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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5610 del 7 maggio 1988
«Pertanto, quando la prescrizione si è già verificata in relazione alla contestazione originaria, deve pronunciarsi l'estinzione del reato per tale causa non potendo valere la contestazione della recidiva, come di ogni altra circostanza aggravante,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11940 del 29 agosto 1990
«Qualora per il compimento dell'atto sia prescritto un termine, decorso il quale l'atto non può più produrre i suoi effetti tipici (cosiddetto termine perentorio), il compimento di esso non esclude l'omissione già realizzata; qualora, invece,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6207 del 22 maggio 1992
«Pertanto, l'art. 650 c.p. (salvo il caso di ordine che non possa essere utilmente eseguito dopo la scadenza del termine fissato dall'autorità), configura un reato permanente, che cessa, quando lo stesso agente, con un comportamento attivo, dia...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 265 del 1 marzo 1993
«Essa è un negozio unilaterale non suscettibile di revoca, esplicita o implicita, perché non può farsi dipendere dalla volontà della parte che, optando per la rinuncia, ha compiuto una libera scelta, il prodursi degli effetti giuridici propri...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2239 del 22 maggio 1995
«In tema di illeciti penali concernenti gli stupefacenti, ai fini della determinazione, ex art. 278 c.p.p., della pena stabilita dalla legge per il reato contestato, quando questo sia stato commesso sotto la vigenza della L. 22 dicembre 1975 n....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5629 del 31 gennaio 1996
«L'indicazione, sempre obbligatoria, nell'ordinanza applicativa di misura cautelare, del termine della sua durata, ai sensi dell'art. 292, comma 2, lett. d), quando il provvedimento, pur nel concorso di altre esigenze cautelari, sia finalizzato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11541 del 15 dicembre 1997
«È ammissibile il ricorso per cassazione proposto unicamente al fine di far valere la prescrizione del reato, intervenuta nel periodo intercorrente tra il deposito della sentenza di merito e la scadenza del termine per proporre ricorso per cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1419 del 30 aprile 1997
«In materia di riesame delle misure cautelari, la qualificazione di «sopravvenuti» (quinto comma dell'art. 309 c.p.p.), si riferisce ad elementi non conosciuti al momento dell'istanza ex art. 291 primo comma c.p.p., e ricomprende anche gli elementi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1434 del 15 febbraio 1997
«Ne consegue che la norma in questione (salvo il caso di ordine che non possa essere utilmente eseguito dopo la scadenza del termine fissato dall'autorità) configura un reato permanente, che cessa quando lo stesso agente, con un comportamento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2237 del 28 giugno 1997
«Ai fini dell'osservanza del termine di cinque giorni entro il quale, ai sensi dell'art. 309, comma 5, c.p.p., deve aver luogo la «trasmissione degli atti» da parte dell'autorità giudiziaria procedente al tribunale del riesame, è sufficiente che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 321 del 21 gennaio 1997
«Trattasi di inosservanza che ha natura permanente, posto che la disobbedienza all'ordine ricevuto si protrae per tutto il tempo successivo alla scadenza del termine, lasciando intatta la situazione antigiuridica: la permanenza può cessare ad opera...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5363 del 7 giugno 1997
«...dato». La omessa indicazione di un termine per adempiere non incide sulla legalità del provvedimento. Ed invero, sia che attraverso l'ordine si imponga un obbligo di fare, sia che si imponga l'obbligo di astenersi dal fare, indipendentemente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8607 del 24 settembre 1997
«Nei reati omissivi che consistono nell'inottemperanza a un ordine legalmente dato dall'autorità, occorre distinguere le ipotesi nelle quali l'autorità medesima ha fissato un termine perentorio all'adempimento dell'ordine, da quelle nelle quali non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12369 del 30 novembre 2000
«La prescrizione del reato, maturatasi nel corso del giudizio di secondo grado promosso da uno degli imputati, può operare, in virtù dell'effetto estensivo dell'impugnazione, anche a favore di altro imputato non appellante, solo a condizione che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 802 del 16 maggio 2000
«Nel procedimento di riesame delle misure cautelari personali, poiché l'obbligo di trasmissione al tribunale del riesame anche degli elementi sopravvenuti a favore dell'indagato va assolto nei cinque giorni dalla richiesta, l'autorità procedente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 42785 del 28 novembre 2001
«In tema di decorrenza di termini, qualora il termine per il deposito della sentenza sia stato autodeterminato dal giudice nei limiti consentiti dall'art. 544, comma 3, c.p.p., il termine per la proposizione dell'impugnazione decorre dalla scadenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 41101 del 20 ottobre 2004
«L'inosservanza, da parte del cittadino straniero, dell'ordine di presentarsi dinanzi alla Autorità di P.S. integra il reato di cui all'art. 650 c.p. e si consuma alla scadenza della data di comparizione fissata dal provvedimento dell'autorità di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4599 del 5 febbraio 2004
«In tema di ordinamento penitenziario, l'intervenuta scadenza del termine di validità del decreto ministeriale con il quale è stata disposta, ai sensi dell'art. 41 bis, comma 2, della legge 26 luglio 1975, n. 354, la sospensione delle ordinarie...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 27449 del 22 luglio 2005
«In ipotesi di subordinazione della sospensione condizionale della pena all'adempimento di un obbligo da parte del condannato, qualora questi non ottemperi all'obbligo il termine iniziale della prescrizione del reato coincide non con la data di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 31580 del 30 luglio 2009
«L'inottemperanza all'ordine, legalmente dato dall'Autorità, di compiere una determinata attività entro un prefissato termine integra reato istantaneo e si realizza nel momento stesso della scadenza del termine di adempimento, senza che l'ordine...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31660 del 11 agosto 2010
«È configurabile il delitto di furto in caso di appropriazione di molluschi messi a dimora da un privato sul fondale di un'area lagunare, appartenente al demanio dello Stato e già oggetto di concessione d'uso per acquacoltura scaduta, in quanto la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18616 del 24 aprile 2013
«A fronte di un reato abituale, la cui consumazione si sia protratta in epoca successiva alla scadenza del termine di operatività del provvedimento di concessione dell'indulto, non sussiste il diritto ad un indulto frazionato con riferimento alla...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 3362 del 23 maggio 2019
«...conclusivo del procedimento, da parte dell'amministrazione. E ciò sempre che, nell'ipotesi ora considerata, la legge non preveda, alla scadenza del termine previsto per la conclusione del procedimento, un'ipotesi di silenzio significativo.»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 2630 del 3 maggio 2011
«...l'atto da compiere rivesta natura urgente. Infatti, in tali ipotesi, la stessa imminente scadenza di un termine oltre il quale la posizione dell'amministrazione procedente diviene illecita, costituisce logico motivo esimente dall'onere in parola.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1050 del 21 gennaio 2016
«Le sanzioni del ripristino della locazione o del risarcimento del danno, previste a carico del locatore che abbia esercitato il diritto di diniego del rinnovo del contratto di locazione per una finalità non più realizzata (art. 31 della 1. n. 392...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17995 del 24 agosto 2007
«La rinnovazione del contratto di locazione, benché abbia effetto dalla data della prima scadenza, quante volte dipenda dalla mancata disdetta entro un certo termine, trova la sua fonte nella legge che regola il rapporto al momento in cui quel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4075 del 20 febbraio 2014
«Nella vigenza della legge 9 dicembre 1998, n. 431, la possibilità per le parti di stipulare un valido ed efficace contratto locatizio ad uso transitorio è subordinata all’adozione delle modalità e alla sussistenza dei presupposti stabiliti...»
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Tribunale civile Bergamo, Sez. III, sentenza n. 1089 del 14 giugno 2000
«Con riferimento ai provvedimenti di rilascio per finita locazione emessi dopo l’entrata in vigore della L. n. 431/1998, in mancanza di un’espressa prescrizione di termini ad opera del quarto comma dell’art. 6 legge citata deve ritenersi che...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 482 del 9 novembre 2000
«È costituzionalmente illegittimo l’art. 6, comma 6, della legge 9 dicembre 1998, n. 431 (Disciplina delle locazioni e del rilascio degli immobili adibiti ad uso abitativo), nella parte in cui esime il conduttore dall’obbligo di risarcire il...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 15 del 29 luglio 2011
«Trattasi, in sostanza, di attività ancora sottoposte ad un regime amministrativo, pur se con la significativa differenza che detto regime non prevede più un assenso preventivo di stampo autorizzatorio ma un controllo - a seconda dei casi...»