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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2056 del 19 settembre 1996
«In caso di opposizione all'archiviazione da parte della persona offesa, il Gip può emettere decreto di archiviazione de plano solo dopo aver esaminato ed adeguatamente motivato prima in ordine all'ammissibilità della richiesta, che è subordinata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1236 del 13 maggio 1999
«Allorché sia già in corso la fase della procedura camerale, successiva ad opposizione alla richiesta di archiviazione ex art. 410 c.p.p., è irrituale l'introduzione, da parte del pubblico ministero, di altra richiesta di archiviazione (relativa ad...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2174 del 16 luglio 1998
«Qualora, a seguito della opposizione della persona offesa dal reato, il Gip, fissata l'udienza camerale, abbia disposto un'indagine suppletiva, non può, dopo l'espletamento di tale indagine e in esito a nuova richiesta di archiviazione da parte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1695 del 13 maggio 1994
«L'elemento materiale caratterizzante il delitto di strage è rappresentato dal compimento di atti aventi, obiettivamente, l'idoneità a determinare pericolo per la vita e l'integrità fisica della collettività mediante violenza (evento di pericolo),...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1314 del 25 agosto 1993
«Anche in caso di reiterazione della richiesta di archiviazione dopo l'espletamento delle indagini supplettive disposte dal Gip in accoglimento della rituale opposizione della parte offesa, il P.M. che reiteri la richiesta è tenuto a darne...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13200 del 30 marzo 2007
«Qualora sia stata proposta opposizione alla richiesta di archiviazione del pubblico ministero, il giudice per le indagini preliminari, ai sensi dell'articolo 410 del c.p.p., può disporre l'archiviazione con provvedimento de plano esclusivamente in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19039 del 23 aprile 2003
«Nell'opposizione alla richiesta di archiviazione presentata dalla persona offesa ai sensi dell'art. 410 c.p.p., l'omessa indicazione delle investigazioni suppletive non ne determina automaticamente l'inammissibilità. Infatti, la persona offesa...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43755 del 21 novembre 2008
«La omessa valutazione, da parte del decreto di archiviazione del giudice di pace, dell'atto di opposizione della persona offesa, in quanto costituente una violazione del principio del contraddittorio, dà luogo a nullità del decreto stesso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26750 del 19 giugno 2003
«In costanza di rituale opposizione alla richiesta di archiviazione, formulata dal P.M., è obbligo del giudice decidente effettuare una corretta ed esaustiva valutazione d'insieme dei dati emergenti dagli atti ed a sua disposizione, ivi compresi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 40601 del 30 ottobre 2008
«In tema di archiviazione, l'omessa fissazione da parte del G.i.p. dell'udienza camerale di cui all'art. 410 c.p.p. e l'omessa motivazione in ordine all'inammissibilità dell'opposizione proposta avverso la relativa richiesta formulata dal P.M....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 871 del 24 maggio 1999
«In tema di opposizione alla richiesta di archiviazione, l'annullamento senza rinvio del decreto di archiviazione da parte della Cassazione pone il Gip nella condizione iniziale di cui all'art. 410 c.p.p., comportante come prima alternativa la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1801 del 16 gennaio 2003
«In tema di archiviazione, l'omessa fissazione da parte del Gip dell'udienza camerale di cui all'art. 410 c.p.p. e la mancata motivazione in ordine all'opposizione proposta dalla persona offesa dal reato avverso la relativa richiesta formulata dal...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2430 del 23 gennaio 2004
«All'udienza camerale fissata, a seguito di opposizione alla richiesta di archiviazione, ai sensi dell'art. 410, comma 3, c.p.p., hanno titolo a partecipare solo le persone offese che, ancorché non destinatarie dell'avviso previsto dall'art. 408,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 34 del 15 gennaio 2001
«È abnorme il provvedimento con cui il Gip, richiesto dell'archiviazione di un affare iscritto nel registro degli atti non costituenti notizia di reato, dichiari non luogo a provvedere sulla richiesta, disponendo la restituzione degli atti stessi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3273 del 5 agosto 1992
«Costituisce atto abnorme quello che, per la singolarità e stranezza del suo contenuto, sta la di fuori delle norme legislative e dell'intero ordinamento processuale, di guisa che non rientra nei poteri dell'organo decidente per la sua...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18175 del 16 aprile 2003
«In tema di avocazione, il procuratore generale può esercitare il suo potere esclusivamente nei due casi tassativamente previsti dall'art. 412 c.p.p., e cioè nell'ipotesi di inerzia del pubblico ministero relativamente all'esercizio dell'azione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2420 del 1 agosto 1990
«La mancata ottemperanza da parte del P.M. all'ordinanza del Gip di rigetto della richiesta di archiviazione si risolve sostanzialmente nel mancato esercizio dell'azione penale, per cui il procuratore generale a norma dell'art. 412 c.p.p., è tenuto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3839 del 31 gennaio 2002
«In tema di “giudicato cautelare”, l'eccezione di inutilizzabilità degli elementi probatori a carico dell'indagato — con conseguente inefficacia della misura custodiale — per la mancata richiesta di riapertura delle indagini ai sensi dell'art. 414...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6547 del 17 febbraio 2012
«Nell'ipotesi di reato permanente, l'archiviazione non seguita dalla riapertura delle indagini ai sensi dell'art. 414 cod. proc. pen. non preclude la possibilità di valutare i comportamenti ed i fatti successivi all'archiviazione, che valgano a...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 13040 del 28 marzo 2006
«È legittima, da parte del g.i.p. che autorizza la prosecuzione delle indagini nei procedimenti contro ignoti, l'apposizione del termine di sei mesi di cui all'art. 406, comma 2 bis c.p.p., dovendosi applicare a detti procedimenti, per il rinvio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 585 del 13 gennaio 2004
«L'avviso della conclusione delle indagini preliminari di cui all'art. 415 bis c.p.p. non è suscettibile di delega alla polizia giudiziaria, in quanto rientrante nell'ambito delle attività riservate al diretto espletamento da parte del P.M....»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47578 del 12 dicembre 2003
«L'omesso avviso di deposito della conclusione delle indagini ad uno dei due difensori di fiducia costituisce una nullità di ordine generale a regime intermedio e come tale sanabile. Ne consegue che, qualora la parte si sia avvalsa della facoltà al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 639 del 16 gennaio 2004
«Qualora l'attore, a fondamento della propria pretesa, non abbia indicato, né depositato, il contratto collettivo e controparte ne abbia contestato l'esistenza, è precluso al giudice l'esercizio dei poteri ufficiosi per l'acquisizione del suddetto...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 21833 del 5 giugno 2007
«L'avviso di conclusione delle indagini ex art. 415 bis c.p.p. non ha efficacia interruttiva della prescrizione, poichè esso non è compreso nell'elenco degli atti espressamente previsti dall'art. 160, comma secondo, c.p., i quali costituiscono un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 13954 del 23 marzo 2004
«In tema di indagini preliminari, ove, dopo la avvenuta notificazione da parte del pubblico ministero procedente dell'avviso all'indagato delle conclusioni delle indagini preliminari, gli atti risultino trasmessi ad un diverso ufficio del pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9205 del 27 febbraio 2003
«È abnorme l'ordinanza con cui il Tribunale, in composizione monocratica, dichiari, ex art. 552, comma 2, c.p.p., la nullità del decreto di citazione a giudizio — perché non preceduto dalla notifica all'indagato dell'avviso di conclusione delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 21376 del 5 maggio 2004
«Il mancato deposito insieme con la richiesta di rinvio a giudizio, ai sensi dell'art. 416 c.p.p., di parte della documentazione relativa alle indagini espletate non è causa di nullità della richiesta stessa, comportando soltanto l'inutilizzabilità...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10795 del 22 settembre 1999
«Ai fini dell'individuazione dell'ambito di cognizione attribuito al giudice di secondo grado dall'art. 597, primo comma, c.p.p., per punto della decisione deve ritenersi quella statuizione della sentenza che può essere considerata in modo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6950 del 10 giugno 1998
«Non è configurabile inosservanza da parte del P.M. dell'obbligo di cui all'art. 416, comma 2, c.p.p., di depositare, con la richiesta di rinvio a giudizio, tutta la documentazione relativa alle indagini espletate, allorché, pur difettando...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5364 del 7 giugno 1997
«In materia di prove, l'inutilizzabilità degli atti, non trasmessi al giudice dell'udienza preliminare ai sensi dell'art. 416, comma secondo, c.p.p., è una sanzione di carattere generale che non è limitata ad una sola fase processuale, ma può...»