ragioni poste a fondamento della...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 14929 del 8 giugno 2018
«L'inammissibilità della revocazione delle decisioni, anche della Corte di cassazione, ai sensi dell'art. 395, n. 4, c.p.c., per errore di fatto, qualora lo stesso abbia costituito un punto controverso oggetto della decisione, ricorre solo ove su...»