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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10775 del 29 ottobre 1993
«...deroga al contenuto dell'originario contratto di data certa, che non risultino anche essi da scrittura di data certa, non avendo rilevanza la eventuale indiretta conoscenza, da parte dell'acquirente, di siffatte deroghe sprovviste di prova legale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 442 del 20 gennaio 1987
«...che cosa mantiene la posizione di locatore e la legittimazione per tutte le azioni derivanti dal rapporto stesso, comprese quella diretta al rilascio del bene alla scadenza e quella per il risarcimento dei danni per ritardata consegna.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1959 del 24 marzo 1984
«...di per sé quello della relativa custodia del bene, l'acquirente non ha azione nei confronti dell'alienante per i danni arrecati nel frattempo dal conduttore all'immobile, ma deve agire direttamente nei confronti del conduttore stesso.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23489 del 19 novembre 2010
«L'azione diretta proposta dal dipendente dell'appaltatore contro il committente per conseguire quanto gli è dovuto, fino alla concorrenza del debito che il committente ha verso l'appaltatore al momento della proposizione della domanda, è prevista...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12048 del 9 agosto 2003
«La previsione contenuta nell'art. 1676 c.c., in base alla quale i lavoratori dipendenti dell'appaltatore hanno, nei confronti del committente, un'azione diretta allo scopo di conseguire quanto è loro dovuto con riferimento all'attività lavorativa...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3559 del 10 marzo 2001
«In materia di appalto, l'apertura del procedimento fallimentare nei confronti dell'appaltatore non comporta l'improcedibilità dell'azione precedentemente esperita dai dipendenti nei confronti del committente, ai sensi dell'art. 1676 c.c., per il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12784 del 27 settembre 2000
«La norma di cui all'art. 1676 c.c. attribuisce ai dipendenti dell'appaltatore un'azione diretta contro il committente per conseguire quanto è dovuto in conseguenza della prestazione dell'attività svolta per l'esecuzione dell'opera o del servizio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11607 del 4 settembre 2000
«L'azione diretta esercitata ex art. 1676 c.c. dall'ausiliare dell'appaltatore contro il committente è pienamente distinta e autonoma rispetto a quella che, eventualmente, venga simultaneamente proposta nei confronti dell'appaltatore — datore di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4067 del 23 aprile 1999
«Il principio secondo cui al giudizio promosso ai sensi dell'art. 1676 c.c. dagli ausiliari dell'appaltatore per conseguire direttamente dal committente quanto loro è dovuto deve partecipare anche l'appaltatore quale litisconsorte necessario,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11753 del 20 novembre 1998
«Le azioni che i dipendenti dell'appaltatore possono esperire nei confronti dell'impresa committente per la soddisfazione delle loro spettanze in base all'art. 1676 c.c. e all'art. 3 L. 23 ottobre 1960, n. 1369 si differenziano per finalità e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10 del 6 gennaio 1982
«...od anche successiva, purché chiaramente diretta ad inserirsi nel rapporto contrattuale già costituito - verso il mittente a trasportare le cose fino al luogo di destinazione, curando ciascuno il trasporto per un tratto dell'intero percorso.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12694 del 19 maggio 2008
«Tale prova, peraltro, può anche indirettamente derivare dalla rigorosa prova della esclusiva responsabilità del fatto del terzo. (Nella specie la S.C. ha confermato la sentenza di merito con la quale era stata rigettata l'azione nei confronti del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11194 del 17 luglio 2003
«Nel contratto di trasporto di persone, regolato dal codice civile, il viaggiatore che abbia subito danni a causa del trasporto (quando cioè il sinistro è posto in diretta, e non occasionale, derivazione causale rispetto all'attività di trasporto)...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13635 del 5 novembre 2001
«...del trasporto ed è perciò superata se il giudice di merito accerta invece, anche indirettamente, che tale nesso non sussiste, come nel caso in cui il comportamento imprudente del viaggiatore costituisca la causa esclusiva del sinistro.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9357 del 11 settembre 1990
«...che quest'ultimo, in caso di avaria della merce nella fase di deposito, è legittimato a proporre, nel termine di prescrizione proprio di tale contratto, l'azione risarcitoria direttamente nei confronti dell'impresa esercente l'handling.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3665 del 21 febbraio 2006
«In tema di trasporto di cose, il diritto del destinatario deriva direttamente dal contratto, anche se subordinato, per il suo perfezionamento, ad un atto di adesione successivo con il quale egli si sostituisce al mittente nei diritti nascenti dal...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10533 del 8 ottobre 1991
«Il vettore che si serve di altro vettore per l'esecuzione del trasporto ha azione diretta, e non di regresso, nei confronti del subvettore, per il risarcimento dei danni conseguenti alla perdita o avaria della merce fino a quando il destinatario...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5793 del 28 ottobre 1980
«...danno costituito dal lucro cessante, e cioè dal mancato guadagno che l'avente diritto contava di ritrarre dalle cose trasportate, sempre che esso costituisca conseguenza immediata e diretta dell'inadempimento degli obblighi gravanti sul vettore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3986 del 28 novembre 1975
«...delle cose da trasportare; b) il vettore si sia obbligato a far proseguire le cose da trasportare dal luogo suddetto a quello di destinazione; c) il vettore non si sia fatta rilasciare una lettera di vettura diretta fino al luogo di destinazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2529 del 7 febbraio 2006
«La figura del contratto di trasporto cumulativo (che si distingue da quelle del contratto di trasporto con subtrasporto e del contratto con spedizione), disciplinata dall'art. 1700 c.c., ricorre allorché più vettori si obbligano verso il mittente,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7510 del 31 marzo 2011
«Il principio della diretta imputazione al rappresentato degli effetti dell'atto posto in essere in suo nome dal rappresentante non comporta, nel caso di riscossione di somme da parte del mandatario (nella specie, con rappresentanza), l'acquisto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3103 del 4 marzo 2002
«In materia di responsabilità precontrattuale, la domanda proposta contro una pluralità di responsabili attiene a cause scindibili, atteso che la responsabilità in questione ha natura extracontrattuale e solidale. Ne consegue che, nel caso di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15235 del 3 dicembre 2001
«...rappresentante sia tale, per univocità e concludenza, da portare a conoscenza dell'altro contraente la circostanza che egli agisce per un soggetto diverso, nella cui sfera giuridica gli effetti del contratto sono destinati a prodursi direttamente.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10687 del 22 luglio 2002
«...applicazione al caso del mandatario munito del potere di quietanzare, anche se il pagamento sia avvenuto in epoca anteriore (e non contestualmente) al rilascio della quietanza, ed anche se non sia stato ricevuto direttamente dal rappresentante.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1929 del 24 febbraio 1987
«Le circostanze che il mandatario, ai sensi dell'art. 1710 c.c., è tenuto a rendere note al mandante e che possono determinare la revoca o la modificazione del mandato sono non solo le sopravvenute — intendendosi tali anche quelle preesistenti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2634 del 27 aprile 1982
«...incerte vertendosi in tema di negozio con funzione ricognitiva della situazione preesistente — e costitutiva di un'attuale obbligazione diretta a definire un regolamento d'interessi collegato con il preesistente rapporto di mandato. »
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3230 del 10 ottobre 1975
«...responsabilità in proprio del gestore, posto che il mandante o ha azione diretta contro il terzo contraente, ovvero versa in una situazione di piena estraneità rispetto al negozio di gestione ed al rapporto che ne scaturisce in capo al mandatario.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7515 del 16 luglio 1999
«Il mandante non ha azione diretta verso il sostituto del mandatario qualora quest'ultimo abbia approvato ed accettato l'opera del sostituto giudicandola sostanzialmente conforme alle istruzioni impartite con il comportamento dovuto.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1642 del 25 febbraio 1999
«...altri a sé stesso, senza esservi autorizzato o senza che ciò sia necessario per la natura dell'incarico risponde dell'operato della persona sostituita e in tal caso il mandante può agire direttamente contro la persona sostituita dal mandatario.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7430 del 20 luglio 1990
«L'azione diretta del mandante nei confronti del sostituto del mandatario, prevista dall'art. 1717, ultimo comma, c.c., si applica in tutte le ipotesi in cui l'esecuzione del mandato sia compiuta in tutto o in parte ad opera di un terzo; incaricato...»