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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2646 del 19 marzo 1997
«La disposizione di cui al secondo comma dell'art. 659 c.p. — che punisce colui il quale esercita una professione o un rumore rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell'autorità — è norma imperfetta o in bianco, il cui...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11204 del 29 gennaio 1998
«A seguito della nuova formulazione della fattispecie di abuso di ufficio ad opera della legge 16 luglio 1997, n. 234, che ha novellato l'art. 323 c.p., il reato in questione non può configurarsi se non in presenza di “violazione di norma di legge...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11984 del 18 novembre 1998
«La nuova formulazione della fattispecie di abuso di ufficio ad opera della legge 16 luglio 1997, n. 234 implica che la condotta abusiva del pubblico ufficiale rilevi solo quando sia stata posta in essere in violazione di legge o di regolamento....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12975 del 12 novembre 1999
«Nell'ambito del giudizio abbreviato il giudice può valutare tutti gli atti legittimamente acquisiti durante le indagini preliminari ad eccezione di quelli colpiti da nullità ed inutilizzabilità assolute, non risultando il principio della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4881 del 19 aprile 2000
«Ai fini della configurabilità del reato di abuso di ufficio nella ipotesi in cui all'agente sia contestato di avere arrecato un danno ingiusto, non rilevano solo le norme che vietano puntualmente il comportamento sostanziale del pubblico ufficiale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 43202 del 19 dicembre 2002
«La contravvenzione prevista dall'art. 650 c.p. (inosservanza dei provvedimenti dell'autorità) non è configurabile quando la violazione dell'obbligo o del divieto imposto dal provvedimento amministrativo sia già prevista da una fonte normativa...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36787 del 25 settembre 2003
«Non integra né la contravvenzione agli obblighi inerenti alla sorveglianza speciale di p.s., prevista dall'art. 9, comma 1, della L. 27 dicembre 1956 n. 1423 (misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza e per la...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 37515 del 23 settembre 2004
«A seguito della nuova formulazione della fattispecie di abuso di ufficio ad opera della legge 16 luglio 1997, n. 234, che ha novellato l'art. 323 c.p., il reato in questione non può configurarsi se non in presenza di una «violazione di norma di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23866 del 10 giugno 2009
«Nell'ipotesi di esercizio di professione o mestiere rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell'Autorità, la carica di lesività del bene giuridico protetto sia dall'art. 659, comma secondo, c.p., sia dall'art. 10, comma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 17939 del 29 aprile 2014
«In tema di delitto di illecita influenza sull'assemblea, ex art. 2636, cod. civ., la condotta tipizzata dalla norma incriminatrice richiede - rispetto al previgente art. 2630, comma primo, n. 3, cod. civ. - un elemento di frode integrato da...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 234 del 11 ottobre 1985
«Già prima della L. n. 241/1990, il precetto costituzionale di cui all'art. 97 toccava non solo l'organizzazione, ma anche l'azione della p.a., tenuta a dispiegarsi in modo da non compromettere e discriminare i soggetti coinvolti.»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2641 del 8 maggio 2000
«Tale principio non è applicabile nel caso di ordine di trasferimento d'ufficio di militari, in ragione della natura di tale precetto imperativo tipico dell'ordinamento generale gerarchico.»
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Tribunale civile Napoli, sentenza n. 129 del 28 marzo 2001
«La dimostrazione richiesta dall’art. 7 della L. n. 431/1998 piuttosto che elemento integrativo del titolo esecutivo o del diritto fatto valere con l’esecuzione - suscettibile quindi di opposizione ai sensi dell’art. 615 c.p.c. - è qualificabile...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 6147 del 21 novembre 2011
«L'art. 9 C.P.A. ha fatto venir meno la rilevabilità d'ufficio del difetto di giurisdizione in grado di appello, addossandone l'onere alla parte appellante, con apposito motivo di appello e sancendo, quindi, l'irrilevanza della semplice eccezione...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 3985 del 25 agosto 2015
«La circostanza che nei confronti di un giudice che abbia reso una decisione interlocutoria, parziale etc. - e che quindi non si sia definitivamente "spogliato" della causa - sia stata intrapresa da una delle parti del processo una azione...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2446 del 6 maggio 2013
«Nel processo amministrativo la nuova disciplina introdotta dall'art. 50 CPA (D.Lgs. n. 104/2010) prevede, sul piano strettamente procedurale, che: a) l'atto di intervento è proposto al giudice davanti al quale pende la controversia principale; b)...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 3854 del 4 agosto 2015
«In tema di responsabilità extracontrattuale ex art. 2043 cod. civ., ovvero di fatto illecito commesso in violazione del precetto generale del neminem laedere, al di fuori di qualsiasi relazione intersoggettiva di carattere obbligatorio, non rileva...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11470 del 20 ottobre 1992
«La corresponsione dell’indennità di avviamento di cui all’art. 34 comma terzo della L. 27 luglio 1978, n. 392 non condiziona il diritto del locatore alla esecuzione del provvedimento di rilascio, ma solo l’inizio di tale esecuzione, per cui non...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 5394 del 27 novembre 2015
«Non può ritenersi inammissibile un ricorso per l'esecuzione del giudicato formatosi su di un decreto ingiuntivo per mancanza di prova documentale da parte del ricorrente del fatto che il debito oggetto del decreto ingiuntivo è tuttora insoluto...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1498 del 31 marzo 2017
«Nel giudizio di ottemperanza le ulteriori somme richieste in relazione a spese, diritti ed onorari successivi al decreto ingiuntivo sono dovute solo in relazione alle spese necessarie ad ottenere la definitività del decreto (richiesta ed...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38593 del 13 agosto 2018
«Il principio della non esigibilità di una condotta diversa - sia che lo si voglia ricollegare alla "ratio" della colpevolezza riferendolo ai casi in cui l'agente operi in condizioni soggettive tali da non potersi da lui "umanamente" pretendere un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22523 del 21 maggio 2018
«In tema di abuso d'ufficio, la prassi amministrativa di disapplicare un regolamento comunale non abilita di per sé il pubblico ufficiale ad invocare la condizione soggettiva d'ignoranza inevitabile della legge penale che vale ad escludere...»
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Consiglio di Stato, Sez. I, sentenza n. 576 del 28 giugno 2000
«Nell'ambito della procedura per l'istruzione e la decisione di un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, non è conforme alle disposizioni del D.P.R. 24 novembre 1971, n. 1199 la richiesta di parere indirizzata al Cons. St. da parte...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9 del 4 gennaio 1992
«L’opposizione diretta a far valere la nullità del titolo esecutivo di rilascio dell’immobile locato, perché privo della data della esecuzione prescritta dall’art. 56 della legge sull’equo canone, e la conseguente nullità del precetto, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26580 del 11 giugno 2018
«In tema di falsità in atti e registri, la configurabilità del reato di cui all'art. 484 cod. pen. non è esclusa dalla sopravvenienza di regolamenti comunitari che, modificando il regime di una certificazione vigente all'epoca della condotta, ne...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 211 del 18 luglio 2014
«A seguito della privatizzazione del rapporto di pubblico impiego - operata dall’art. 2 della legge 23 ottobre 1992, n. 421, dall'art. 11, comma 4, della legge 15 marzo 1997, n. 59 e dai decreti legislativi emanati in attuazione di dette leggi...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 5 del 30 gennaio 1980
«Poiché l'indennizzo assicurato all'espropriato dall'art. 42 comma 3 Cost. deve costituire, se non l'integrale riparazione per la perdita subita, un serio ristoro che non può essere fissato in una misura irrisoria o meramente...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24397 del 23 novembre 2007
«Nell'ipotesi di occupazione appropriativa, dell'illecito risponde sempre e comunque l'ente che ha posto in essere le attività materiali, di apprensione del bene e di esecuzione dell'opera pubblica, cui consegue il mutamento del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14725 del 9 gennaio 2019
«In tema di disciplina degli interventi edilizi, la previsione di cui all'art. 10, comma 1, lett. c), del D.P.R 6 giugno 2001, n. 380, che, nella formulazione modificata dall’art. 17, comma 1, lett. d), D.L. 12 settembre 2014, n. 133, conv. con...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 29021 del 13 novembre 2018
«L'effetto sostitutivo della sentenza d'appello, la quale confermi integralmente o riformi parzialmente la decisione di primo grado, comporta che, ove l'esecuzione sia già stata promossa in virtù del primo titolo esecutivo, la stessa proseguirà...»