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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22349 del 2 novembre 2015
«Qualora l'atto costitutivo di una società a responsabilità limitata non ne preveda specifiche ipotesi, il diritto di recesso convenzionale del socio postula necessariamente, per il suo perfezionamento, la delibera societaria di accettazione....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22357 del 2 novembre 2015
«Il datore di lavoro, qualora un licenziamento collettivo sia stato dichiarato inefficace per un vizio procedurale, può procedere ad un nuovo licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo, basato sugli stessi motivi sostanziali del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24421 del 1 dicembre 2015
«Nell'interpretazione del contratto l'art. 1362 c.c. impone di compiere l'esegesi del testo, ricostruire in base ad essa l'intenzione degli stipulanti e verificare se l'ipotesi di comune intenzione ricostruita sia coerente con le restanti parti del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 496 del 14 gennaio 2015
«Nel caso di recesso di un socio da una società in nome collettivo composta da due soli soci, qualora quello superstite non abbia ricostituito la pluralità della compagine sociale decidendo al contempo di continuare l'attività aziendale come...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5095 del 13 marzo 2015
«Il recesso previsto dal secondo comma dell'art. 1385 cod. civ. configura una forma di risoluzione stragiudiziale del contratto, che presuppone l'inadempimento della controparte ed è destinata a divenire operante con la semplice sua comunicazione a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5449 del 18 marzo 2015
«La dichiarazione di fallimento del socio illimitatamente responsabile di società di persone determina la sua esclusione di diritto dalla società, ai sensi dell'art. 2288 cod. civ. - applicabile, come nella specie, ex art. 2293 cod. civ., alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9222 del 7 maggio 2015
«Nelle controversie soggette al rito del lavoro, il termine per la notifica del ricorso e del decreto di fissazione dell'udienza, previsto dall'art. 415, quarto comma, cod. proc. civ., ha natura ordinatoria ed è pertanto prorogabile ad istanza di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17300 del 24 agosto 2016
«In tema di impugnativa di licenziamento, la pronuncia giudiziale che, a fronte di una richiesta di tutela reale ai sensi dell'art. 18 st.lav. per nullità del licenziamento e, in via subordinata, di tutela obbligatoria di cui all'art. 8 della l. n....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17712 del 7 settembre 2016
«I requisiti di contenuto della "motivazione" dell'appello, richiesti dall'art. 434 c.p.c. (nella formulazione, applicabile "ratione temporis", introdotta dal d.l. n. 83 del 2012, conv. dalla l. n. 134 del 2012), pongono a carico dell'appellante un...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1681 del 16 febbraio 1985
«Il reato permanente consiste nella protrazione volontaria dell'attività antigiuridica per un tempo più o meno lungo, dopo il momento iniziale della violazione della norma in cui sono stati realizzati condotta ed evento. In detto reato è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29413 del 20 luglio 2007
«Non integra il delitto di ingiuria la condotta di colui che comunica — nella specie a mezzo fax, raccomandata r.r. e telegramma — al proprio avvocato la volontà di recedere dal rapporto fiduciario attribuendogli la responsabilità di un grave e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 15716 del 20 aprile 2011
«Si configura il delitto di violenza privata e non quello di estorsione se la coartazione da parte dell'agente è diretta a procurarsi un ingiusto profitto, anche di natura non patrimoniale, ma difetta il danno altrui. (In applicazione del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 53675 del 23 dicembre 2014
«In tema di misure cautelari nei confronti di soggetti indagati di partecipazione ad associazione mafiosa, in assenza di elementi da cui risulti l'avvenuto recesso volontario dal sodalizio, la valutazione prognostica sfavorevole prevista dall'art....»
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Tribunale civile Vicenza, sentenza n. 1821 del 2 dicembre 2003
«La rinnovazione tacita di un contratto di locazione presuppone che le parti abbiano entrambe la piena possibilità di recedere alla scadenza, situazione che non si verifica allo spirare del primo quadriennio di un contratto riconducibile ai c.d....»
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Tribunale civile Treviso, sentenza n. 102 del 19 dicembre 2003
«Nel caso di contratto di locazione stipulato sotto la vigenza della legge sull’equo canone e rinnovatosi tacitamente dopo l’entrata in vigore della nuova legge per mancata disdetta nei termini, il richiamo contenuto nel sesto comma dell’art. 2 al...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4952 del 8 ottobre 2008
«L'accordo dal quale trae origine un consorzio tra comuni (art. 31 del T.U.E.L. - D.Lgs. n. 267/2000), nel caso di specie, consorzio per la gestione associata, da parte degli Enti locali che vi aderiscono, del servizio di polizia municipale,...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 5026 del 29 novembre 2016
«In via generale, mentre la revoca resta impraticabile dopo la stipula del contratto d'appalto pubblico, dovendo utilizzarsi, in quella fase, il diverso strumento del recesso, prima del perfezionamento del documento contrattuale, al contrario,...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2562 del 22 maggio 2015
«In materia di contratti della P.A., ogni questione relativa al recesso esercitato nel corso del rapporto contrattuale riguarda l'esercizio di diritti potestativi iscrivibili nell'autotutela di diritto privato, con conseguente radicamento della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12291 del 30 maggio 2014
«I gravi motivi che consentono il recesso del conduttore dal contratto di locazione, ai sensi degli artt. 4 e 27 della legge 27 luglio 1978, n. 392, devono essere determinati da fatti estranei alla sua volontà, imprevedibili e sopravvenuti alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13909 del 24 settembre 2002
«La prevedibilità o meno dei fatti che vengono invocati quali gravi motivi idonei a giustificare il recesso del conduttore dal contratto di locazione, ai sensi degli artt. 4 e 27 della legge 27 luglio 1978, n. 392 (i quali, a tal fine, debbono...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2615 del 30 marzo 1990
«L’ambito di applicazione della L. 27 luglio 1978, n. 392 è delimitato dalla materia delle locazioni degli immobili urbani, sicché deve ritenersi che il recesso dal contratto di locazione, quale previsto dalla disciplina transitoria contenuta nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1440 del 23 febbraio 1995
«Qualora, sulla domanda del conduttore di recesso da un contratto locativo ai sensi dell’art. 27, ultimo comma legge 27 luglio 1978 n. 392, il pretore abbia declinato la propria competenza per ragioni di valore con provvedimento emesso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11954 del 17 dicembre 1990
«In tema di recesso dal contratto di locazione, l’art. 29, secondo comma, della L. 27 luglio 1978 n. 392, in materia alberghiera, ha natura speciale rispetto al primo comma e contiene una regolamentazione autonoma rispetto alla generalità degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5664 del 10 giugno 1994
«In tema di locazione alberghiera la facoltà di recesso del locatore per esercitare nell’immobile locato la medesima attività del conduttore non è subordinata all’accertamento del requisito della capacità professionale, da documentare con il nulla...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 13092 del 24 maggio 2017
«In materia di locazione immobiliare ad uso diverso da abitazione, intervenuta la disdetta del contratto da parte del locatore, ove il conduttore, per parte propria, si avvalga della facoltà di recesso per gravi motivi, è comunque tenuto al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15018 del 5 agosto 2004
«In tema di recesso dal contratto di locazione di un immobile urbano adibito ad uso diverso da quello di abitazione, ai sensi dell’art. 29, lett. c) della legge n. 392/1978, il possesso della concessione edilizia, ai fini del diniego del rinnovo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9614 del 10 settembre 1999
«Per la controversia che riguarda il rilascio di immobile ad uso non abitativo per finita locazione alla scadenza fissata dalle disposizioni transitorie della legge sull’equo canone, senza che siano posti in discussione i motivi di recesso previsti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 369 del 23 gennaio 1990
«Qualora il locatore di immobile eserciti il recesso, per la necessità di procedere a lavori di ristrutturazione del bene (art. 29 lett. c della L. 27 luglio 1978, n. 392), le questioni poste dal conduttore sulla legittimità del provvedimento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8784 del 26 ottobre 1994
«La disposizione di cui all’art. 35 della L. n. 253 del 1950, secondo cui non può eseguirsi lo sfratto dai locali adibiti ad esercizio di farmacia senza la previa autorizzazione prefettizia, attiene alla fase esecutiva del provvedimento di rilascio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4740 del 3 settembre 1984
«Ai fini della facoltà di recesso del locatore dal contratto di locazione nell’ipotesi di cui al combinato disposto degli artt. 73 e 29 lett. c) della L. 27 luglio 1978 n. 392, la nozione di «completo restauro», da riferirsi all’immobile locato e...»