-
Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7514 del 15 marzo 2023
«Il contratto di cointeressenza propria - espressione del potere dell'imprenditore di organizzare liberamente i fattori produttivi per l'esercizio dell'impresa, ivi compreso il rischio d'impresa, di cui il profitto costituisce l'esatto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 23881 del 3 settembre 2021
«In tema di cessione d'azienda, nel caso disciplinato dall'art. 2560, comma 2, c.c., la sottoscrizione delle scritture contabili obbligatorie non si pone come requisito costitutivo al fine dell'assunzione, da parte del cessionario - quale...»
-
Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 32134 del 10 dicembre 2019
«In tema di cessione di azienda, il principio di solidarietà fra cedente e cessionario - fissato dall'art. 2560, comma 2, c.c. con riferimento ai debiti inerenti all'esercizio dell'azienda ceduta anteriori al trasferimento e condizionato a che i...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 24334 del 4 maggio 2023
«E' configurabile il delitto di peculato in caso di appropriazione di un bene immateriale avente valore economico, quale un diritto di credito di cui la pubblica amministrazione abbia la disponibilità giuridica, realizzata mediante improprie...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28416 del 6 maggio 2022
«In tema di legislazione emergenziale volta al sostegno delle imprese colpite dagli effetti della pandemia da Covid-19, è configurabile il reato di malversazione ex art. 316-bis cod. pen. nel caso in cui, successivamente all'erogazione, da parte di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9060 del 30 novembre 2022
«Il reato di cui all'art. 316-ter cod. pen. si consuma nel luogo in cui il soggetto pubblico erogante dispone l'accredito dei contributi, finanziamenti, mutui agevolati o altre provvidenze in favore di chi ne abbia indebitamente fatto richiesta,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16781 del 21 ottobre 2020
«In tema di corruzione, lo stabile asservimento del pubblico ufficiale ad interessi personali di terzi, con episodi sia di atti contrari ai doveri d'ufficio che di atti conformi o non contrari a tali doveri, configura un unico reato permanente,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28657 del 2 febbraio 2021
«Non sussiste continuità normativa tra il reato di millantato credito di cui all'art. 346, comma secondo, cod. pen., abrogato dall'art. 1, comma 1, lett. s), legge 9 gennaio 2019, n. 3, e quello di traffico di influenze illecite di cui al novellato...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11342 del 12 dicembre 2022
«Non sussiste continuità normativa tra il reato di millantato credito di cui all'art. 346, comma secondo, cod. pen., abrogato dall'art. 1, comma 1, lett. s), legge 9 gennaio 2019, n. 3, e quello di traffico di influenze illecite di cui al novellato...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 20935 del 22 marzo 2022
«In tema di delitti contro la pubblica amministrazione, sussiste continuità normativa tra il reato di millantato credito di cui all'art. 346, comma secondo, cod. pen. - abrogato dall'art. 1, comma 1, lett. s), della legge 9 gennaio 2019, n. 3 - ed...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 23407 del 10 marzo 2022
«Non sussiste continuità normativa tra il reato di millantato credito di cui all'art. 346, comma secondo, cod. pen., abrogato dall'art. 1, comma 1, lett. s), legge 9 gennaio 2019, n. 3, e quello di traffico di influenze illecite di cui al novellato...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17814 del 23 gennaio 2023
«In tema di installazione di apparecchiature atte a intercettare, impedire o interrompere comunicazioni informatiche o telematiche, sussiste la circostanza aggravante di cui al combinato disposto degli artt. 617-quinquies, comma secondo, e...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 977 del 2 dicembre 2002
«Ai fini della configurabilità del reato di cui all'art. 382 c.p. (millantato credito del patrocinatore), è sufficiente, ad integrare la «millanteria», ossia la vanteria della propria possibile influenza sul magistrato, che l'agente prospetti la...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34261 del 26 maggio 2022
«Non integra il reato di cui all'art. 388, comma ottavo, cod. pen. la mancata indicazione, da parte del debitore, di beni utilmente pignorabili, laddove sia stata attestata dall'ufficiale giudiziario la piena capienza dei beni appresi "in...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 29541 del 16 luglio 2020
«I reati di esercizio arbitrario delle proprie ragioni hanno natura di reato proprio non esclusivo; il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza o minaccia alle persone e quello di estorsione si differenziano tra loro in...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15962 del 5 febbraio 2015
«Non integra il reato di falso nummario previsto dagli artt. 453-458 cod. pen. la detenzione a fine di circolazione di monete o titoli di pubblico credito mai coniati da uno Stato come mezzo di pagamento, non assumendo rilievo che il titolo di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 50395 del 30 ottobre 2019
«Integra il delitto di indebita utilizzazione di carte di credito di cui all'art. 55, comma 9, d.lgs. 21 novembre 2007, n. 231 (oggi art. 493-bis cod. pen.), e non quello di frode informatica ex art. 640-ter cod. pen., la condotta di colui che,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 46652 del 18 settembre 2019
«Risponde dei reati di ricettazione e di indebito utilizzo di carte di credito di cui all'art. 493-ter, primo comma, prima parte, cod. pen. il soggetto che, non essendo concorso nella realizzazione della falsificazione, riceve da altri carte di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47135 del 25 settembre 2019
«Non è applicabile l'esimente di cui all'art. 649 cod. pen. (fatti commessi in danno di congiunti) al delitto di indebito utilizzo di una carta di credito previsto dall' art. 55, comma 9, d.lgs n. 231 del 2007, (oggi confluito nell' art. 493-ter...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13492 del 21 gennaio 2020
«In tema di indebito utilizzo di carte di credito o di pagamento, l'abrogazione dell'art. 55, comma 9, d.lgs. 21 novembre 2007, n. 231, ad opera del d.lgs. 1 marzo 2018, n. 21, con la contestuale introduzione dell'art. 493-ter cod. pen., integra...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27885 del 17 settembre 2020
«Integra il concorso nel delitto di indebita utilizzazione di carte di credito di cui all'art. 55, comma 9, d.lgs. 21 novembre 2007, n. 231, ora 493-ter cod. pen., e non quello di riciclaggio, la condotta dell'agente che, avendo ricevuto i supporti...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 34768 del 5 luglio 2022
«La condotta di chi utilizzi indebitamente una carta di credito consegnatagli dal titolare, effettuando, oltre all'operazione delegata, dei prelievi di denaro in suo favore, integra il delitto di cui all'art. 493-ter cod. pen. e non quello di...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1255 del 4 ottobre 2022
«In tema di usura, l'aggravante dello "stato di bisogno" è configurabile nel solo caso in cui sussista una particolare condizione psicologica, determinata da un impellente assillo di natura economica, in presenza della quale il soggetto passivo...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27884 del 1 giugno 2022
«In tema di appropriazione indebita, non può essere eccepita, al fine di esonero da responsabilità, la compensazione con un credito preesistente, ove questo non sia certo, liquido ed esigibile.»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 20494 del 29 agosto 2017
«In tema di trasporto con finalità riabilitative dei portatori di "handicap", l'art. 26 della l. n. 104 del 1992 prevede che i costi siano ripartiti tra i comuni interessati al servizio e le AUSL, le quali lo organizzano ed eseguono direttamente,...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 8694 del 9 aprile 2018
«Le opere creative realizzate dal lavoratore subordinato al di fuori del rapporto di lavoro sono protette ai sensi dell'art. 1 della l. n. 633 del 1941, come modificato dall'art. 1 del d.lgs. n. 518 del 1992, sicchè, in caso di lesione...»