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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10715 del 3 novembre 1988
«In materia di falso l'idoneità dell'azione deve essere valutata con un giudizio «a posteriori», nel senso che la punibilità non è esclusa quando l'atto, sia pure falsificato grossolanamente, ha sorpreso la buona fede del destinatario e comunque in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6485 del 27 giugno 1986
«La non punibilità del falso ex art. 49 c.p. si ha solo nella ipotesi di inidoneità dell'azione che renda impossibile e non solo improbabile l'evento costitutivo dell'inganno della pubblica fede, per cui non si può parlare di «grossolanità del...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13249 del 13 aprile 2006
«In tema di falsità ideologica, l'inganno da cui deriva la responsabilità ex art. 48 c.p. può consistere, in qualunque artificio o altro comportamento atto a sorprendere l'altrui buona fede, attraverso il quale l'autore mediato induca in errore...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 37240 del 8 settembre 2014
«...che i componenti la commissione di laurea in buona fede sono autori immediati del reato di falso ideologico, in quanto tratti in inganno dal relativo "statino", anch'esso falso, attestante la piena regolarità del percorso universitario).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13541 del 11 aprile 2012
«...integra il delitto di falsità materiale commessa da privato in copie autentiche (artt. 478 e 482 c.p.), essendo detta fotocopia non presentata come tale, ma con l'apparenza di un documento originale, atto a trarre in inganno i terzi in buona fede.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37237 del 19 ottobre 2010
«...c.p.p. rileva ai fini della sussistenza della buona fede posto che l'effetto estintivo legato al decorso del termine, quantunque "ope legis", richiede pur sempre un provvedimento del giudice che verifichi la sussistenza dei presupposti di legge.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 847 del 11 febbraio 1981
«... Il giudice di merito aveva assolto l'imputato considerando che, avendo agito in buona fede e cioè senza intenzione offensiva, mancava l'elemento psicologico del reato. La Cassazione ha confermato questa decisione enunciando il principio di cui...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 679 del 20 gennaio 1998
«Né può essere esclusa la responsabilità dell'imputato in base ad una asserita “buona fede” non rilevante nel reato in esame, il cui elemento psicologico è costituito dal dolo generico. (Nella specie la Corte ha annullato la decisione del giudice...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7393 del 23 gennaio 1997
«...e non già per l'affidamento riposto in buona fede sulla fonte, per quanto possa trattarsi di un organo dello Stato. (Nella fattispecie, si sosteneva che l'articolo in questione si era limitato a riferire i dati di un censimento di polizia).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 23448 del 4 novembre 2014
«...con colui che appariva legittimato ad impegnare altri, trova operatività alla duplice condizione che sussista la buona fede di chi ne invoca l'applicazione e un comportamento almeno colposo di colui che ha dato causa alla situazione di apparenza.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16990 del 20 agosto 2015
«Il notaio richiesto della redazione di un atto pubblico di trasferimento immobiliare ha l'obbligo di compiere le attività preparatorie e successive necessarie per il conseguimento del risultato voluto dalle parti e, in particolare, è tenuto ad...»
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Cassazione civile, Sez. VI-lav., sentenza n. 12526 del 4 giugno 2014
«L'ordinaria diligenza, alla quale il notificante è tenuto a conformare la propria condotta, per vincere l'ignoranza in cui versi circa la residenza, il domicilio o la dimora del notificando, al fine del legittimo ricorso alle modalità di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7078 del 9 aprile 2015
«In materia di espropriazione forzata, la necessità di coordinare il principio della cumulabilità dei mezzi di esecuzione con il divieto di abuso degli strumenti processuali - ricavabile dalla previsione dell'art. 111, primo comma, Cost., nonché...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 27702 del 1 aprile 2014
«...fede, i quali avevano invocato l'applicazione del sopravvenuto mutamento giurisprudenziale che aveva recepito i principi della Corte EDU riguardanti i limiti di applicazione della misura ablatoria nei confronti dei soggetti estranei al reato).»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9935 del 15 maggio 2015
«...canoni generali di correttezza e buona fede e dei principi di lealtà processuale e del giusto processo, si utilizzano strumenti processuali per perseguire finalità eccedenti o deviate rispetto a quelle per le quali l'ordinamento li ha predisposti.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6291 del 13 marzo 2013
«...dell'assicuratore, ovvero per non avere eseguito in buona fede, nei confronti del proprio assicurato, l'obbligazione di corrispondere l'indennità in modo da evitare che l'obbligazione risarcitoria aumentasse ingiustificatamente in suo pregiudizio.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3663 del 21 febbraio 2006
«In tal caso sono riconosciuti all'assicurato gli ordinari rimedi posti a tutela della violazione di un obbligo negoziale di esecuzione del contratto in buona fede e di informazione, cui risultano tenuti, nei suoi confronti, rispettivamente,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 338 del 14 gennaio 2004
«Ne consegue che, ove tale assicuratore risulti fittizio, l'ente può rivolgersi al Fondo di garanzia ai sensi dell'art. 19, lett. b) della L. n. 990/1969 con atto equivalente per contenuto all'art. 22, surrogandosi al danneggiato che in buona fede...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10725 del 8 luglio 2003
«A tale obbligazione nei confronti del danneggiato può, peraltro, aggiungersi, sempre a carico dell'assicuratore, un'ulteriore e diversa obbligazione nei confronti del danneggiante-assicurato — sul quale sia, in definitiva, venuto a gravare l'onere...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12406 del 16 giugno 2016
«Il diritto di ritenzione, previsto dall'art. 1152 c.c. e spettante al possessore di buona fede a garanzia del credito per i miglioramenti apportati all'immobile, è in astratto idoneo a giustificare una opposizione ai sensi dell'art. 615 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4867 del 11 marzo 2016
«...rapporto sostanziale nascente dallo stesso fatto, trattandosi di una condotta lesiva del generale dovere di correttezza e buona fede, che si risolve in un abuso dello strumento processuale e si pone in contrasto con i principi del giusto processo.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4016 del 1 marzo 2016
«...fede contrattuali e in coerenza con il principio anche sovranazionale del giusto processo, volto alla razionalizzazione del sistema giudiziario, che non tollera frammentazioni del contenzioso con pericolo di giudicati contrastanti. (Omissis).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22037 del 31 ottobre 2016
«È contrario al principio di correttezza e buona fede, e si risolve in un abuso del processo, il frazionamento giudiziale di un credito qualora quest'ultimo derivi da un unico rapporto obbligatorio; tuttavia, tale ipotesi non ricorre quando il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6563 del 5 aprile 2016
«Il principio dell'apparenza del diritto ex art. 1189 c.c. trova applicazione quando sussistono uno stato di fatto difforme dalla situazione di diritto ed un errore scusabile del terzo circa la corrispondenza del primo alla realtà giuridica, sicchè...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4718 del 10 marzo 2016
«La responsabilità precontrattuale prevista dall'art. 1337 c.c., coprendo nei limiti del cd. interesse negativo tutte le conseguenze immediate e dirette della violazione del dovere di comportarsi secondo buona fede nella fase preparatoria del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5762 del 23 marzo 2016
«La violazione dell'obbligo di comportarsi secondo buona fede nello svolgimento delle trattative e nella formazione del contratto, previsto dagli artt. 1337 e 1338 c.c., assume rilievo in caso non solo di rottura ingiustificata delle trattative e,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14188 del 12 luglio 2016
«...prestazione ai sensi dell'art. 1174 c.c., bensì reciproci obblighi di buona fede, di protezione e di informazione, giusta gli artt. 1175 e 1375 c.c., con conseguente applicabilità del termine decennale di prescrizione sancito dall'art. 2946 c.c.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22626 del 8 novembre 2016
«...in relazione all'interesse dell'altra parte a norma dell'art. 1455 c.c., deve ritenersi che il rifiuto di quest'ultima di adempiere la propria obbligazione non sia di buona fede e quindi non sia giustificato ai sensi dell'art. 1460, comma 2, c.c..»
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Cassazione civile, Sez. VI-2, sentenza n. 21204 del 19 ottobre 2016
«In tema di compravendita, la clausola contrattuale "vista e piaciuta", che ha lo scopo di accertare consensualmente la presa visione, ad opera del compratore, della cosa venduta, esonera il venditore dalla garanzia per i vizi di quest'ultima...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17291 del 24 agosto 2016
«Il recesso di una banca da un rapporto di apertura di credito in cui non sia stato superato il limite dell'affidamento concesso, benché pattiziamente previsto anche in difetto di giusta causa, deve considerarsi illegittimo, in ragione di...»