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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12768 del 29 marzo 2007
«La nullità derivante dall'omessa traduzione dell'avviso di conclusione delle indagini preliminari inviato all'indagato che ignori la lingua italiana è di ordine generale ma non assoluta (cosiddetta a regime intermedio) in quanto non concerne...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 164 del 10 gennaio 2001
«L'art. 416, comma 1, c.p.p., nella parte in cui prevede, a pena di nullità, che la richiesta di rinvio a giudizio debba essere preceduta dall'invito a comparire per rendere l'interrogatorio, rivolto alla persona sottoposta a indagini la quale...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 1455 del 3 giugno 1995
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale degli artt. 405 e 416 c.p.p., in relazione agli artt. 3 e 24 della Costituzione nella parte in cui non prevedono, rispettivamente per l'esercizio dell'azione penale e per il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9828 del 4 agosto 1999
«L'imputato, qualora lamenti l'inosservanza, da parte del pubblico ministero, dell'obbligo di trasmettere, con la richiesta di rinvio a giudizio, tutti gli atti d'indagine concernenti la posizione oggetto di detta richiesta (come sancito dalla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36009 del 4 ottobre 2001
«Non è abnorme il provvedimento del giudice dell'udienza preliminare che dichiari la nullità della richiesta di rinvio a giudizio, in virtù dell'imprecisa enunciazione del fatto contestato (ex art. 18 della legge 16 dicembre 1999, n. 479 che ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1488 del 7 luglio 1992
«Costituisce provvedimento abnorme, in quanto al di fuori dell'intero sistema processuale per la singolarità del suo contenuto, l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari che dichiara la nullità della richiesta di rinvio a giudizio, ex...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1998 del 29 agosto 1995
«Al privato danneggiato dal reato il codice di procedura penale assegna un potenziale ruolo processuale, con la possibilità di costituzione di parte civile, soltanto quando il procedimento sia pervenuto alla fase indicata dall'art. 79 c.p.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 37483 del 14 novembre 2006
«La conoscenza di un legittimo impedimento dell'imputato (quale, la detenzione sopravvenuta per altra causa) preclude la dichiarazione di contumacia, e solo ove l'imputato impedito esplicitamente consenta che l'udienza avvenga in sua assenza, o, se...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 22504 del 7 giugno 2002
«La rinuncia a comparire in udienza da parte del detenuto produce i suoi effetti indipendentemente dalla causa della detenzione, atteso che l'imputato detenuto nel caso in cui non voglia presenziare al dibattimento deve necessariamente esprimere in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11678 del 27 marzo 2012
«L'assoluta impossibilità a comparire derivante da infermità fisica, quale causa ostativa del giudizio contumaciale, non va intesa in senso esclusivamente meccanicistico, come impedimento materiale che risulti superiore a qualsiasi sforzo umano,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45659 del 30 dicembre 2010
«Non costituisce legittimo ed assoluto impedimento a partecipare al processo la necessità dell'imputato di sottoporsi ad un accertamento medico certificato come indifferibile a causa delle esigenze organizzative della struttura sanitaria presso cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44764 del 13 dicembre 2001
«In tema di impedimento a comparire, grava sull'imputato che abbia ricevuto regolare notifica del decreto di citazione per il giudizio, e che sia sottoposto all'obbligo di non allontanarsi senza autorizzazione dal territorio di un determinato...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 225 del 25 maggio 2001
«Nelle controversie relative a sovvenzioni da parte della pubblica amministrazione per la promozione di determinate attività economiche, il discrimine fondamentale per la individuazione del giudice fornito di giurisdizione va rapportato alle...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35469 del 12 settembre 2003
«Il legittimo impedimento del difensore, per integrare una causa necessaria di rinvio dell'udienza, deve implicare una assoluta impossibilità a comparire, cosicchè, quando l'impedimento allegato consista in un impegno professionale concomitante...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 44609 del 1 dicembre 2008
«L'impedimento del difensore per contemporaneo impegno professionale, quantunque tutelato dall'ordinamento con il riconoscimento del diritto al rinvio dell'udienza, non costituisce un'ipotesi d'impossibilità assoluta a partecipare all'attività...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10822 del 12 marzo 2009
«Il legittimo impedimento di uno solo dei due difensori di fiducia dell'imputato, non consentendo il rinvio dell'udienza ex art. 420 ter, comma quinto, c.p.p., non comporta in caso di erroneo accoglimento dell'istanza da parte del giudice la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20693 del 1 giugno 2010
«L'impedimento a comparire del difensore per contemporaneo impegno professionale si considera prontamente comunicato, e quindi costituisce causa di rinvio a nuova udienza, quando è posto alla cognizione del giudice con congruo anticipo e, cioè, in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 49759 del 20 dicembre 2012
«I soggetti inseriti nella struttura organizzativa e lavorativa di una società per azioni possono essere considerati pubblici ufficiali o incaricati di pubblico servizio, quando l'attività della società medesima sia disciplinata da una normativa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17218 del 3 marzo 2009
«Il potere di rappresentanza dell'imputato contumace da parte del difensore opera non solo nel corso delle udienze dibattimentali, ma anche nel caso di sospensione del dibattimento. (La Corte ha, in applicazione di tale principio, ritenuto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 45276 del 24 novembre 2003
«Il giudizio celebrato in contumacia nei confronti di imputato detenuto all'estero per reati colà commessi, la cui richiesta di presenziare al dibattimento sia stata respinta dalla competente autorità straniera, non essendone consentita...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30286 del 9 settembre 2002
«In caso di rifiuto dell'esame richiesto dal P.M. da parte dell'imputato è legittima la lettura dei verbali contenenti le dichiarazioni rese dal medesimo in sede di indagini preliminari, ai sensi dell'art. 513, comma 1, c.p.p., e l'espletamento di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12845 del 4 aprile 2002
«In tema di riesame, allorché sia stato disposto il rinvio a giudizio per il reato in ordine al quale è stata applicata una misura cautelare, non è preclusa la valutazione dei gravi indizi di colpevolezza da parte del tribunale investito della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19906 del 28 aprile 2004
«Qualora, essendo stato disposto il rinvio a giudizio dell'imputato dalla corte d'appello, in accoglimento di impugnazione proposta dal pubblico ministero avverso sentenza di non luogo a procedere pronunciata dal giudice per le indagini...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4861 del 13 marzo 1996
«Non è abnorme ma rientra, al contrario, nell'ambito di un potere che, in applicazione analogica dell'art. 521, comma 2, c.p.p., va riconosciuto anche al giudice dell'udienza preliminare, il provvedimento con il quale quest'ultimo, ritenuto che il...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6534 del 3 giugno 1998
«In tema di giudizio abbreviato, la circostanza che l'imputazione sia formulata in modo tale da non comportare, di per sè, l'applicabilità dell'ergastolo non implica necessariamente che, pur nell'assenza della necessità di integrazione probatoria...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12283 del 30 marzo 2005
«Il giudice dell'udienza preliminare, investito della richiesta del P.M. di rinvio a giudizio dell'imputato, non può emettere sentenza di non doversi procedere per la ritenuta sussistenza di una causa di non punibilità senza la previa fissazione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40049 del 28 ottobre 2008
«È inammissibile, per difetto di interesse concreto, il ricorso immediato per cassazione della parte civile, che sia diretto esclusivamente alla sostituzione della formula «perché il fatto non sussiste » con quella, corretta, «perché il fatto non...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 37954 del 20 ottobre 2011
«Nel caso in cui manchi un elemento costitutivo, di natura oggettiva, del reato contestato, l'assoluzione dell'imputato va deliberata con la formula «il fatto non sussiste», non con quella «il fatto non è previsto dalla legge come reato», che...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 41476 del 16 novembre 2005
«In tema di condanna alle spese nei giudizi di impugnazione, il giudice ha l'obbligo di condannare la parte civile al pagamento delle spese del processo, nel caso in cui l'impugnazione da questa proposta contro la sentenza di assoluzione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7836 del 16 giugno 1999
«Affinché la condotta di uno dei due coniugi possa integrare l'ipotesi criminosa prevista dall'art. 574 c.p., è necessario che il comportamento dell'agente porti a una globale sottrazione del minore alla vigilanza dell'altro, così da impedirgli la...»