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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11718 del 26 novembre 1993
«In tema di vendita con riserva della proprietà, le disposizioni degli artt. 1525 e 1526 c.c., concernenti l'inadempimento del compratore e la risoluzione del contratto, hanno la funzione di limitare l'autonomia privata fin guisa da escludere la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 372 del 15 gennaio 1999
«La vendita con pagamento contro documenti a mezzo di banca, prevista dall'art. 1530 c.c., si conforma al modello della delegazione cumulativa passiva titolata, che configura un vincolo di solidarietà tra delegante e delegato. Ed infatti, in tale...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 813 del 28 gennaio 1983
«Nella compravendita di merci regolata, quanto al pagamento del prezzo, con l'apertura di credito documentale, confermato o irrevocabile, ha luogo una delegazione obbligatoria costituita da un triplice rapporto e, precisamente, da un rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7841 del 22 dicembre 1986
«In tema di somministrazione a carattere periodico, la disposizione dell'art. 1561 c.c. — secondo cui, per la determinazione del prezzo, deve aversi riguardo «al tempo della scadenza delle singole prestazioni» — con riguardo all'ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4656 del 23 maggio 1990
«Le obbligazioni costituite con il contratto di subappalto, ancorché dipendenti dal contratto d'appalto, hanno propria autonomia ed individualità, e, in particolare, non si sottraggono alla regola secondo cui l'impossibilità sopravvenuta è ragione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2821 del 25 marzo 1999
«In tema di factoring è opponibile al factor-cessionario da parte del debitore ceduto la risoluzione per inadempimento a norma dell'art. 1662, secondo comma c.c., avente efficacia ex tunc (nel caso di specie) la S.C. ha cassato la sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4119 del 10 aprile 1995
«L'obbligo del locatore di mantenere la cosa locata in stato da servire all'uso convenuto e di eseguire le riparazioni che non sono a carico del conduttore, stabilito dagli artt. 1575 e 1577, comma 1, c.c., trova un limite nella disciplina...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10141 del 14 ottobre 1998
«In tema di contratto di appalto, il diritto dell'appaltatore al corrispettivo non sorge al momento della stipulazione del contratto, ma solo dopo e a causa dell'esecuzione (totale o parziale, secondo le specifiche previsioni) dei lavori; ne...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4925 del 8 marzo 2006
«In tema di danni, il risarcimento per equivalente costituisce un minus rispetto al risarcimento in forma specifica. Pertanto, qualora il danneggiato abbia domandato solo il risarcimento in quest'ultima forma, ai sensi del secondo comma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24 del 5 gennaio 1981
«L'invio di un titolo di credito improprio, quale un vaglia postale, per effettuare il pagamento del canone di locazione non ha efficacia liberatoria se non venga accettato dal creditore-locatore, sia perché, a norma dell'art. 1277 c.c., i debiti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8616 del 12 aprile 2006
«L'obbligazione di restituzione dell'immobile locato, posta a carico del conduttore dall'art. 1590 c.c., non si esaurisce in una qualsiasi generica messa a disposizione delle chiavi, ma richiede, per il suo esatto adempimento, un'attività...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 267 del 7 gennaio 2011
«Nel caso in cui un immobile sia stato pignorato dopo la stipula della locazione, la legittimazione ad agire nei confronti del conduttore per il risarcimento del danno da ritardata restituzione spetta sia al custode, sia, quando il titolare...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 836 del 24 gennaio 1995
«La sentenza dichiarativa di fallimento non solo non produce un'inesigibilità in senso tecnico in quanto incide soltanto sulla fase satisfattiva ed esecutiva del credito (il che ne presuppone l'esigibilità) assoggettandola alla disciplina della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9048 del 19 aprile 2006
«Qualora gli ausiliari dell'appaltatore si rivolgano, anche in via stragiudiziale, al committente per ottenere il pagamento di quanto ad essi dovuto, per l'attività lavorativa svolta nell'esecuzione dell'opera appaltata o per la prestazione dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3559 del 10 marzo 2001
«In materia di appalto, l'apertura del procedimento fallimentare nei confronti dell'appaltatore non comporta l'improcedibilità dell'azione precedentemente esperita dai dipendenti nei confronti del committente, ai sensi dell'art. 1676 c.c., per il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1855 del 20 aprile 1989
«In tema di trasporto aereo, il vettore, che, per l'esecuzione del trasporto medesimo, noleggi un veivolo, risponde del danno subito dai trasportati, per il fatto doloso o colposo dell'equipaggio dell'aereomobile, ancorché questo non sia alle sue...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2859 del 5 aprile 1990
«Nelle ipotesi in cui il creditore-attore intenda riversare su di un terzo, legato a lui da un distinto rapporto contrattuale, la responsabilità del danno patrimoniale sofferto in dipendenza del mancato adempimento di un'obbligazione di pagamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3438 del 24 novembre 1971
«Ai sensi dell'art. 1693 c.c. e del correlativo art. 27 della Convenzione Internazionale Merci, approvata a Berna il 25 ottobre 1952, e ratificata in Italia con la L. 28 maggio 1955, n. 916; il vettore è responsabile ex recepto della perdita e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13281 del 10 dicembre 1991
«Con riguardo ad ammanchi di merci, verificatisi in trasporto nell'ambito del quale il vettore si sia avvalso per un tratto del viaggio di un subvettore, e qualora il giudice di primo grado li abbia condannati in solido al risarcimento dei danni in...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24128 del 13 novembre 2009
«Il mandato a riscuotere un credito non è soggetto a particolari forme e, pertanto, può essere contenuto in una scrittura privata con sottoscrizione non autenticata; tuttavia la preposizione, da parte del creditore, di altro soggetto incaricato di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7510 del 31 marzo 2011
«Il principio della diretta imputazione al rappresentato degli effetti dell'atto posto in essere in suo nome dal rappresentante non comporta, nel caso di riscossione di somme da parte del mandatario (nella specie, con rappresentanza), l'acquisto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9472 del 19 maggio 2004
«Il mandatario che esegua un pagamento ad un terzo per conto del mandante, non osservando le condizioni stabilite, non è assimilabile al terzo che adempie per il debitore ai sensi dell'art. 1180 c.c., poiché, vigendo tra le parti del rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7737 del 30 marzo 2010
«In tema di operazioni bancarie in conto corrente, la clausola "salvo incasso", con cui ha luogo l'accreditamento degli assegni rimessi dal correntista, fa gravare su quest'ultimo il rischio dell'insolvenza del debitore, ma non quello dello...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15436 del 4 dicembre 2000
«Nel mandato conferito anche nell'interesse del mandatario — irrevocabile ai sensi dell'art. 1723, secondo comma, c.c. — l'interesse del mandatario non coincide con quello generico a conservare l'incarico o a proseguire l'attività gestoria al fine...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10819 del 4 dicembre 1996
«Nel mandato conferito nell'interesse del mandatario, in presenza di procura, l'irrevocabilità prevista dall'art. 1723, secondo comma, c.c. si esaurisce nel rapporto interno fra il mandante e il mandatario e non è opponibile al terzo debitore, il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1078 del 8 febbraio 1999
«Mentre l'agente è colui che assume stabilmente l'incarico di promuovere per conto dell'altra (preponente o mandante) la conclusione di contratti in una zona determinata (art. 1742 c.c.), il procacciatore d'affari è colui che raccoglie le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 842 del 5 febbraio 1985
«L'agente che impegna la società preponente, di cui ha la rappresentanza, in atti di vendita con acquirenti fittiziamente indicati, trattenendo per sé le merci costituenti oggetto di dette vendite, resta debitore del relativo prezzo nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8850 del 28 giugno 2001
«Il diritto del mediatore alla provvigione, ex art. 1755 c.c.. deve essere riconosciuto in relazione alla conclusione dell'affare e non già in relazione alla conclusione del relativo negozio giuridico tra le stesse parti, e permane anche se le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6242 del 4 giugno 1993
«Nel caso di perdita della cosa data in deposito, il depositario, per liberarsi dall'obbligo di risarcimento del danno, deve provare che l'evento era imprevedibile e inevitabile o estraneo al comportamento da lui tenuto nell'esecuzione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17211 del 28 agosto 2004
«Il contratto di mutuo si perfeziona mettendo la cosa a disposizione del mutuatario, ancorché — in forza di accordi tra quest'ultimo e il mutuante — essa sia consegnata ad altra persona di cui, eventualmente, il mutuatario sia debitore e nei...»