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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43188 del 4 novembre 2004
«La parte civile non è legittimata a proporre impugnazione ex art. 576 c.p.p. avverso il capo della sentenza di condanna che non abbia subordinato la concessione della sospensione condizionale della pena al pagamento della somma liquidata a titolo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 30504 del 1 agosto 2011
«La protrazione della condotta di un reato permanente (nella specie, associazione a delinquere di stampo mafioso) nell'ambito del quinquennio successivo alla sentenza con la quale sia stato concessa la sospensione condizionale ne determina la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1451 del 20 luglio 1995
«Il fatto giudicato cessa di fungere da causa determinante la decadenza dal beneficio della sospensione condizionale della pena solo quando, esperita la procedura di revoca della sentenza, non azionabile d'ufficio, venga accertato che ne è venuta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4785 del 28 ottobre 1995
«Atteso il disposto di cui all'art. 445, comma 2, c.p.p., secondo cui, in caso di applicazione della pena su richiesta, il reato ed ogni relativo effetto penale sono estinti se l'imputato, nei termini indicati, non commette un delitto o una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7254 del 24 giugno 1992
«Ai sensi dell'art. 168 c.p. la revoca della sospensione condizionale della pena opera di diritto e può essere disposta anche dal giudice dell'esecuzione (art. 674 c.p.p.) dopo la pronuncia della condanna per un altro reato e, poiché in mancanza di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 141 del 28 febbraio 1992
«Ai fini della revoca della sospensione condizionale della pena, sono irrilevanti sia la misura della pena detentiva irrogata in relazione al reato per il quale è stata riportata la condanna costituente motivo di revoca, sia la circostanza che tale...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38010 del 12 novembre 2002
«Ai fini della revoca della sospensione condizionale della pena (art. 168, comma 2, c.p.), l'anteriorità del delitto, successivamente giudicato, deve essere riferita alla data del passaggio in giudicato della sentenza che concede il beneficio e non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9281 del 26 agosto 1994
«Il provvedimento di revoca della sospensione condizionale della pena previsto dall'art. 168, comma 1, ha natura dichiarativa e conseguentemente gli effetti sostanziali risalgono di diritto al momento in cui si è verificata la condizione, anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 40522 del 30 ottobre 2008
«In caso di revoca ai sensi dell'art. 168, comma primo, n. 1, c.p. della sospensione condizionale della pena concessa con una prima sentenza per reati unificati dalla continuazione con quelli oggetto di una successiva sentenza di condanna che abbia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36687 del 10 settembre 2015
«In tema di sospensione del procedimento con messa alla prova dell'imputato, quando si procede per reati diversi da quelli nominativamente individuati per effetto del combinato disposto dagli artt. 168 bis, primo comma, c.p., e 550, comma secondo,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 32787 del 27 luglio 2015
«In tema di sospensione con messa alla prova, ai fini dell'individuazione dei reati per i quali essa è ammessa ai sensi degli artt. 168 bis e seguenti cod. pen., occorre avere riguardo esclusivamente alla pena massima prevista per la fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2998 del 11 giugno 1999
«Il termine di prescrizione della pena sulla quale sia stato applicato un indulto soggetto a revoca decorre dal momento in cui, verificatasi la decadenza di detto beneficio, la pena può essere concretamente posta in esecuzione; condizione, questa,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5516 del 9 gennaio 1996
«L'art. 172, comma 4, c.p., stabilisce il momento di decorrenza del termine di prescrizione della pena in rapporto agli ostacoli che possono frapporsi alla sua esecuzione, utilizzando il principio contra non valentem agere non currit praescriptio:...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18791 del 29 aprile 2013
«L'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione, riconoscendo la continuazione o il concorso formale tra più reati giudicati, determina la pena da eseguire incide sul trattamento sanzionatorio, ma non sulla decorrenza della prescrizione delle...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 636 del 6 marzo 2000
«In tema di prescrizione della pena, poiché, quando viene riconosciuta la continuazione fra un reato da giudicare e uno già giudicato, è la seconda sentenza a determinare complessivamente il trattamento sanzionatorio, con perdita di autonomia della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4060 del 24 giugno 1997
«L'art. 172, comma sesto, c.p. dispone che nel caso di concorso di reati si ha riguardo, per l'estinzione della pena, a ciascuno di essi, anche se le pene sono state inflitte con la medesima sentenza. Ne consegue che, in caso di reato continuato,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 155 del 10 gennaio 1998
«Ai fini del calcolo della prescrizione, in materia di controllo dell'attività urbanistica edilizia, l'art. 44 della L. 28 febbraio 1985 n. 47 prevede una sospensione automatica del processo, finalizzata all'esercizio delle facoltà previste dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6622 del 12 febbraio 2008
«Nell'applicazione dell'indulto (nella specie, di quello elargito con legge 31 luglio 2006 n. 241), è illegittimo il frazionamento, all'interno dello stesso reato aggravato, della pena complessivamente inflitta per esso, al fine di scorporarne la...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19740 del 24 maggio 2005
«Il reato continuato deve essere scisso nei suoi vari episodi criminosi al fine di accertare per ciascuno di essi, in relazione alla data di commissione, la sussistenza delle condizioni per l'applicazione dell'indulto.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13376 del 18 marzo 2004
«L'applicazione parziale dell'indulto ad una condanna, in riferimento ad uno soltanto dei reati uniti dal vincolo della continuazione, rende condonabili, per intero, le pene accessorie temporanee, anche se le stesse siano relative a reati esclusi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1532 del 15 maggio 1992
«Mentre per quel che riguarda l'applicazione dell'indulto la necessità che si addivenga prima al cumulo delle pene discende dal disposto dell'art. 174, secondo comma, c.p., analogo principio deve peraltro valere anche quando si debba applicare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2060 del 20 gennaio 2009
«In tema di revoca dell'indulto, nel caso in cui il reato commesso entro il termine all'uopo rilevante risulti unito in continuazione con altro più grave commesso precedentemente, per valutare il superamento del limite di pena preclusivo alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2432 del 3 luglio 1992
«È legittima la revoca contemporanea di più condoni concessi con distinti provvedimenti di clemenza a seguito di unica condanna successiva alla loro applicazione, allorché il nuovo reato cui quella condanna si riferisce sia stato commesso nei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1315 del 2 febbraio 2000
«La sospensione condizionale della pena prevale sull'indulto in quanto può determinare, una volta realizzatesi le condizioni previste dalla legge, l'estinzione del reato. (Fattispecie in cui è stata annullata la decisione del giudice di appello...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2392 del 25 giugno 1996
«Il momento consumativo dei reati di bancarotta si perfeziona all'atto della pronuncia della sentenza dichiarativa di fallimento, ancorché la condotta, commissiva od omissiva, si sia esaurita anteriormente, in quanto la sentenza di fallimento...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7184 del 19 febbraio 1998
«Ai fini della revoca automatica della liberazione condizionale, è necessario che il nuovo reato che ne è causa venga commesso durante il periodo di libertà, ma non anche la sentenza di condanna per tale reato divenga irrevocabile durante questo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5563 del 4 febbraio 1997
«L'art. 177 c.p. prevede tassativamente i casi in cui può farsi luogo alla revoca della liberazione condizionale, con la conseguenza che non è consentito applicare la disposizione stessa, peraltro di stretta interpretazione trattandosi di istituto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2243 del 26 ottobre 1988
«Per la revoca della liberazione condizionale disposta in conseguenza della successiva commissione di reato, la medesimezza dell'indole è richiesta solo per le contravvenzioni e non anche per i delitti. Ne consegue che, qualora la persona ammessa...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 48823 del 19 dicembre 2003
«In caso di revoca della liberazione condizionale a seguito di condanna per un altro reato, il giudice di sorveglianza non può sostituire, in contrasto con il giudicato, alla pena dell'ergastolo altra pena detentiva, tenendo conto del periodo di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 47347 del 20 dicembre 2011
«In tema di condizioni per la riabilitazione, sono ininfluenti, ai fini della valutazione dell'impossibilità di adempiere le obbligazioni civili derivanti dal reato, sia la circostanza che le persone offese non si siano costituite parte civile nel...»