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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32348 del 3 luglio 2008
«L'ordinanza che dispone la revoca della sentenza di non luogo a procedere non è autonomamente ricorribile per cassazione. (In motivazione, la S.C. ha escluso la ricorribilità di detta ordinanza anche con riferimento alla violazione delle forme...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 27825 del 30 giugno 2015
«In tema di mandato d'arresto europeo, il divieto di consegna previsto dall'art. 18, comma primo, lett. p), della legge n. 69 del 2005, presuppone che la giurisdizione italiana in ordine al "locus commissi delicti" risulti con certezza, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24889 del 9 giugno 2015
«In tema di mandato di arresto europeo, nel caso di successive richieste di consegna per l'estero a fini esecutivi, la corte di appello che debba opporre il rifiuto a norma dell'art. 18, comma primo, lett. r), della legge 22 aprile 2005, n. 69,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12655 del 28 gennaio 2015
«Nei rapporti di estradizione regolati da convenzioni che riproducono il testo di quella europea del 1957, l'avvenuta prescrizione del reato, che è causa ostativa all'accoglimento della richiesta di estradizione, deve essere accertata in virtù...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 46634 del 17 luglio 2014
«In tema di estradizione per l'estero, deve essere negata la consegna a fini processuali di un soggetto imputato di reato di tortura nello Stato richiedente, quando in relazione ai fatti oggetto della richiesta, per come qualificabili...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13455 del 18 marzo 2014
«In tema di mandato di arresto europeo, il motivo di rifiuto della consegna previsto dall'art. 18, comma primo, lett. p), L. 22 aprile 2005, n. 69, sussiste quando una parte della condotta, anche minima e consistente in frammenti privi dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6151 del 5 febbraio 2014
«In tema di mandato di arresto europeo, il motivo di rifiuto previsto dall'art. 18, comma primo, lett. p), L. 22 aprile 2005, n. 69, sussiste anche quando nel territorio dello Stato si sia verificato solo un frammento della condotta che, pur privo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37353 del 5 novembre 2020
«Il termine per proporre la querela è di tre mesi, e non di novanta giorni, decorrente ex art. 124, comma primo, cod. pen. dal giorno della notizia del fatto che costituisce il reato. (In motivazione la Corte ha evidenziato che la scadenza di un...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1761 del 4 ottobre 2021
«Non sussiste alcun rapporto riconducibile all'ambito di operatività dell'art. 15 cod. pen. tra il reato di cui all'art. 615-ter cod. pen., che sanziona l'accesso abusivo ad un sistema informatico, e quello di cui all'art. 167 d.lgs. 30 giugno...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 18667 del 3 febbraio 2021
«Il reato progressivo, a differenza della progressione criminosa, si configura solo quando la progressione non determini la modificazione del titolo del reato e non consista nella intensificazione della medesima attività, ma trapassi ad un'attività...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6350 del 8 gennaio 2021
«È configurabile il concorso tra il delitto di bancarotta impropria da operazioni dolose di cui all'art. 223, comma secondo, n. 2, legge fall. e quello di indebita compensazione di credito d'imposta, previsto dall'art.10-quater, d.lgs. 10 marzo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34504 del 12 ottobre 2020
«È configurabile il concorso tra i reati di maltrattamenti in famiglia e sequestro di persona quando la condotta di sopraffazione che privi la vittima della libertà personale non si esaurisce nella abituale coercizione fisica e psicologica, ma ne...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25836 del 22 luglio 2020
«Sussiste concorso apparente di norme tra il reato di presentazione di una domanda di ammissione al passivo di un credito fraudolentemente simulato (art. 232, comma 1, legge fall.) e quello di truffa di cui all'art. 640 cod. pen. (Fattispecie in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16956 del 21 novembre 2019
«Sussiste concorso apparente di norme tra il reato di falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico e quello di cui all'art. 388, comma ottavo, cod. pen., che punisce l'omessa o falsa dichiarazione resa dal debitore esecutato in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 44698 del 24 settembre 2019
«In tema di false dichiarazioni al pubblico ministero, il reato di cui all'art.371-bis cod.pen. si pone in rapporto di specialità unilaterale per specificazione rispetto al reato di favoreggiamento personale di cui all'art.378 cod.pen., pertanto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 17415 del 28 marzo 2019
«È configurabile il concorso materiale tra i delitti di ricettazione e di detenzione illegale di arma comune da sparo, provento di furto, attesa la diversità delle due fattispecie sia sul piano materiale e psicologico che su quello cronologico dei...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 30122 del 20 dicembre 2016
«La previsione di cui all'art. 597, comma terzo, cod. proc. pen. - che sancisce il divieto della "reformatio in peius" quando appellante sia il solo imputato - non contempla, tra i provvedimenti peggiorativi inibiti al giudice di appello, le pene...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 38345 del 26 maggio 2016
«Le pene accessorie conseguono di diritto alla sentenza di condanna come effetti penali della stessa ai sensi dell'art. 20 cod. pen., con la conseguenza che non possono essere mantenute in caso di proscioglimento dell'imputato, anche se pronunciato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 18256 del 25 febbraio 2015
«Le pene accessorie conseguono di diritto alla sentenza di condanna come effetti penali della stessa ai sensi dell'art. 20 cod. pen., con la conseguenza che non possono essere mantenute in caso di proscioglimento dell'imputato, anche se pronunciato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4300 del 10 gennaio 2013
«La Corte di Cassazione può porre rimedio all'omessa applicazione di una pena accessoria, obbligatoria e predeterminata "ex lege" in specie e durata, con la procedura di correzione degli errori prevista dall'art. 619 cod. proc. pen. (Nella specie,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 49236 del 12 dicembre 2012
«La mancata applicazione di pena accessoria, graduabile dal giudice in base a parametri di congruità, non può rientrare fra le ipotesi di errori materiali emendabili con la procedura prevista dall'art. 130 cod. proc. pen. (Fattispecie relativa a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1800 del 30 novembre 2012
«L'erronea applicazione, da parte del giudice di cognizione, di una pena accessoria predeterminata per legge nella specie e nella durata può essere rilevata, anche dopo il passaggio in giudicato della sentenza, dal giudice dell'esecuzione ovvero,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 31358 del 14 giugno 2011
«È legittima l'applicazione d'ufficio, da parte del giudice d'appello, delle pene accessorie non applicate da quello di primo grado, ancorché la cognizione della specifica questione non sia stata devoluta con l'impugnazione del pubblico ministero....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33086 del 10 maggio 2011
«La deduzione di illegittimità della pena accessoria è inammissibile in sede esecutiva, dovendo essa farsi valere in sede di cognizione. (Fattispecie di lamentata illegittima applicazione della pena accessoria dell'interdizione temporanea dai...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13789 del 20 gennaio 2011
«Il rimedio accordato al pubblico ministeron ove la sentenza di condanna abbia omesso di applicare le pene accessorie, è il ricorso al giudice dell'esecuzione e non l'impugnazione. (Dichiara inammissibile, App. L'Aquila, 10 dicembre 2009).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6025 del 26 ottobre 2016
«Non viola il divieto di "reformatio in peius" l'applicazione da parte del giudice d'appello di una pena pecuniaria di specie diversa e meno grave, pur se quantificata in misura superiore rispetto alla pena originaria, in quanto il divieto di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 25588 del 5 febbraio 2013
«Il limite minimo di Euro 50,00, stabilito per la multa dall'art. 24 cod. pen. come modificato dall'art. 3, comma sessantesimo, L.15 luglio 2009, n. 94, è inderogabile anche quando il giudice applichi le riduzioni di pena per le attenuanti e per il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 28584 del 14 marzo 2017
«Ai fini dell'applicazione della pena accessoria dell'interdizione dai pubblici uffici, in caso di più reati unificati sotto il vincolo della continuazione, occorre fare riferimento alla misura della pena base stabilita in concreto per il reato più...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 42003 del 24 settembre 2021
«È ammissibile il ricorso per cassazione del pubblico ministero avverso la sentenza di condanna emessa all'esito di giudizio abbreviato che abbia omesso di statuire sull'applicazione di una pena accessoria. (Fattispecie in cui si è ritenuto che...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 30285 del 19 aprile 2021
«È ammissibile il ricorso per cassazione avverso una sentenza di patteggiamento con cui si censuri l'omessa applicazione di una pena accessoria, ove questa debba essere obbligatoriamente disposta, a nulla rilevando che non se ne faccia menzione...»