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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 19863 del 4 maggio 2021
«In tema di misure cautelari, pur se per i reati di cui all'art. 275, comma 3, cod. proc. pen. è prevista una presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari, qualora intercorra un considerevole lasso di tempo tra l'emissione della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18875 del 30 aprile 2021
«La circostanza attenuante speciale per la dissociazione di cui all'art. 8 legge 12 luglio 1991, n. 203 si fonda sul mero presupposto dell'utilità obiettiva della collaborazione prestata dal partecipe all'associazione di tipo mafioso e non può...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20900 del 26 aprile 2021
«Ai fini della configurabilità del vincolo della continuazione tra reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, non è sufficiente il riferimento alla tipologia del reato ed all'omogeneità delle condotte, ma occorre una specifica indagine...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12362 del 2 marzo 2021
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 416-bis cod. pen. in relazione ad una articolazione periferica (c.d. "locale") di 'ndrangheta, attiva nel territorio della Calabria, non è necessario dimostrarne in concreto la capacità...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14888 del 17 febbraio 2021
«Non viola il principio di correlazione tra accusa e sentenza la decisione con cui l'imputato, rinviato a giudizio per partecipazione ad associazione mafiosa, sia condannato per aver preso parte ad una diversa articolazione locale della stessa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21741 del 16 febbraio 2021
«Ai fini della confisca ex art. 416-bis, comma settimo, cod. pen. di un intero patrimonio aziendale è necessario che la società sia qualificabile come mafiosa, ovvero che sussista correlazione, specifica e concreta, tra la gestione e le attività...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7839 del 12 febbraio 2021
«Nel reato di associazione per delinquere "capo" è non solo il vertice dell'organizzazione, quando questo esista, ma anche colui che abbia incarichi direttivi e risolutivi nella vita del gruppo criminale e nel suo esplicarsi quotidiano in relazione...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7837 del 12 febbraio 2021
«In tema di custodia cautelare in carcere disposta per il reato di cui all'art. 416-bis cod. pen., la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari di cui all'art. 275, comma 3, cod. proc. pen. può essere superata solo con il recesso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32076 del 28 gennaio 2021
«Integra il reato di concorso esterno in associazione di tipo mafioso la condotta di chi, estraneo all'associazione, curi la trasmissione di comunicazioni riservate tra un esponente di spicco del sodalizio ed altri soggetti interessati, con...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14867 del 26 gennaio 2021
«Ricorre la circostanza aggravante dell'utilizzo del metodo mafioso, di cui all'art. 416-bis. 1 cod. pen., quando l'azione incriminata, posta in essere evocando la contiguità ad una associazione mafiosa, sia funzionale a creare nella vittima una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4680 del 20 gennaio 2021
«Non è configurabile la continuazione tra il reato associativo e i reati fine non programmabili "ab origine" perché legati a circostanze ed eventi contingenti e occasionali, pur potendo astrattamente rientrare nell'ambito delle attività del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16543 del 19 gennaio 2021
«In tema di associazione di tipo mafioso, il possesso della c.d. "dote di 'ndrangheta", pur implicante una posizione di rango elevato nel sodalizio, non è sufficiente a provare l'effettiva operatività dell'associazione ed il ruolo ricoperto dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35775 del 20 novembre 2020
«In tema di associazione di tipo mafioso, l'individuazione della c.d. "dote di 'ndrangheta", concernente lo "status" di un affiliato ad una consorteria 'ndranghetista, costituisce una questione di fatto rimessa alla valutazione del giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37081 del 19 novembre 2020
«Il reato di associazione di tipo mafioso è configurabile con riferimento a sodalizi criminosi a matrice straniera che, pur non avendo l'indiscriminato controllo del territorio sul quale operano, siano in grado di esercitare la forza di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7155 del 11 novembre 2020
«In tema di associazione a delinquere di tipo mafioso, nell'ipotesi di concorso tra le circostanze aggravanti ad effetto speciale previste dall'art. 416-bis, commi quarto e sesto, cod. pen., la pena è determinata secondo la disciplina speciale di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3595 del 4 novembre 2020
«In tema di associazione di tipo mafioso, la sopravvenuta malattia dell'affiliato, suscettibile di impedirne, anche definitivamente, la partecipazione personale ai consessi ed alle attività operative dell'organizzazione, non comporta l'automatica...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36891 del 23 ottobre 2020
«In tema di custodia cautelare in carcere, l'art. 275, comma 3, cod. proc. pen. pone una presunzione relativa di pericolosità sociale che determina, in chiave di motivazione del provvedimento cautelare, la necessità, non già di dar conto della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 36283 del 22 ottobre 2020
«Il reato di autoriciclaggio di cui all'art. 648-ter.1 cod. pen., ove commesso dall'appartenente ad un'associazione per delinquere di tipo mafioso, concorre con quello di partecipazione a detta associazione aggravato dal finanziamento di attività...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31614 del 13 ottobre 2020
«In tema di misure cautelari, pur se per i reati di cui all'art. 275, comma 3, cod. proc. pen. è prevista una presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari, qualora intercorra un considerevole lasso di tempo tra l'emissione della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28821 del 30 settembre 2020
«In tema di custodia cautelare in carcere applicata nei confronti dell'indagato del delitto di associazione di tipo mafioso, la presunzione relativa di pericolosità sociale, di cui al combinato disposto degli artt. 275, comma 3, cod. proc. pen. e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31765 del 10 settembre 2020
«In tema di misure cautelari, il pericolo di fuga di cui all'art. 274, lett. b), cod. proc. pen. non può essere desunto esclusivamente dalla circostanza che l'indagato si sia trasferito nel suo paese di origine e di abituale dimora, ma deve essere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25838 del 23 luglio 2020
«In materia di associazione di tipo mafioso, rappresenta comportamento concludente, idoneo a costituire indizio di intraneità al sodalizio criminale, l'essere posto a conoscenza dell'organigramma e della struttura organizzativa delle cosche della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25994 del 22 luglio 2020
«Configura la condotta di partecipazione ad associazione di tipo mafioso l'attività di "paciere", svolta da parte di esponenti di primo piano di una cosca, in ordine alla composizione di contrasti interni per fatti attinenti all'attività ed al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20577 del 7 luglio 2020
«Ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione nei confronti di indiziati di appartenere ad associazioni di tipo mafioso è necessario accertare il requisito della "attualità" della pericolosità e, laddove sussistano elementi sintomatici di una...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 22096 del 3 luglio 2020
«In tema di applicazione di misure cautelari personali, la presunzione relativa di sussistenza delle esigenze cautelari e di adeguatezza della custodia in carcere per determinate fattispecie incriminatrici, prevista dagli artt. 275, comma 3, e 51,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23818 del 22 giugno 2020
«È ipotizzabile la continuazione tra il reato di partecipazione ad associazione mafiosa e i reati fine, a condizione che il giudice verifichi puntualmente che questi ultimi siano stati programmati al momento in cui il partecipe si è determinato a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42227 del 3 settembre 2021
«Il delitto di scambio elettorale politico-mafioso, anche nella nuova formulazione di cui all'art. 416-ter cod. pen. a seguito delle modifiche introdotte dalla legge 21 maggio 2019, n. 43, che ha previsto la punibilità di qualsiasi accordo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19092 del 9 marzo 2021
«Ai fini della configurabilità del reato di scambio elettorale politico-mafioso è sufficiente un accordo elettorale tra l'uomo politico e l'associazione mafiosa, avente per oggetto la promessa di voti in cambio del versamento di denaro, mentre non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33951 del 19 maggio 2021
«In tema di associazione di tipo mafioso, l'applicazione della misura di sicurezza prevista, in caso di condanna, dall'art. 417 cod. pen., non richiede l'accertamento in concreto della pericolosità del soggetto, dovendosi ritenere operante una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4115 del 27 giugno 2019
«In tema di associazione di tipo mafioso, l'applicazione della misura di sicurezza prevista, in caso di condanna, dall'art. 417 cod. pen., non richiede l'accertamento in concreto della pericolosità del soggetto, dovendosi ritenere operante una...»