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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9042 del 15 aprile 2010
«La domanda di arricchimento senza causa può essere proposta anche per la prima volta in appello, purchè prospettata sulla base delle medesime circostanze di fatto fatte valere in primo grado. (Nella specie, sulla base dei medesimi fatti, l'attore...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10168 del 26 maggio 2004
«La domanda di indennizzo per arricchimento senza causa integra, rispetto a quella di adempimento contrattuale originariamente formulata, una domanda nuova, come tale inammissibile nel giudizio di appello a norma dell'art. 345 c.p.c., in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7656 del 30 luglio 1990
«La disposizione dell'art. 345 secondo comma ultima parte c.p.c. che derogando al fondamentale principio del divieto di domande nuove in appello, autorizza la proponibilità di quelle aventi ad oggetto gli interessi, i frutti, gli accessori maturati...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10531 del 7 maggio 2013
«Il rilievo d'ufficio delle eccezioni in senso lato non è subordinato alla specifica e tempestiva allegazione della parte ed è ammissibile anche in appello, dovendosi ritenere sufficiente che i fatti risultino documentati "ex actis", in quanto il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5703 del 18 aprile 2001
«Il divieto posto dall'art. 345 c.p.c., nel testo novellato dall'art. 52 legge 1990/353, non opera nel caso di nuova eccezione basata su fatto sopravvenuto dopo lo scadere del termine per la sua deducibilità in primo grado; l'insussistenza, nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1370 del 21 gennaio 2013
«L'orientamento giurisprudenziale, consolidatosi dopo la sentenza delle Sezioni Unite della S.C. n. 8203 del 2005, secondo cui, nei giudizi instaurati dopo il 30 aprile 1995, con riguardo alla produzione di nuovi documenti in grado di appello, il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 511 del 15 gennaio 2004
«La produzione di documenti nel primo grado del giudizio non ne comporta la definitiva acquisizione al processo, restando la parte interessata, che abbia sottoposto tali documenti all'esame del giudice di prime cure, libera di non avvalersene nel...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21980 del 16 ottobre 2009
«In tema di giudizio di appello, l'art. 345, terzo comma, c.p.c., come modificato dalla L. 26 novembre 1990, n. 353, nell'escludere l'ammissibilità di nuovi mezzi di prova, ivi compresi i documenti, consente al giudice di ammettere, oltre alle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 773 del 7 febbraio 1986
«Il giuramento decisorio deve essere ammesso anche quando i fatti dedotti siano stati esclusi dalle risultanze di causa ed anche quando sia stato deferito per la prima volta in appello, sempre che i fatti per i quali è deferito abbiano il requisito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 627 del 14 gennaio 2008
«In caso, però, di mancata produzione dell'avviso di ricevimento, ed in assenza di attività difensiva da parte dell'intimato, il ricorso per cassazione è inammissibile, non essendo consentita la concessione di un termine per il deposito e non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 22900 del 30 ottobre 2007
«L'eccezione di litispendenza sollevata per la prima volta davanti la Corte di cassazione, senza che sia stata nei precedenti gradi del giudizio almeno allegata la pendenza dell'altro processo, è inammissibile. Infatti, se è vero che essa può...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13916 del 16 giugno 2006
«Il suo accertamento, pertanto, non costituisce patrimonio esclusivo delle parti, ma, mirando ad evitare la formazione di giudicati contrastanti, conformemente al principio del ne bis in idem, corrisponde ad un preciso interesse pubblico, sotteso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2829 del 26 febbraio 2002
«In tema di ammissibilità del ricorso per cassazione, qualora la pronuncia del giudice di merito abbia fatto applicazione di usi locali a lui noti, usi, peraltro, non direttamente a conoscenza del giudice di legittimità, è necessario, ove il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25234 del 14 dicembre 2010
«La morte dell'unico difensore della parte costituita, che intervenga nel corso del giudizio, determina automaticamente l'interruzione del processo, anche se il giudice e le altre parti non ne abbiano avuto conoscenza, e preclude ogni ulteriore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21122 del 5 agosto 2008
«Nel corso del giudizio di legittimità possono essere prodotti i documenti diretti ad evidenziare la cessazione della materia del contendere per fatti sopravvenuti alla proposizione del ricorso, tali da far venir meno l'interesse alla definizione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18129 del 13 settembre 2005
«Nella nullità della sentenza, ai sensi dell'art. 372 c.p.c., rientra — quale nullità propria o originaria — la nullità derivante da giudicato interno per inammissibilità del ricorso in appello, atteso che tale sentenza, decidendo nonostante il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11227 del 28 agosto 2000
«Questo, nel proporre ricorso per cassazione, aveva prodotto alcuni documenti aventi il fine di dimostrare che il timbro recava effettivamente il nome del cessato presidente, ma la sigla sotto di esso apposta apparteneva al vicepresidente,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 16777 del 10 agosto 2005
«Nel giudizio di cassazione promosso (nella specie, dal P.G. presso la Corte di cassazione) avverso la sentenza disciplinare del Consiglio superiore della magistratura, la produzione di documenti attestanti l'esistenza di un procedimento penale a...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15920 del 29 luglio 2005
«Nel giudizio di cassazione, i documenti miranti a dimostrare l'irregolare composizione, a causa della presenza nel collegio di un membro con mandato scaduto, del Consiglio di giustizia amministrativa per la Regione Siciliana in sede...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 9093 del 21 giugno 2002
«La produzione di atti e documenti di cui all'art. 372 c.p.c., riguardanti l'ammissibilità del ricorso per cassazione, da parte dell'intimato che abbia proposto tardivamente il controricorso, al quale i documenti siano stati allegati, è valida ed...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3736 del 28 marzo 2000
«Al fine di assicurare la garanzia del contraddittorio nella trattazione delle questioni relative all'ammissibilità del ricorso per cassazione — questioni che danno luogo ad una fase autonoma del processo comprendente una sia pur limitata attività...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10022 del 14 ottobre 1997
«In caso di decesso della parte costituita nel precedente giudizio di merito, colui il quale, in sede di giudizio di legittimità, abbia proposto ricorso assumendo di esserne l'erede deve provare, pena l'inammissibilità del gravame, la propria...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9692 del 22 aprile 2013
«In tema di giudizio di cassazione, poiché l'applicazione della disciplina di cui all'art. 110 c.p.c. non è espressamente esclusa per il processo di legittimità, né appare incompatibile con le forme proprie dello stesso, il soggetto che ivi intenda...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5885 del 9 maggio 2000
«Le questioni attinenti alla giurisdizione che vanno decise dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione sono, a norma dell'art. 374 c.p.c., esclusivamente quelle di cui agli artt. 360 n. 1 e 362 c.p.c. e la deduzione, come motivo di ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 869 del 1 febbraio 1988
«La cosiddetta competenza della Corte di cassazione a Sezioni Unite, ai sensi dell'art. 374, primo comma, c.p.c., riguarda motivi attinenti alla giurisdizione (art. 360, n. 1, stesso codice) espressamente proposti o rilevabili d'ufficio, non anche...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 288 del 11 gennaio 2006
«Difatti, pure se l'art. 375 c.p.c. non richiama espressamente l'ipotesi della improcedibilità del ricorso, questa stessa appare unificata con quella della inammissibilità nell'art. 138 disp. att. (secondo cui «il primo presidente della Corte...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 121 del 11 febbraio 1991
«L'inammissibilità del ricorso per cassazione proposto, per motivi diversi da quelli attinenti alla giurisdizione, avverso decisioni del giudice amministrativo può essere pronunciata in camera di consiglio, ai sensi dell'art. 375 c.p.c., (per cui...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3724 del 19 febbraio 2007
«Nel caso di regolamento di competenza, che sia stato assegnato alle Sezioni Unite, per essere stata prospettata una questione di giurisdizione, la relativa decisione va pronunciata in camera di consiglio, poiché anche l'esame di tale questione...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6703 del 21 marzo 2007
«Dato che tutta l'attività del giudice di legittimità è caratterizzata dalla funzione nomofilattica e che, ove siano dedotte questioni attinenti pretese fondate su fonti pattizie, il controllo della Corte di cassazione investe non soltanto il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8968 del 29 aprile 2005
«Qualora la Corte di cassazione rimetta gli atti al P.G., ai sensi dell'art. 138 disp. att. c.p.c., segnalando un'ipotesi di manifesta fondatezza del ricorso, e la necessità della trattazione di esso in udienza camerale, anche se il P.G. non...»