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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1183 del 16 gennaio 2012
«Integra il reato di violenza sessuale con abuso delle condizioni di inferiorità psichica o fisica (art. 609 bis, comma secondo, n. 1, c.p.) la condotta di chi si congiunga carnalmente con una donna addormentatasi a seguito di ingestione di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12883 del 5 aprile 2012
«Il Comune è legittimato a costituirsi parte civile nel processo per la contravvenzione di cui all'art. 677 cod. pen., in quanto titolare di un interesse diffuso all'osservanza dei provvedimenti sindacali volti alla tutela della sicurezza ed al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18351 del 22 aprile 2013
«Non sussiste l'effetto estensivo dell'impugnazione in favore di colui che abbia richiesto l'applicazione della pena concordata in appello, avendo egli in tal modo rinunziato al motivo di gravame inizialmente comune con altri coimputati al fine di...»
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Corte costituzionale, sentenza n. 10 del 19 gennaio 1993
«Nella configurazione del diritto all'interprete, l'innovazione introdotta dall'art. 143 c.p.p. rispetto alla disciplina previgente, pur mantenendo all'interprete le funzioni tipiche del collaboratore dell'autorità giudiziaria, assegna...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9903 del 19 settembre 1995
«Le servitù di uso pubblico possono costituirsi anche mediante dicatio ad patriam a favore di una comunità indeterminata di soggetti considerati uti cives , su beni di proprietà privata per fini di pubblico interesse, corrispondenti a quelli cui...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3732 del 21 giugno 1985
«Ai sensi dell'art. 719 c.c. (vendita dei beni per il pagamento dei debiti ereditari) e nell'ipotesi di mancanza o insufficienza di beni mobili, l'indivisibilità di un immobile non è di per sé sufficiente per giustificarne la vendita, qualora del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 90 del 8 gennaio 1991
«Il creditore che si sia avvalso della clausola risolutiva espressa può rinunciare tacitamente all'effetto risolutivo qualora osservi un comportamento inequivoco, che sia chiaramente incompatibile con la volontà di avvalersi di tale effetto;...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5421 del 7 maggio 1992
«Con il contratto disciplinato dall'art. 1839 c.c. (cassetta di sicurezza), che assume le caratteristiche di un contratto consensuale simile alla locazione di cose ed alla locatio operis, la banca (verso il corrispettivo di un canone) assume le...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 440 del 30 marzo 1995
«In materia di misure cautelari personali, è nulla, per mancanza di motivazione, l'ordinanza che, sulla richiesta dell'indagato di sostituzione della custodia in carcere con gli arresti domiciliari presso la propria abitazione disponga gli arresti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2334 del 8 marzo 1995
«Il discrimine tra la corruzione e la concussione è dato dal modo con il quale si determina la volontà del privato, ossia liberamente o per effetto del metus pubblicae potestatis. Pertanto, non rileva che il privato stesso abbia predisposto fondi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2714 del 14 marzo 1996
«Il reato di istigazione alla corruzione per atto contrario ai doveri di ufficio (art. 322 comma 2 c.p.) si configura con la semplice condotta dell'offerta o della promessa di danaro o di altra utilità, purché seria, potenzialmente e funzionalmente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6359 del 13 luglio 1996
«Il secondo comma dell'art. 1123 c.c., a norma del quale le spese di conservazione e godimento delle cose destinate a servire i condomini in misura diversa sono ripartite in proporzione dell'uso che ciascuno può farne, essendo inspirata ad una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10362 del 14 novembre 1997
«Ai fini dell'osservanza del principio della correlazione tra accusa e decisione, qualora il fatto risulti «diverso», nei suoi dati fondamentali, la formale modifica dell'imputazione e la relativa contestazione, previste dall'art. 516 c.p.p., non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11484 del 15 dicembre 1997
«Con riferimento al delitto di rifiuto di atti d'ufficio previsto dal comma secondo dell'art. 328 c.p., il richiedente può rinunciare, per qualunque ragione, alla richiesta di compimento dell'atto o alla sola risposta, in forma espressa o per...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 943 del 30 dicembre 1999
«La formazione del regolamento condominiale è soggetta al requisito della forma scritta ad substantiam, desumendosi la prescrizione di tale requisito formale, sia dalla circostanza che l'art. 1138 ultimo comma c.c. prevedeva (nel vigore...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6234 del 15 maggio 2000
«L'azione di inadempimento del contratto di compravendita è regolata non già dalla disciplina generale dettata dagli artt. 1453 e ss. c.c., ma dalle norme speciali di cui agli artt. 1492 e ss. c.c., che prevedono specifiche limitazioni rispetto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2576 del 11 febbraio 2004
«A seguito della scelta posta in onere dal curatore fallimentare, ai sensi dell'art. 80 l.fall., di subentrare nel contratto «pendente» di affitto di azienda munito di clausola di prelazione, la vendita del bene caduto nel fallimento, e già oggetto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3418 del 26 giugno 1997
«Sono da considerare esplosivi solo quelle sostanze o miscugli di sostanze che sono idonei a provocare un'esplosione con rilevante effetto distruttivo e dirompente, mentre non lo sono le materie esplodenti utilizzate per i cosiddetti fuochi...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 65 del 7 gennaio 1993
«La risoluzione della locazione finanziaria, per inadempimento dell'utilizzatore, non si estende alle prestazioni già eseguite, in base alle previsioni dell'art. 1458, primo comma, c.c. in tema di contratti ad esecuzione continuata e periodica ove...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6 del 23 febbraio 1993
«Le regole dell'art. 677 c.p.p. per l'individuazione della competenza territoriale della magistratura di sorveglianza si applicano, per la clausola di salvaguardia contenuta nel comma secondo dello stesso articolo, sempre che la legge non disponga...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3 del 29 aprile 1994
«Poiché la dichiarazione di nomina costituisce non già una dichiarazione di scienza, bensì un atto negoziale integrativo del contratto per persona da nominare, tanto che ne è prescritta la stessa forma, essenziale o meno, prescritta per tale...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4981 del 19 maggio 1998
«La circolazione dell'assegno ha termine quando il titolo perviene al trattario (banchiere) il quale è in grado di controllare la sussistenza della provvista e di estinguere l'assegno. La girata con «valuta per l'incasso» o «per l'incasso» non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15684 del 12 dicembre 2000
«In tema di responsabilità dell'assicuratore nei confronti dell'assicurato per mala gestio, fondata sul contratto assicurativo e soggetta alla disciplina ordinaria dettata dal codice civile, l'assicuratore è tenuto a rispettare nell'adempimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26041 del 8 aprile 2004
«Il falso ideologico postula necessariamente l'occultamento della situazione reale: ne consegue che commette il reato il pubblico ufficiale il quale, nell'ambito della competenza specifica del proprio ufficio, rediga un parere tecnico...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10148 del 26 maggio 2004
«In tema di contratto preliminare, la consegna dell'immobile oggetto del contratto effettuata prima della stipula del definitivo non determina la decorrenza del termine di decadenza per opporre i vizi noti, né comunque quello di prescrizione,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6769 del 23 febbraio 2006
«La differenza tra la bancarotta fraudolenta documentale prevista dall'art. 216 comma primo n. 2, L. fall. e quella semplice prevista dall'art. 217, comma secondo, stessa legge consiste nell'elemento psicologico che, nel primo caso, viene...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22055 del 23 giugno 2006
«Integra il reato di frode in commercio la vendita a società sportive di prodotti a base di creatina presentandoli come regolarmente commerciabili dal punto di vista dei controlli per effetto della sola notifica dell'etichetta al Ministero della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25818 del 21 dicembre 2010
«In sede di reclamo avverso il decreto di rigetto del ricorso di fallimento, il debitore può chiedere la condanna del creditore istante al pagamento delle spese processuali, essendogli solo precluso, ai sensi dell'art. 22 legge fall., introdurre...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27681 del 16 luglio 2010
«Nel reato di illecita concorrenza con minaccia o violenza il dolo è specifico, essendovi incluso il fine di eliminare o scoraggiare la altrui concorrenza.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18892 del 31 agosto 2009
«Per stabilire se e in quali limiti un determinato atto trascritto sia opponibile ai terzi deve aversi riguardo esclusivamente al contenuto della nota di trascrizione, dovendo le indicazioni riportate nella nota stessa consentire di individuare,...»